A meno che il mondo non tenga a freno i criminali dementi a Washington, ha firmato la propria condanna a morte.
Pubblichiamo una “ottimistica” previsione del
noto analista Paul Craig Roberts.
Ho appena sentito alla National Public Radio
due cose che hanno totalmente distrutto quel minuscolo briciolo di fiducia che
ancora avevo nella leadership americana. Ho concluso che il termine “americano
intelligente” è un ossimoro.
Le nostre elite hanno deciso che gli americani non
sono abbastanza minacciati dalla guerra e dal caos economico, così
stanno portando l’ebola virus in America. La Public Radio ha riportato che due persone
infettate dal virus, che se non ha curato ed è di solito mortale, stanno
venendo trasportate all’Emory University Hospital di Atlanta, Georgia.
Basta un colpo di tosse, uno starnuto, una
goccia di saliva, e il virus è libero, in uno dei principali nodi di trasporto
degli USA. Qualcuno vuole la pandemia? C’è poco dubbio che gran parte del mondo
farebbe un gran respiro di sollievo se si sbarazzasse di Washington.
I portatori di ebola verranno apparentemente
messi in quarantena in camere speciali. Ma sappiamo già che gli ospedali
americani non riescono a contenere nemmeno le infezioni da stafilococco (http://rt.com/usa/177408-nightmare-bacteria-antibiotic-southeast/ ). Che
ne sarà degli utensili, i piatti, le tazze, i bicchieri con cui le persone
infette da ebola mangiano e bevono? E chi pulirà i vasi da notte? Un solo
errore di una persona, una lacrima in un guanto di gomma, e il virus è
rilasciato.
Se non moriremo di ebola, dovremo comunque
scansare la guerra nucleare.
Ho ascoltato parte della conferenza stampa di Obama: ha accusato Putin di tutte le cose che solo Obama sta facendo.
Ho ascoltato parte della conferenza stampa di Obama: ha accusato Putin di tutte le cose che solo Obama sta facendo.
Se crede davvero in quello che ha dichiarato
alla stampa, è completamente disinformato dai suoi consiglieri.
Se non crede alla rozza propaganda che fa,
sta consapevolmente spingendo alla guerra contro la Russia, che probabilmente
significa anche contro la Cina e la fine di noi tutti.
Teniamo presente che, dopo 8 anni, l’esercito
statunitense non è riuscito ad occupare con successo l’Iraq, e che, dopo 13
anni, non riesce a sconfiggere poche migliaia di talebani poco armati in
Afghanistan.
Russia e Cina non sono l’Iraq, la Libia o l’Afghanistan.
La guerra con la Russia sarà nucleare.
Washington si è preparata per questo: ha abbandonato il trattato ABM, creato
quello che crede essere uno scudo ABM, e cambiato la sua dottrina per
permettere il primo attacco nucleare statunitense. Tutto ciò è ovviamente
diretto alla Russia, e il governo russo lo sa. Per quanto ancora la Russia
starà ferma ad aspettare il primo attacco di Washington?
La Russia non ha fatto nulla tranne che
contrastare, tardivamente, le bugie che Washington usa per cominciare le
guerre. La Russia (e la Cina) avevano seguito le menzogne di Washington circa
le armi di distruzione di massa dell’Iraq. Avevano seguito la favola per cui il
tentativo di conquista e occupazione dell’Afghanistan da parte di Washington,
durato 13 anni, serviva a trovare Osama bin Laden.
Erano cadute nell’inganno di Washington secondo
cui la risoluzione dell’ONU che istituiva una no-fly zone sulla Libia aveva lo
scopo di impedire all’aviazione di Gheddafi di bombardare il suo popolo, solo
per scoprire che Washington abusò della risoluzione per inviare aerei NATO a
rovesciare il governo libico.
Quando Washington tracciò una “linea rossa”
nella sabbia riguardo all’uso, da parte del governo siriano, di armi chimiche
contro le forze esterne organizzate da Washington e spedite in Siria per
rovesciare il governo, facendo finta che questi mercenari islamisti fossero i
veri sostenitori della democrazia in Siria, la gran parte del mondo sapeva che
Washington stava per organizzare un attacco chimico per poi addossarne la colpa
ad Assad.
Quando l’attacco orchestrato puntualmente
avvenne, questa volta Russia e Cina non ci cascarono. E nemmeno il parlamento
britannico.
Washington non riuscì a produrre alcuna prova a
sostegno delle accuse che aveva lanciato nella speranza di ottenere almeno
l’appoggio britannico per un assalto militare alla Siria. La Russia, tuttavia,
riuscì a produrre delle prove, e le prove sventarono il complotto di Washington
contro la Siria.
L’intervento russo fece arrabbiare Washington,
così come l’intervento russo che bloccò il complotto per attaccare l’Iran.
Washington, priva di qualsiasi prova e in contraddizione con i resoconti
dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, per i cui ispettori sul
terreno in Iran non vi era dirottamento di uranio dal legittimo programma
energetico verso un programma bellico, si preparò comunque ad attaccare l’Iran.
L’Iran venne circondato da circa 40 basi militari statunitensi e due flotte di
Washington al largo delle sue coste.
Ma intervenne la Russia ed elaborò un accordo,
che Washington doveva accettare, per cui l’arricchimento iraniano dell’uranio
sarebbe stato mantenuto al livello basso usato per produrre energia, molto al
di sotto di quello richiesto per gli armamenti.
Due note negative per la Russia, il cui governo
aveva prevenuto le guerre volute da Washington. Dalla Russia (e dalla Cina) ci
si aspettava che appoggiassero le bugie di Washington come gli stati fantoccio
di Europa, Canada, Australia e Giappone, paesi che da molto tempo avevano
consegnato la loro sovranità a Washington.
Sfortunatamente per la Russia, ha dimostrato
di aver raggiunto abbastanza potere e influenza per bloccare i piani di guerra
di Washington, e ha di conseguenza fatto scattare la dottrina Wolfowitz contro
di essa. Ho citato questa dottrina in articoli recenti, ma la potete
cercare su google e leggerla voi stessi.
La dottrina è la base della politica estera
di Washington, e dichiara che il principale obiettivo di tale politica è di
prevenire l’ascesa di qualsiasi paese possa bilanciare l’egemonia statunitense
sul mondo (la dottrina fa menzione esplicita della Russia, ma vale anche per la
Cina).
Washington è disturbata dal fatto che la Russia
abbia per due volte sventato le sue intenzioni belliche, e che il parlamento
dello stato fantoccio di Gran Bretagna abbia votato con i russi. Washington è
anche preoccupata dai crescenti rapporti economici e politici tra i suoi stati
fantoccio europei e la Russia. I paesi europei, specialmente la Germania, hanno
numerose connessioni redditizie con la Russia, da cui tutta l’Europa dipende
per gli approvvigionamenti di energia.
Washington ha concluso che rischia di perdere
il suo controllo sull’Europa. Mentre il governo russo stava dormendo godendosi
le Olimpiadi, Washington fece scattare il colpo di stato a Kiev. La neo-con
Victoria Nuland, nominata da Obama assistente segretario di stato, lo scorso
dicembre annunciò in una conferenza stampa che Washington aveva speso 5
miliardi di dollari per comprare le ONG ucraine (che, come quinte colonne,
potevano essere usate per dimostrazioni di piazza e per destabilizzare il
governo) e per coltivare e comprare politici ucraini che avrebbero fatto da
spalla a Washington. Naturalmente la Nuland descrisse l’acquisto dell’Ucraina
da parte di Washington come un “far avanzare la democrazia”.
Il golpe contro il governo democraticamente
eletto portò al potere elementi estremisti che proclamavano il loro odio verso
gli ebrei e i russi. Questi elementi misero fuori legge il russo quale lingua
ufficiale e perpetrarono violenze fisiche contro la popolazione russofona.
L’Ucraina è sempre stata una terra dai confini
mobili. Come disse qualcuno, “l’Ucraina è un paese in cerca di confini.” Quando
era una provincia sovietica, i leader sovietici vi annetterono, per varie
ragioni, province tradizionalmente russe. Quando l’Unione Sovietica nel 1991
collassò, le pressioni di Washington su di una Russia debole risultarono nella
separazione dell’Ucraina dalla Russia, compresa la Crimea, che era stata russa
dal ’700 e costituiva l’unico porto russo in acque temperate.
Le popolazioni russe nei territori che i leader
sovietici avevano stupidamente annesso all’Ucraina vennero messe in allarme
dall’estrema russofobia del governo che Washington aveva installato a Kiev.
Tali territori votarono per ricongiungersi alla
patria e staccarsi dal russofobico stato fantoccio degli USA. Il governo russo
accettò la richiesta della Crimea, ma non delle altre ex province russe, per
dimostrare all’Europa che la Russia non era provocatoria, né la causa della
crisi. Putin fece perfino ritirare dalla duma l’autorizzazione ad intervenire
militarmente in Ucraina per proteggere le province secessioniste. Questo
auto-controllo ha danneggiato, più che aiutare, la posizione del governo
russo.
Washington ha usato la sua macchina
propagandistica per etichettare l’autodeterminazione della Crimea come
“invasione e annessione da parte della Russia”.
L’auto-controllo russo riguardo alle richieste
di ricongiungimento delle altre province ex russe ha finito con l’incoraggiare
Washington ad attaccarle militarmente per mano del governo di Kiev. La
propaganda è poi riuscita ad incolpare la Russia per la guerra lanciata da
Washington contro le province separatiste.
A Washington non interessa la verità, e la
Russia non può vincere una guerra di propaganda con Washington, che controlla
il linguaggio del mondo, l’inglese. I media occidentali sono fatti da idioti
che permettono a Washington di spingere verso la guerra e lo sterminio della
vita sulla Terra.
Se la Russia avesse accettato le richieste
delle province separatiste, non ci sarebbe guerra. Il governo ucraino è demente
e controllato da Washington, ma non avrebbe attaccato territori riconosciuti
dalla Russia come propri. Washington interpreta l’auto-controllo russo come
debolezza, e ha quindi aumentato la pressione. La Russia ha anche convinto
l’Europa che aderire alle sanzioni di Washington non comporta costi da parte
russa. Contando sulla buona volontà, la ragionevolezza, la verità e l’evidenza,
la Russia ha misinterpretato Washington e i suoi vili burattini europei.
Ciò che Obama oggi (1°agosto) intendeva nella
sua conferenza stampa alla Casa Bianca, quando ha detto che Putin dovrebbe usare
la diplomazia -cosa che Putin ha fatto senza risultato- è che Putin dovrebbe
consegnare la Crimea, a dispetto del volere dei popoli di Crimea e Russia, al
governo fantoccio di Kiev, cosicché Washington possa sloggiare la Russia dal
suo porto temperato e dall’accesso al Mare Mediterraneo, rendendo in tal modo
inutile la base navale russa a Tartus, in Siria. Obama vuole anche che Putin
invii nei territori separatisti dell’Ucraina forze militari per farli
sottomettere al governo fantoccio di Kiev. Questa è la posizione “diplomatica”
di Washington. Solo una persona
totalmente demente potrebbe considerare la posizione di Obama realista.
Come persona considerata imparziale dai media
mondiali e che arriva a conclusioni ragionevoli indipendentemente dalla propaganda
di Washington, vengo spesso intervistato da media indipendenti, sia stranieri
che statunitensi. Recentemente i media russi si sono rivolti a me in numerose
occasioni. Quello che ho imparato è che i media russi sono perplessi
dall’ostilità di Washington verso la Russia.
La Russia non sta operando nel vecchio Sud
Confederato per cercare di aizzarlo contro Washington perché questa ha
rapinato, assassinato, e distrutto la cultura del Sud, ma Washington al
contrario sta operando nel sud russo per cercare di aizzare l’Ucraina, a lungo
parte della Russia, contro la Russia.
Poiché i russi, tranne forse il governo, non
conoscono la dottrina Wolfowitz, non sanno che l’obiettivo principale di
Washington è di prevenire l’ascesa di altre potenze che potrebbero limitare il
suo ruolo di sola “unipotenza”, egemone sulla Terra.
Anziché rendersi conto della vera minaccia, i
media russi mi chiedono se il bilancio russo possa reggere il taglio delle
forniture energetiche all’Europa in risposta alle sanzioni di Washington. Ogni
volta che sento questa domanda sono sorpreso. La Russia può far chiudere gran
parte dell’industria europea e lasciare gli europei al freddo, e i media russi
mi chiedono se la Russia se lo può permettere? Si può permettere di venire
demonizzata dalle menzogne, di venire colpita da sanzioni propagandistiche che
danneggeranno l’Europa e alcune aziende statunitensi, di apparire così debole
da essere inerme di fronte alle sanzioni occidentali e da accettarle senza
dimostrarne il costo all’Europa e agli USA? Ma Washington ha fatto il lavaggio
del cervello perfino ai russi?
Sono preoccupato dalla crisi orchestrata da
Washington, perché credo che stia portando alla guerra, che sarà nucleare
Siete pronti a venire distrutti per le bugie di
Washington sull’aereo malese? Sono convinto che dietro l’abbattimento del MH-17
ci sia Washington, perchè la sua propaganda era evidentemente già pronta e
aspettava solo di essere messa in atto. Che Washington sia responsabile è il
motivo per cui non fornirà le foto satellitari dell’area al momento della
distruzione dell’aereo. E’ il motivo per cui Washington risponde alle prove
fattuali russe con menzogne e propaganda. E’ Obama e i suoi tirapiedi di Obama a Kiev che rifiutano di
negoziare, non la Russia.
La Russia ha altrettante testate nucleari di
Washington, e lo “scudo ABM” è una farsa. Se il folle governo americano
condurrà una crisi, da esso stesso creata, alla guerra, moriremo tutti, e per
cosa? La risposta è: per una BUGIA di
Washington.
Volete morire per una bugia? Un’altra bugia di
Washington? Se non volete, è meglio che lo facciate sapere a Washington.
La Russia non può mettere fine a questa crisi a
meno che non prenda una posizione diversa. Ho precedentemente argomentato che
la Russia dovrebbe portare il caso all’ONU. In alternativa, dovrebbe
coinvolgere l’Europa in due questioni.
Una è: l’Europa vuole che la Russia le tagli le
forniture energetiche, forniture che Washington, nonostante le sue bugie, non
potrà rimpiazzare se non forse fra 3 anni o più?
L’altra è: l’Europa vuole una guerra contro la
Russia, e pensa che quei paesi idioti che ospitano i missili di Washington non
verranno bombardati con armi nucleari e sterminati?
La crisi in Ucraina continuerà a spese della
Russia e di tutta l’umanità, finché la Russia spiegherà allo stupido,
arrogante, supponente Occidente che le sue azioni criminali e aggressive contro
di essa hanno un costo reale, e che la Russia è pronta a farlo pagare.
I popoli
dell’Occidente, vittima della propaganda, non hanno idea del destino verso cui
i loro governi dementi li stanno portando. La Russia deve mettere in chiaro
ai popoli disinformati dell’Occidente che non ha intenzione di diventare uno
stato fantoccio o di accettare le aggressioni gratuite dello stupido alla Casa
Bianca.
Aiuterebbe a salvare la vita sulla Terra se
anche la Cina lo mettesse in chiaro. Prima è, meglio è.
A meno
che il mondo non tenga a freno i criminali dementi a Washington, ha firmato la
propria condanna a morte.
Fonte: Paul
Craig Roberts
Traduzione: Anacronista
Fonte: visto su CONTROINFORMAZIONE.INFO, QUELLO CHE GLI ALTRI
NON DICONO, del 2 agosto 2014
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