Inaugurazione della BreBeMi
di MAURO GARGAGLIONE
Il disastro economico dell’autostrada BreBeMi, l’opera pubblica finanziata dai
privati che nessuno usa, rivela la grandissima ipocrisia della formula mista,
lo Stato che dà i permessi e la concessione di sfruttamento, e i privati che
investono.
I privati possono
fare affari a braccetto con lo Stato, e ne fanno, eccome se ne fanno, solo se
lo Stato esercita ciò che lo rende vincente, l’uso del monopolio della forza.
Voglio dire che i privati fanno profitti solo quando lo
Stato obbliga i cittadini, attraverso
leggi e regolamenti, a servirsi di un certo bene o servizio prodotto o erogato
da un’azienda privata, magari imponendo anche il prezzo al pubblico.
Cosa succederà adesso che l’autostrada non sarà in grado di
produrre utili perché i cittadini non la percorrono, e non la percorrono perché
a parità di tracciato costa il doppio dell’A4? Personalmente non ho
alcun dubbio, lo Stato si avvarrà del
monopolio della violenza che eserciterà nei confronti dei cittadini
sostanzialmente in due modi.
Alzando le tariffe
dell’A4 in modo da renderla s-conveniente quanto la BreBeMi, e a quel punto
l’automobilista e il camionista percorreranno la nuova autostrada senza
rimpianti, oppure ripianerà il buco dei conti dei privati e li risarcirà
utilizzando i soldi delle tasse dei contribuenti, la cui legittimità com’è noto,
riposa sulla canna delle mitragliette della Finanza che ti viene a
prendere se non paghi quello che ti impone il governo.
La possibilità di realizzare un’opera pubblica che funziona
e sia produttiva in un sistema misto privato/pubblico è tanto realistica
quanto il comunismo dal volto umano
che s’era inventato Berlinguer negli anni ’70 per non spaventare i radical
chic. Cioè è un assurdo logico.
Fonte: da Miglio Verde,
del 20 marzo 2015
Link: http://www.miglioverde.eu/stato-e-privato-il-matrimonio-che-ha-partorito-il-fallimento-bre-be-mi/
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