“Spero che possano essere macellati un milione di ebrei polacchi.
Così si renderanno conto di vivere in un ghetto”.
["I wish that a million Polish Jews might be slaughtered. Then they might realize that they are living
in a ghetto"]
A chi è stata attribuita questa frase? Chi potrebbe esserne
l’autore?
Hitler? Himmler? Rosenberg? Eichmann?
No.
Questa citazione sarebbe da ricondurre ad una delle icone splendenti
nel pantheon dello stato israeliano: Abba
Achimeir. Quando finì a processo per il caso dell’omicidio Arlosoroff,
sotto controinterrogatorio dall’accusato, il testimone ammise che le frasi
potevano essere citazioni.*
Nel 1922 il Ministro ebreo tedesco Rathenau fu assassinato da
esponenti dell’estrema destra tedesca. Di fronte ad una assemblea di studenti
ebrei, Achimeir dichiarò:
“Voi siete delle pappette e
non degli studenti, non c’è fra di voi nessuno capace di assassinare come hanno
fatto quegli studenti tedeschi che hanno ucciso Ratenau […] nascono dei sicari
poiché hanno la coscienza di essere dei volontari e il fatto dell’assassinio
sarà considerato come un episodio di eroismo ed un impresa positiva”.
Nel 1928 Achimeir già teneva su un giornale ebraico una
rubrica chiamata “Diario di un fascista”.
Alla presa del potere di Hitler non mancò di elogiare molti aspetti
del nazionalsocialismo.
L’organo degli estremisti palestinesi [Achimeir e suoi sodali]
aveva espresso il parere che, ad eccezione dell’antisemitismo di Hitler,
il nazionalsocialismo tedesco sarebbe stato accettabile e che, comunque, Hitler
aveva salvato la Germania. Ancor prima, nel 1932, avevano accolto con favore il
grande movimento nazionale che aveva salvato l’Europa dai parlamenti impotenti
e, soprattutto, dalla dittatura della polizia segreta sovietica e dalla guerra
civile.
Pare fosse abbastanza abituato ai saluti romani. In occasione della
conferenza revisionista di Vienna nell’estate del 1932, sempre Achimeir:
riassumendo la convention non fece alcun tentativo di nascondere
l’ammirazione della sua fazione per il fascismo italiano, quando l’avvocato
Leone Carpi di Milano, che salutò la convenzione con una mano alzata in stile
fascista, entrò nella sala [ricorda], “noi balzammo in piedi dalle sedie e
alzammo le nostre braccia in suo onore.
Fu capo del Brit HaBirionim, l’ala massimalista del revisionismo
sionista in Palestina.
Lo stato israeliano ha deciso di dedicargli un francobollo.
*L. Brenner nel suo “Zionism in the age of dictators” riferisce:
“When the British discovered Abba Achimeir’s diary after the Arlosoroff murder,
they found that view expressed more forcefully: ‘I wish that a million Polish
Jews might be slaughtered. Then they might realize that they are living in a
ghetto’”.
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Fonte: visto su LOSAI.EU del
24 settembre 2012
Link: http://www.losai.eu/spero-che-possanomacellati-un-milione-di-ebrei-polacchi-parola-di-sionista/
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