«La musica è il principale interesse della gioventù moderna. Non ha alcuna importanza se gli anziani non l'ascoltano, poiché essi sono finiti in ogni modo».
l'ex beatle George
Harrison (1943-2001)
«Abbiamo associato giovinezza, musica, sesso, droga e
rivoluzione con tradimento: è molto difficile andare oltre».
Jerry
Rubin (1938-1994), attivista politico comunista americano
«Corromperemo così tanto l'Occidente che
puzzerà».
Willy
Münzenberg (1889-1940), teorico della Scuola di Francoforte
Distruggere il cattolicesimo
Quali fini si prefigge la setta massonica? Secondo tutti gli
studiosi più accreditati di questa piovra sotterranea e per ammissione di
numerosi suoi adepti, si tratta in sintesi dei fini perseguiti da tutte le
altre Società Segrete e dagli altri movimenti che gravitano intorno ad essa,
ovvero l'edificazione del «Tempio di Salomone», la realizzazione della «Grande
Opera», che altro non è che la creazione di una «nuova natura umana»
1 e l'instaurazione di un Nuovo Ordine Mondiale (quello che
i mondialisti chiamano One World) sotto l'egida della setta.
Ma la creazione di una nuova natura umana e di un Mondo
Nuovo passa inevitabilmente attraverso quella serie di operazioni che risponde
alla prima fase del famoso motto programmatico solve et coagula
(«dissolvi e ricomponi»), ossia attraverso la rimozione forzata di tutti quegli
ostacoli sociali, politici e soprattutto religiosi che, per la loro stessa
natura, impediscono la realizzazione di questo disegno 2.
Il principale intralcio che ostruisce il cammino verso la
nuova umanità è la Chiesa di Roma, colpevole, secondo i massoni, di imporre
all'umanità una morale avvilente 3 e una dottrina
superstiziosa che offende la ragione umana impedendo agli individui di prendere
coscienza della propria insigne dignità.
Papa Leone XIII
Ecco come descrive questa ostilità con vibranti parole Papa
Leone XIII (1810-1903):
«Il principale ed
ultimo dei suoi fini (della Massoneria; N.d.R.) è distruggere
dalle fondamenta tutto l'ordine religioso nato dall'istituzione
cristiana e creare un nuovo ordine a
suo arbitrio che tragga fondamenti e norme dal materialismo» 4.
Si tratta di una guerra plurisecolare tra due mondi
contrapposti - o, come l'ha definita il canonico francese Mons.
Henri Delassus (1836-1921), dell'«antagonismo tra due civiltà»
5 - fra due modi inconciliabili fra loro di
concepire l'essere umano nella sua totalità, così descritta dal massone Lafargue
al Congresso massonico di Liegi del 1865:
«Sono quattrocento anni (ossia dall'umanesimo
rinascimento; N.d.R.) che noi scalziamo il cattolicesimo, la macchina più forte che sia stata
inventata in fatto di spiritualismo. Essa è ancora solida, disgraziatamente»
6.
Madame Helena Petrovna Blavatsky
«Nostro scopo - affermò a sua volta la teosofa Madame
Helena
Petrovna Blavatsky (1831-1891) - non
è di restaurare l'induismo, ma di cancellare il cristianesimo
dalla faccia della Terra» 7.
Annie Besant
A queste parole chiare fanno eco quelle di un'altra teosofa,
Annie Besant (1847-1933), che nel suo discorso di chiusura al Congresso
dei Liberi Pensatori, tenutosi a Bruxelles nel 1880, dichiarò: «Innanzitutto
combattere Roma e i suoi preti, lottare ovunque contro il cristianesimo
e scacciare Dio dai cieli» 8.
Da sinistra: Papa Leone XIII, Madame Helena Petrovna
Blavatsky ed Annie Besant.
Se dunque l'intollerante Chiesa romana, con la sua enorme
sfera d'influenza, mantiene da due millenni l'uomo in uno stato di totale
ignoranza negandogli la felicità a cui ha pieno diritto, va da sè che il
compito primario dei massoni sarà quello di sottrarre le masse a detta
influenza, e soprattutto i giovani, non ancora totalmente imbevuti di
cristianesimo come gli anziani, facendo leva sia sulla loro indole ribelle, che
sulla loro maggiore sensibilità a rivendicazioni di carattere libertario. Non a
torto, quindi, l'occultista John Symonds (1914-2006) definisce il
maestro Aleister
Crowley (1875-1947) «l'eroe non celebrato degli hippies» che con
il suo Do What Thou Wilt («Fà ciò che vuoi») - parente stretto
del Do It («Fallo») di Jerry Rubin - richiama gli stessi stati d'animo
su cui si fonda la ribellione a base di spinelli dei figli dei fiori 9.
«FATE DEI CUORI VIZIOSI»!
Massoni
Ma per distogliere i giovani dalla visione cristiana della
vita e renderli sempre più docili e arrendevoli al nuovo «vangelo» proveniente
da quei «laboratori di idee» che sono le Logge massoniche e i circoli
iniziatici, è stato prima necessario allontanarli dalla morale cattolica con un
lento processo a tappe di cui si conservano ancora alcuni documenti, sulla cui
autenticità non è lecito dubitare.
Il primo di essi, estratto da un carteggio massonico finito
nelle mani di Papa
Pio IX (1792-1878), e reso pubblico per sua volontà. Si tratta di una
lettera inviata dal carbonaro Nubius al Fratello tripuntato Volpe
il lontano 3 aprile 1824, in cui si dice:
«Il cattolicesimo, meno ancora della monarchia, non teme
la punta di uno pugnale ben affilato; ma queste due basi dell'ordine sociale
possono cadere sotto il peso della corruzione. Non stanchiamoci dunque mai
di corrompere. Tertulliano diceva con ragione che il sangue dei martiri è
il seme dei cristiani. Ora, è deciso nei nostri consigli, che noi non
vogliamo più cristiani; non facciamo dunque dei martiri, ma rendiamo
popolare il vizio nelle moltitudini. Occorre che lo respirino con i
cinque sensi, che lo bevano, che ne siano sature. Fate dei cuori
viziosi e voi non avrete più cattolici [...]. Ma perché sia
profonda, tenace e generale, la corruzione delle idee deve cominciare fin
dalla fanciullezza, nell'educazione. Schiacciate il nemico, qualunque esso
sia, dicevano le istruzioni, ma soprattutto, schiacciatelo quando è ancora
nell'uovo. Alla gioventù infatti bisogna mirare: bisogna
sedurre i giovani, attirarli, senza che se accorgano. Andate alla gioventù e, se è possibile,
fin dall'infanzia» 10.
Il secondo documento è stato pubblicato nel 1944 dalla Rivista
Diocesana di Milano, diretta dal Cardinale
Ildefonso Schuster o.s.b. (1880-1954), Arcivescovo
di quella città. Si tratta di una deliberazione presa durante un Congresso
massonico tenutosi in Svizzera nel 1928 (ossia ben centoquattro anni dopo il
primo documento, di cui tra l'altro conserva intatto lo stile), nel quale si auspicava
l'introduzione di una moda sempre più audace tra la gioventù:
«La religione non teme la punta del pugnale, ma può
cadere sotto il peso della corruzione. Non stanchiamoci, dunque, mai di
corrompere, magari servendoci del pretesto dell'igiene, dello sport, della
stagione, ecc... Per corrompere bisogna che i nostri figli realizzino l'idea
del nudo. Per evitare ogni opposizione, bisognerà progredire metodicamente:
prima mezze braccia nude, poi mezze gambe; poi le braccia e le gambe tutte
scoperte; quindi le parti superiori del torace, del dorso, ecc...» 11.
Il terzo documento, molto più vicino a noi nel tempo, ma
immutato nel contenuto rispetto ai primi due, è stato oggetto di un articolo di
Mons. W. McGrath per la rivista Scarboro Mission di
Toronto, pubblicato nel marzo del 1956:
«Nel dicembre 1952, in una cittadina del Nuovo Messico
(U.S.A.), la Massoneria organizzò un convegno di persone influenti degli Stati
Uniti. Uno dei convenuti, cattolico, fu colpito da malore mortale, e tramite un
amico fece chiamare segretamente un sacerdote. Sentendosi vicino al giudizio di
Dio, dopo avere ricevuto i Sacramenti, confidò al sacerdote: "Se io avessi
la speranza di sopravvivere, lei adesso non sentirebbe ciò che le voglio
rivelare. Sì... ora io voglio che lei avverta il popolo degli Stati Uniti,
appena può, di questo vasto piano che abbiamo progettato per il 1953: un piano
di degradazione morale della gioventù d'America per scristianizzarla.
Abbiamo già cominciato a realizzarlo e lo perfezioneremo con i seguenti mezzi:
il cinema, le pubblicazioni porno a buon prezzo, i libri comici con storie di
sesso e di violenza; ultimo mezzo, ma non il più piccolo, la televisione...
non osiamo andare troppo lontano con la televisione, per il momento. Ma essa ci
riserva un uditorio immenso, e sarà il mezzo migliore per accostare i bambini.
Il nostro piano è di incoraggiare dapprima delle rappresentazioni amorali, se
non subito immorali; così, graduando progressivamente la malvagità, tutta
calcolata, si avrà il possesso di tutta la gioventù. Sarà tenuta
occupata tutto il giorno, senza lasciare spazio per la religione. Così, i
giovani al loro risveglio e al loro coricarsi a sera avranno la testa piena di
cowboys, di omicidi, di terrore, e di cartoni animati inoffensivi. Tutto questo
per allontanare dal loro animo immagini religiose. In questo modo, i
bambini saranno disorientati per anni. Poi, quasi occasionalmente, si
introdurranno costumi sfrontati e scene licenziose allo scopo di distruggere
il senso del pudore"» 12.
Seppur distanti nel tempo e nello spazio, questi tre
documenti, a dir poco profetici, visto il raggiungimento quasi completo degli
obiettivi, mostrano l'esistenza di un'unica direttiva perseguita
infaticabilmente fino ai nostri giorni: pervertire la classe giovanile con
tutti i mezzi possibili per allontanarla dall'idea stessa di cristianesimo e
introdurla in quel nuovo paradiso terrestre preparatoci dai massoni (e dai
comunisti).
DIRETTIVE MARXISTE
Le istruzioni che seguono sono state diramate negli anni Settanta,
quando metà dell'umanità gemeva sotto il giogo comunista e l'Unione Sovietica
mirava ad espandere la sua influenza culturale e politica sulle masse
dell'Occidente. Oggi l'impero comunista non esiste più, ma in oltre
settant'anni il veleno dell'ideologia è penetrato in profondità nel tessuto
sociale e particolarmente nella cultura giovanile, perennemente alla ricerca di
chimere libertarie. Il tono e gli obiettivi sono gli stessi della Massoneria,
la quale si è servita del comunismo (una creatura del capitalismo selvaggio)
per corrompere la classe meno agiata.
Ecco un diktat estratto dal Manuale per i
comunisti della Florida:
«Corrompete la gioventù, alienatela dalla religione, fissate
la loro attenzione sul sesso, lasciateli diventare superficiali, distruggete
il loro idealismo, provocate con ogni mezzo il crollo delle virtù morali,
dell'onestà, della purezza» 13.
Dalla Parola d'ordine del Partito Comunista Italiano:
«Il nostro compito è di promuovere l'ondata della
pornografia e di presentarla con simpatia come il fine supremo della
libertà artistica».
Lenin
La parola al leader sovietico Lenin
(1870-1924):
«Se vogliamo distruggere una nazione, dobbiamo prima
distruggere la sua morale; poi ci cadrà in grembo come un frutto maturo. Svegliate
l'interesse della gioventù per il sesso e sarà vostra».
Dalle Direttive date ai comunisti degli Stati Uniti:
«Abrogare tutte le leggi contro l'oscenità.
Distruggere il senso morale diffondendo la pornografia nei libri, nei
periodici, nei film alla radio e in televisione. Presentare le degenerazioni
sessuali come normali, naturali, favorevoli all'equilibrio psichico e igienico.
Distruggere la famiglia, favorendo le unioni libere e il
divorzio».
Ecco un estratto dal libro Asiatici (1925), del
romanziere Artur Landsberger (1876-1933):
«Un Paese non è
altro che un corpo gigantesco: chi regola le sue funzioni genitali,
influenza tutto il corpo e lo riduce in suo potere. Si prende un Paese
attraverso il suo istinto più sviluppato, allora, quella generazione, senza più
ritegno, perderà le sue forze e sarà in preda a un'ebbrezza di cui noi potremo
regolarne la durata. Creando sempre nuovi stimoli, sapremo rendere permanete
quell'ebbrezza e fare del Paese un'isola di ossessi».
Michail Bakuni
Ecco il pensiero di Michail Bakunin (1814-1876),
rivoluzionario russo e iniziatore del movimento anarchico internazionale:
«In questa rivoluzione dovremo risvegliare il diavolo
nel popolo e in lui le passioni più vili».
Jean Cau
Jean Cau (1925-1933), scrittore e giornalista
francese:
«Quando l'uomo sarà divenuto un essere che striscia, che
grugna e salta sulla femmina, e voi continuerete soltanto ad accarezzare il suo
sesso e a scatenare la bestia che è in lui, allora il porcile diventerà un
macello. La carne che offrite nelle vostre riviste illustrate è buona
tutt'al più ad essere venduta, schernita, torturata, uccisa e bruciata».
Direttiva massonica:
«La prima conquista da fare è la conquista della donna.
La donna deve esser liberata dalle catene della Chiesa e dalla legge [...].
Per abbattere il cattolicesimo, bisogna cominciare col sopprimere la dignità
della donna, la dobbiamo corrompere assieme alla Chiesa. Diffondiamo la pratica
del nudo: prima le braccia, poi le gambe, poi tutto il resto. Alla fine,
la gente andrà in giro nuda, o quasi, senza più batter ciglio.
E, tolto il pudore, si spegnerà il senso del sacro, s'indebolirà la morale e
morirà per asfissia la fede».
Da sinistra: Lenin, Michail Bakunin e Jean Cau.
LA SCUOLA DI FRANCOFORTE
Nel 1923, su ordine di Lenin, venne fondato a Francoforte un
Istituto per il Marxismo.
Lenin
Prima idea-chiave:
«"Una strategia che potrebbe provocare una simile disintegrazione,
una tale corruzione, una tale erosione dell’Occidente, ovvero la "rivoluzione
culturale", potrebbe essere l'unica in grado di creare le condizioni
preliminari della rivoluzione comunista [...].
L'ostacolo, è la civiltà
occidentale stessa e la cultura che genera [...].
La civiltà occidentale
ha molte roccaforti che costituiscono altrettanti ostacoli: la morale che
proviene dalla religione, la famiglia, l'attenzione rivolta al passato come guida per l'avvenire, la
padronanza sugli istinti primari dell'uomo, e un'organizzazione sociale e
politica che garantisce la libertà senza invitare alla licenza. E, di tutti questi ostacoli, i due più
grandi sono Dio immanente, sempre presente, e la famiglia”. Era il messaggio di Marx nel 1843, scritto
prima che si lanciasse in una teoria economica pseudo-scientifica. A quel
tempo, egli invitava ad una critica spietata di tutto ciò che esiste, ma in
modo speciale della religione, della scienza e della famiglia [...].
Quando l'uomo occidentale sarà “liberato” dalla sua umanità, e immergerà le sue
radici nel fango, la nuova società politica potrà sorgere» [...].
Dobbiamo organizzare gli intellettuali e utilizzarli per corrompere l'Occidente.
Quando avranno corrotto tutti i suoi valori, solo allora potremo imporre
la dittatura del proletariato» .
Sigmund Freud
Seconda idea-chiave: sfruttare in un’ottica marxista le idee
di Sigmund Freud (1856-1939).
«Lo svilimento
della concezione degli istinti sessuali dell'uomo è stato iniziato da Freud
[...]. Il sesso, il campo più esplosivo della psiche umana,
dev’essere scatenato. Un’amalgama di neo-freudismo e di neo-marxismo dovrà
distruggere le difese del fragile sistema immunitario della civiltà
occidentale» 14.
Un mezzo per scatenare i sensi? La musica!
Hippies
«All'Università di Princeton, un membro della scuola,
Paul Lazarsfeld, condusse il “Progetto di Studi sulla Radio”, una ricerca
innovativa nel campo delle scienze sociali, finanziata dalla Fondazione
Rockefeller e dall'Esercito americano. Théodor Adorno, uno dei leader della
Scuola di Francoforte, ottenne la cattedra del Dipartimento di Studi Musicali
sotto la direzione di Lazarsfeld, dove scrisse, durante gli anni ‘30 e ‘40,
sull'interesse che presenterebbe la diffusione massiccia di musiche atonali
e di altre forme di musiche per distruggere la società. In un’opera
storica, “Philosophy of Modern Music” (“La filosofia della musica moderna”),
Adorno raccomandò l'utilizzo su grande scala di forme musicali degenerate
per sviluppare certe malattie mentali, ivi compresa la necrofilia. Egli
scrisse altrove che era possibile abbattere gli Stati Uniti utilizzando la
radio e la televisione per sviluppare una cultura basata sul pessimismo,
sulla disperazione e sull’odio di sè» 15.
Théodor Adorno
Già nel 1939, il filosofo, sociologo e musicologo tedesco Théodor
Adorno (1903-1969), il pifferaio magico della contestazione sessantottina,
scriveva:
«In uno spazio immaginario ma psicologicamente carico di
emozioni, l'ascoltatore che ripensa ad una canzone di successo si immedesimerà
nel soggetto ideale della canzone, nella persona a cui, idealmente, la canzone
si rivolge. Allo stesso tempo, essendo uno dei tanti che si immedesimano in
quel soggetto fittizio, quell'Io musicale, l'ascoltatore, sentirà un sollievo
nel suo isolamento per ché si sentirà integrato nella comunità dei fans.
Fischiettando tale canzone si piega un rituale di socializzazione, nonostante
che, una volta passato questo momento di commozione soggettiva non articolata,
il suo isolamento continui immutato [...].
Il paragone con il drogato
è inevitabile. La condotta di un drogato ha di solito anche una componente
sociale: essa è una possibile forma di reazione all'atomizzazione che, come
hanno notato i sociologi, procede parallelamente alla compressione dei contatti
sociali. Drogarsi con la musica, per un certo numero di ascoltatori,
sarebbe un fenomeno simile» 16.
Concludono gli autori del libro Droga S.p.A.:
«Lo scopo dichiarato, come affermò Adorno stesso, era la creazione
di una cultura musicale di massa che avrebbe sistematicamente degradato i suoi
fruitori. La musica punk rock è il risultato finale del lavoro di Adorno»
17.
Herbert Marcuse
Scrive l'altro «cattivo maestro» Herbert Marcuse
(1898-1979), il padre della della contestazione studentesca degli anni
Sessanta:
«Si può parlare a buon diritto di rivoluzione culturale,
poiché la contestazione è rivolta all'insieme dell’”établissement” culturale,
ivi comprese le basi morali dell’attuale società. L'idea e la strategia
tradizionale di rivoluzione [...] sono decadute [...]. Ciò che
dobbiamo intraprendere è un tipo di disintegrazione del sistema che sia
diffuso e disperso» 18.
Cosa di meglio di un mezzo così apparentemente innocente
come la musica?
Da sinistra: Sigmund Freud, Théodor Adorno e Herbert
Marcuse.
NOTE
1 Ecco come l'ex
Gran Maestro Pierre Felix Simon, della Gran Loggia di Francia, colui che ha
perorato con tutti i mezzi l'introduzione nel proprio Paese della Legge Veil,
che regolarizza l'aborto, descrive, a proposito del concetto di vita, il
cambiamento radicale di cui necessita l'umanità: «Il terzo ruolo della
contraccezione è la modulazione di un nuovo schema della famiglia [...].
La regolazione delle nascite, istituzionalizzata, porterà ad un cambiamento
della morale [...], un nuovo codice etico [...]. È
certamente [...] la definizione possibile di una nuova sessualità,
la creazione, al limite, di una nuova natura umana e di un nuovo
concetto di vita» (cfr. P. F. Simon, De la vie avant toute chose,
Edizioni Mazarine, Parigi 1979, pagg. 96, 146, 199, 255).
2 L'instaurazione
dell'One World, ossia di una Repubblica Universale, un sogno accarezzato
a lungo dai massoni, onde superare l'ostacolo costituito dalla memoria storica
e dall'identità propria di ogni popolo, deve necessariamente essere preceduta
dalla confusione delle razze e delle religioni da ottenersi mediante la
creazione di quell'enorme calderone che è la società multietnica e
multireligiosa di cui oggi tanto si parla.
3 Questa accusa
verso la Chiesa romana risuona anche sulle labbra del giornalista V. Vale nel
corso di un'intervista ad Anton Szandor LaVey (1930-1997), fondatore della
Church of Satan: «Io voglio incoraggiare qualsiasi cosa sia un
pronunciamento contro il cristianesimo, perché negli ultimi cinquecento anni i
missionari cristiani hanno sistematicamente distrutto quasi tutte le culture
diversificate del mondo, facendone un posto molto meno interessante. Nessun
altra religione - buddismo, islam, confucianesimo, paganesimo - ha fatto
nemmeno la metà dei danni che ha fatto il cristianesimo. [...] Non sarà
mai troppo presto per liberarci di questa pesta di credenze aliene. Ecco:
neanche gli alieni venuti dallo spazio potrebbero inventare un'arma più
sconvolgente della religione cristiana da usare contro i popoli del pianeta
Terra. La religione cristiana, specie quella cattolica, con i suoi
atteggiamenti poco scientifici, irresponsabili, suicidi, verso il controllo
delle nascite, è responsabile del più grande problema non affrontato nel mondo
odierno: la sovrappopolazione. In meno di 25 anni la popolazione mondiale è
raddoppiata da da 2,5 a 5 miliardi e oltre. Le popolazioni che si riproducono
più velocemente pur avendo le risorse minori - quelle dell'America Latina e
dell'Africa - sono per lo più cristiane, e generalmente sono cattoliche»
(cfr. A. Juno,-V. Vale, Tatuaggi corpo spirito, pag. 105).
4 Cfr. Papa Leone
XIII, Lettera Enciclica Humanum genus, 1884.
5 Mons. Delassus
è l'autore di una pregevole opera in due volumi intitolata appunto Il
problema dell'ora presente. Antagonismo tra due civiltà (Desclée & C.
Tipografi-Editori, Roma 1907).
6 Cfr. AA. VV., La
Massoneria. Ecco il nemico!, Editrice Civiltà, Brescia 1995.
7 Cfr. R. Guénon,
Il Teosofismo, Edizioni Arktos, 1987, vol. I, pag. 13. La Teosofia è
stata una sètta massonica che ha cercato di introdurre la spiritualità
orientale in Occidente.
8 Ibid.
9 Cfr. C. Wilson,
Aleister Crowley, Gremese Editore, Roma 1990, pagg. 151-152.
10 Cfr. Mons. H.
Delassus, op. cit., vol. I, pagg. 248-249, 259.
11 Cfr. Révue
Internationelle des Sociétes Secrétes, Parigi 1928, pag. 2062-2063.
12 Questo fatto
venne riportato anche dalla rivista L'Action Catholique de Québec, del
31 maggio 1956.
13 Questa e le
successive citazionisono state estratte dall'opera di don Enzo Boninsegna
intitolata Perché il pudore? Rifletti! «Un comunista americano ha confessato,
ultimamente, di avere propagato la letteratura pornografica, per ventisette
anni, per corrompere la gioventù americana» (cfr. K. Kock, Il tramonto
del mondo libero, pag. 37; cit. in I. A. Santangelo, L'ultima battaglia,
Comunità Editrice, Catania 1985, pag. 35).
14 Cfr. R. de
Toledano, L’École de Francfort («La scuola di Francoforte»), pagg.
14-15.
15 Cfr. J.
Steinberg, Draft Report on Manchurian Children.
16 Cfr. T.
Adorno, Introduzione alla sociologia della musica, Einaudi, Torino 1971.
17 Cfr. K.
Kalimtgis-D. Goldman-J. Steinberg, Droga S.p.A.. La guerra dell'oppio,
Edizioni Logos, Roma 1980, pagg. 417, nota nº 18.
18 Cfr. The
Resister, Estate-Autunno 1998.
Fonte: da Losai del
11 gennaio 2014
Nessun commento:
Posta un commento