Beneharo re guanche menceyato de Anaga dell'isola di Tenerife.
Beneharo fu il primo ad opporsi nel 1494 al governatore
spagnolo delle Canarie Alonso Fernández de Lugo. Sconfitto alla fine dai Conquistador, sopravvisse alla conquista del suo paese e
prese il nome di Fernando de Anaga o Pedro de los Santos.
I Guenci sono gli abitanti antichi delle Canarie,
stabilitisi nell'arcipelago migliaia di anni prima della conquista spagnola
avvenuta nel 15° secolo. Di origine ignota, nonostante la loro scomparsa, i
Guenci si sono lasciati dietro non poche vestigia. Descritti come alti, di
carnagione chiara e dai capelli dorati, secondo alcuni potrebbero essere i
discendenti diretti dei superstiti si Atlantide.
Le Canarie formano l'arcipelago di sette isole situato
nell'Oceano Atlantico al largo dell'Africa nord-occidentale .
Esse fanno parte, a loro volta, della cosiddetta
Macaronesia, ovvero un nome collettivo moderno utilizzato per indicare diversi
arcipelaghi dell'oceano Atlantico settentrionale situati al largo delle coste
africane.
Il nome Macaronesia deriva dal greco e significa Isole dei
Beati, espressione utilizzata dagli antichi geografi greci per riferirsi ad
alcune isole che si trovavano al di là dello Stretto di Gibilterra. In tali
isole, dette anche Isole Fortunate, si riteneva che gli eroi e i mortali di
natura straordinaria venissero accolti dagli dei.
Le Canarie, e le altre isole della Macaronesia, a causa
della loro posizione geografica e delle leggende che le circondano, sono
considerate da alcuni ciò che resta dell'antico e perduto continente di
Atlantide, che secondo Platone si trovava al di là delle Colonne d'Ercole
(Stretto di Gibilterra) e che sprofondò sul fondo dell'oceano nel giro di una notte.
Da quanto si è a conoscenza, quello dei Guanci è stato il
primo popolo a stabilirsi sulle Isole Canarie. Di origine incerta, la cultura
dei Guanci è andata perduta, lasciandosi dietro numerose testimonianze
interessanti.
In realtà, i Guenci rappresentano un serio mistero per
l'antropologia e la storia. I ricercatori pensano che i primi coloni siano
giunti intorno nelle Canarie intorno al 3 mila a.C., provenienti dall'Africa.
Il problema, però, sono i tratti somatici dei Guanci che, come testimoniano diverse
mummie trovate in alcune grotte dell'arcipelago, erano di carnagione chiara,
alta statura e dai capelli rossastri, caratteristiche delle latitudini
nordiche, più che africane.
Guanci mummia
Il secondo mistero riguarda un rapporto di Plinio il
Vecchio, il quale riferisce che, secondo Giuba, re di Mauretania, i Cartaginesi
avrebbero visitato l'arcipelago intorno al 50 a.C. sotto la direzione di Annone
e lo avrebbero trovato privo di abitanti, ma vi avrebbero anche scorto i resti
di edifici imponenti. Se ne potrebbe dedurre che i Guanci non siano stati i
suoi primi abitanti, o che i Cartaginesi non avessero esplorato a fondo le
isole.
Al momento della conquista spagnola, i Guenci erano fermi
all'età della pietra. Giovanni Boccaccio, nel suo De Canaria et insulis reliquis
ultra hispaniam noviter repertis, descrive i Guenci come una popolazione
pacifica.
Vivevano nudi, conoscevano l'allevamento (capre pecore e
cinghiali) e l'agricoltura, coltivando frutta (soprattutto fichi), ortaggi e
legumi, frumento, orzo e biade da cui ricavavano farina che però consumavano
sciolta nell'acqua, non conoscendo il pane. Vivevano in case costruite di
pietre squadrate e legno e imbiancate all'interno.
Non si conosce molto sulle religioni dei Guanci. Essi
professavano una credenza generalizzata in un essere supremo, denominato
Achamán a Tenerife, Acoran a Gran Canaria, Eraoranhan a Hierro e Abora a La
Palma. Le donne di Hierro adoravano una dea di nome Moneiba. Tradizionalmente,
gli dei e le dee vivevano sulle cime delle montagne da cui discendevano per
ascoltare le preghiere dei fedeli.
A seguito della conquista spagnola, ben poco resta dei
Guanci, anche se il nazionalismo canario tenta con tutte le forze di farne
rivivere la memoria. Perfino lo studio delle loro mummie e dei loro resti archeologici
è avanzato poco al confronto dello studio di altri popoli assai più remoti.
Dunque, chi sono i
Guanci?
I Guanci, che sono scomparsi in quanto popolo, appaiono
dall'esame delle loro ossa molto simili all'uomo di Cro-Magnon; erano una
popolazione europoide descritta dai primi europei entrati in contatto con loro
di aspetto nordico (carnagione chiara e capelli biondi).
Secondo alcuni studiosi, è probabile che costituissero un
ramo dei cro-magnon che, agli inizi della storia, popolarono il nord del continente
africano dall'Egitto fino all'Oceano Atlantico.
Gli Atlantologi ritengono che i componenti di queste
migrazioni fossero i superstiti di Atlantide, continente andato distrutto in un
cataclisma avvenuto presumibilmente intorno ai 13 mila anni fa, alla fine
dell'ultima glaciazione, e che sarebbe alla base dei racconti di diluvio che si
tramandano in quasi tutte le culture del pianeta.
Gli studi sembrano confermare un evento geologico anomalo
avvenuto 15 mila anni fa, il quale ha dato origine al curioso fenomeno
climatico del Dryas Recente. Tuttavia, è questione dibattuta se l'evento
all'origine della "catastrofe" sia interna al pianeta Terra e alle
sue dinamiche, oppure se sia trattato dell'impatto extraterrestre con una
cometa o un asteroide.
La maggior parte dei componenti delle popolazioni indigene
asiatiche, africane e americane hanno capelli neri. La caratteristica
colorazione rossa dei capelli è un tratto genetico che si mostra con più
frequenza nelle popolazioni dell'Europa nord-occidentale. L'Irlanda è
certamente la regione dove il tratto della capigliatura rossa si presenta più
frequentemente.
Le poche notizie che si hanno dell'Irlanda precristiana
giungono da scritti romani, dalla poesia e mitologia irlandesi e dai
ritrovamenti archeologici. I primi abitanti dell'isola, popolazioni del
mesolitico, vi arrivarono intorno all'8 mila a.C. quando, in seguito al ritiro
dei ghiacci, l'ambiente divenne più ospitale. [Storia d'Irlanda].
Intorno all'8° secolo a.C., i Celti migrarono verso l'Europa
occidentale fino ad arrivare in Irlanda, scoprendo di non essere i primi ad
abitare l'Isola di Smeraldo. Secondo i racconti mitologici contenuti nel Lebor
Gabála Érenn (in lingua irlandese Il libro della presa dell'Irlanda e in
inglese Il libro delle Invasioni o Il libro delle conquiste), i Celti furono
preceduti dai Milesi, considerati dagli Irlandesi come i loro veri antenati.
I Milesi, a loro volta, discendevano dai Tuatha de Danaan,
un popolo particolarmente avanzato dai capelli rossastri. I Tuatha de Danaan appaiono
ora come demoni che aiutano gli uomini con mezzi soprannaturali, ora come
uomini, dotati tuttavia di facoltà straordinarie. L'interpretazione moderna
vede nei Tuatha de Danaan un processo di umanizzazione, avvenuta in epoca
cristiana, di antiche divinità celtiche.
I Tuatha de Danaan furono preceduti dai Fomori, un gruppo di
divinità ancora più antico, rappresentate dagli antichi annalisti a volte come
vere e proprie divinità di una popolazione aborigena, a volte come gli stessi
primitivi abitatori dell'isola.
I Fomori, infine, sarebbero i discendenti delle prime
persone giunte in Irlanda guidate da Cessair, figlia di Bith, figlio di Noè. A
Cessair viene ordinato di dirigersi verso l'estremo occidentale del mondo per
sfuggire all'imminente diluvio. Partirono tre navi, ma quando giunsero in
Irlanda, due delle navi andarono disperse. Gli unici sopravvissuti furono Cessair,
più quarantanove tra donne e uomini.
Dunque, da dove provenisse Cessair non è svelato dal Lebor
Gabála Érenn. È possibile che questi racconti mitologici facciano riferimento
ad un avvenimento storico avvenuto circa 13 mila anni fa? È possibile che questi
uomini siano i sopravvissuti alla distruzione di Atlantide?
Se così fosse, possiamo immaginare che gli antichi coloni
d'Irlanda portassero nel proprio patrimonio genetico in tratto della
capigliatura rossa, trasferendola alle generazioni successive, fino alla
fusione con i Celti, gli ultimi arrivati in Irlanda. Potrebbe essere accaduta
la stessa cosa con gli abitanti delle Isole Canarie?
Alcuni sopravvissuti potrebbero essere giunti anche sulle
isole della Macaronesia, trasferendo il tratto genetico dei capelli rossi? Un
aspetto particolarmente strabiliante è che nelle mitologie delle popolazioni
sudamericane si tramanda dei Figli di Viracocha, i discendenti coi capelli
rossi della divinità fondatrice delle culture precolombiane. Ma questa è una
storia che racconteremo prossimamente...
Fonte: visto su ANTIKITERA del 19 maggio 2014
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