Gli italiani, come dice il loro inno, sono pronti alla
morte. Sembrano infatti proprio destinati a morire di agonia, lenta ma
inesorabile.
E ciò che più mi fa stupore è vedere i lombardi che chiedono
prestiti per pagare le tasse, per mantenere l’assistenzialismo del Sud.
Quando chiedo a un lombardo cosa lo spinga a subire
imperterrito senza quasi domandarsi il perché, senza rendersi conto che dà 10 e
in cambio riceve uno, cosa lo spinga a mantenere forestali calabresi e anche
qualche figlio della lupa o del regno delle due Sicilie, vedo in loro uno
sguardo ebete. Nelle orecchie mi risuona la musichetta “Siam pronti alla morte,
l’Italia chiamò”.
Se loro sono pronti, bene, ma almeno salviamo la nostra
Lombardia. Degli altri, francamente, e di ciò di cui vogliono morire, me ne
infischio.
Fonte: visto su L’indipendenza del 15 dicembre 2014
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