BIBBIA
“Alla donna disse: «Moltiplicherò i tuoi dolori e le tue
gravidanze, con dolore partorirai figli. Verso tuo marito sarà il tuo istinto,
ma egli ti dominerà». All’uomo disse: «Poiché hai ascoltato la voce di tua
moglie e hai mangiato dell’albero, di cui ti avevo comandato: “Non ne devi
mangiare”, maledetto sia il suolo per causa tua! Con dolore ne trarrai il cibo
per tutti i giorni della tua vita. Spine e cardi produrrà per te e mangerai
l’erba campestre. Con il sudore del tuo volto mangerai il pane; finché tornerai
alla terra, perchè da essa sei stato tratto: tu sei polvere e polvere
tornerai!» – Bibbia, Genesi III
Lo stupro (NON dei maschi!) benedetto da Dio e da una
carogna di padre padrone: “Chiamarono Lot e gli dissero: «Dove sono quegli
uomini che sono entrati da te questa notte? Falli uscire da noi, perché
possiamo abusarne!». Lot uscì verso di loro sulla porta e, dopo aver chiuso il
battente dietro di sé, disse: «No, fratelli miei, non fate del male! Sentite,
io ho due figlie che non hanno ancora conosciuto uomo; lasciate che ve le porti
fuori e fate loro quel che vi piace, purché non facciate nulla a questi uomini,
perché sono entrati all’ombra del mio tetto».” – Bibbia, Genesi XIX, 5-8
La dispersione del sacro seme maschile (onanismo): “Er,
primogenito di Giuda, si rese odioso al Signore e il Signore lo fece morire.
Allora Giuda disse a Onan: «Unisciti alla moglie del fratello, compi verso di
lei il dovere di cognato e assicura così una posterità per il fratello.» Ma
Onan sapeva che la prole non sarebbe stata considerata come sua; ogni volta che
si univa alla moglie del fratello, disperdeva per terra, per non dare una
posterità al fratello. Ciò che egli faceva non fu gradito al Signore, il quale
fece morire anche lui.” - Bibbia, Genesi XXXVIII, 7
Tutti a riposo tranne la moglie: “… ma il settimo giorno tu
non farai alcun lavoro, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo schiavo,
né la tua schiava, né il tuo bestiame, né il forestiero che dimora presso di
te.” - Bibbia, Esodo XX
“Quando una donna abbia flusso di sangue, cioè il flusso nel
suo corpo, la sua immondezza durerà sette giorni; chiunque la toccherà sarà
immondo fino alla sera. Ogni giaciglio sul quale si sarà messa a dormire
durante la sua immondezza sarà immondo; ogni mobile sul quale si sarà seduta
sarà immondo. Chiunque toccherà il suo giaciglio, dovrà lavarsi le vesti, bagnarsi
nell’acqua e sarà immondo fino alla sera. Chi toccherà qualunque mobile sul
quale essa si sarà seduta, dovrà lavarsi le vesti, bagnarsi nell’acqua e sarà
immondo fino alla sera. Se l’uomo si trova sul giaciglio o sul mobile mentre
essa vi siede, per tale contatto sarà immondo fino alla sera. Non ti accosterai
a donna per scoprire la sua nudità durante l’immondezza mestruale. Se uno ha un
rapporto con una donna durante la sua immondezza mestruale e ne scopre la
nudità, quel tale ha scoperto la sorgente di lei ed essa ha scoperto la
sorgente del proprio sangue; perciò tutti e due saranno eliminati dal loro
popolo.” - Bibbia, Levitico
“Quando una donna sarà rimasta incinta e darà alla luce un
maschio, sarà immonda per sette giorni; sarà immonda come nel tempo delle sue
regole (n.d.r.: mestruazioni). L’ottavo giorno si circonciderà il bambino. Poi
essa resterà ancora trentatrè giorni a purificarsi dal suo sangue; non toccherà
alcuna cosa santa e non entrerà nel santuario, finché non siano compiuti i
giorni della sua purificazione. Ma, se partorisce una femmina sarà immonda due
settimane come al tempo delle sue regole; resterà sessantasei giorni a
purificarsi del suo sangue.” Bibbia, Levitico
“Se la figlia di un
sacerdote si disonora prostituendosi, disonora suo padre; sarà arsa con il
fuoco. Il sacerdote, quello che è il sommo tra i suoi fratelli, sul capo del
quale è stato sparso l’olio dell’unzione e ha ricevuto l’investitura,
indossando le vesti sacre, non dovrà scarmigliarsi i capelli né stracciarsi le
vesti.” - Bibbia, Levitico, XXI
"Ora uccidete
tutti i ragazzi e anche tutte le donne che sono appartenute a un uomo, ma
conserverete in vita per voi le ragazze ancora vergini." (Bibbia, Numeri 31, 17)
Lapidazione: “Quando una fanciulla vergine è fidanzata, e un
uomo, trovandola in città, pecca con lei, condurrete tutti e due alla porta di
quella città e li lapiderete così che muoiano: la fanciulla, perché essendo in
città non ha gridato, e l’uomo perché ha disonorato la donna del suo prossimo.
Così toglierai il male da te.” - Bibbia, Deuteronomio XXII, 23
Lesbiche, gay e trans: “La donna non si metterà un indumento
da uomo né l’uomo indosserà una veste da donna; perché chiunque fa tali cose è
in abominio al Signore tuo Dio.” – Bibbia, Deuteronomio XXII, 5
Cognato e la vedova del fratello: “Quando i fratelli
abiteranno insieme e uno di loro morirà senza lasciare figli, la moglie del
defunto non si mariterà fuori, con un forestiero; il suo cognato verrà da lei e
se la prenderà in moglie, compiendo così verso di lei il dovere del cognato.” -
Bibbia, Deuteronomio XXV, 5
Guai alla donna che osa toccare il fallo! “Se alcuni
verranno a contesa fra di loro e la moglie dell’uno si avvicinerà per liberare
il marito dalle mani di chi lo percuote e stenderà la mano per afferrare costui
nelle parti vergognose, tu le taglierai la mano e l’occhio tuo non dovrà averne
compassione.” - Bibbia, Deuteronomio, XXV, 11
L’aborto nella Bibbia: “Se uno avesse cento figli e vivesse
molti anni e molti fossero i suoi giorni, se egli non gode dei suoi beni e non
ha neppure una tomba, allora io dico: meglio di lui l’aborto, perché questi
viene invano e se ne va nella tenebra e il suo nome è coperto dalla tenebra.” -
Bibbia CEI, Qoelet (ex Ecclesiaste), VI, 3
“Trovo che amara più
della morte è la donna, la quale è tutta lacci: una rete il suo cuore, catene
le sue braccia. Chi è gradito a Dio la sfugge ma il peccatore ne resta preso.” -
Bibbia CEI, Qoelet (ex Ecclesiaste) VII, 26
“Ogni donna impudica sarà calpestata come sterco nella via.”
- Bibbia, Siracide IX, 10
“Motivo di sdegno, di rimprovero e di grande disprezzo è una
donna che mantiene il proprio marito.” - Bibbia, Siracide XXV, 20
ISLAN
“O credenti. Quando vi accingete alla preghiera lavatevi la
faccia e le mani. Se avete toccato donne e non trovate acqua, cercate della
polvere pulita e passatevela sulla faccia e sulle mani.” - Corano, Sura V, 6
“Ti chiederanno dei mestrui. Di’: «Sono un’impurità.» Non
accostatevi alle vostre spose durante i mestrui e non avvicinatele prima che si
siano purificate.” - Corano, Sura II, 222
“Se le vostre donne avranno commesso azioni infami,
confinate quelle donne in una casa senz’acqua nè vitto finché non sopraggiunga
la morte.” - Corano, Sura IV, 15
“Ammonite quelle [donne] di cui temete l’insubordinazione,
lasciatele sole nei loro letti, picchiatele.” - Corano, Sura IV, 34
“Flagellate la
fornicatrice e il fornicatore, ciascuno con cento colpi di frusta e non vi
impietosite [nell'applicazione] della Religione di Allàh, se credete in Lui e
nell’Ultimo Giorno, e che un gruppo di credenti sia presente alla punizione.” -
Corano, Sura XXIV, 2
“Poiché il Sublime
Corano e l’insegnamento del Profeta, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria,
sono vincolanti per la donna che creda nella provenienza divina del Corano e
nella Missione apostolico-profetica di Muhàmmad, indossare il velo è, quindi,
un dovere preciso e inderogabile. La donna musulmana che indossa il velo,
esprime per mezzo di esso in forma tacita, la sua identità islamica ed è
fuorviante dall’lslàm il pensiero, purtroppo diffuso, che possa chiamarsi
musulmana, la donna che non porta il velo, giustificandosi col dire che
l’importante è avere fede dentro! Non hanno presente che il Profeta, che Allàh
lo benedica e l’abbia in gloria, ha chiaramente disatteso questo pensiero
quando ha detto: «La fede non è presente dentro se non ci sono i comportamenti
islamici che ne segnalano la presenza interiore.»” - Al Turabi Hasan, Le
donne nell’ordinamento islamico della società
CRISTIANESIMO
“Il velo del cristianesimo paolino: «Di ogni uomo il capo è
Cristo, e capo della donna è l’uomo, e capo di Cristo è Dio. Ogni uomo che
prega o profetizza con il capo coperto, manca di riguardo al proprio capo. Ma
ogni donna che prega o profetizza senza velo sul capo, manca di riguardo al
proprio capo, poiché è lo stesso che se fosse rasata. Se dunque una donna non
vuol mettersi il velo, si tagli anche i capelli! Ma se è vergogna per una donna
tagliarsi i capelli o radersi, allora si copra. L’uomo non deve coprirsi il
capo, poiché egli è immagine e gloria di Dio; la donna invece è gloria
dell’uomo. E infatti non l’uomo deriva dalla donna, ma la donna dall’uomo; né
l’uomo fu creato per la donna, ma la donna per l’uomo. Per questo la donna deve
portare sul capo un segno della sua dipendenza.» - San Paolo, Prima lettera
ai Corinzi, XI. (Tarso, 5-10– Roma, 64-67), fu uno scrittore e teologo cristiano.
“Non permetto alla
donna di insegnare, né di comandare all’uomo, ma se ne stia silenziosa. Infatti
Adamo fu plasmato per primo, poi Eva; e non fu sedotto Adamo prima, ma la donna
essendo stata sedotta cadde nella trasgressione.” - San Paolo, Lettere a
Timoteo. (Tarso, 5-10– Roma, 64-67), fu uno scrittore e teologo cristiano.
“Come in tutte le comunità dei fedeli, le donne nelle
assemblee tacciano perché non è loro permesso parlare; stiano invece
sottomesse, come dice anche la legge. Se vogliono imparare qualche cosa,
interroghino a casa i loro mariti, perché è sconveniente per una donna parlare
in assemblea.” – San Paolo, Prima lettera ai Corinzi, XIV, 34-35. (Tarso,
5-10– Roma, 64-67), fu uno scrittore e teologo cristiano.
“Le donne siano soggette ai propri mariti come al Signore,
perché il marito è il capo della donna come Cristo è il capo della Chiesa.” -
San Paolo, Lettera agli Efesini. (Tarso, 5-10– Roma, 64-67), fu uno scrittore e
teologo cristiano.
“L’Apostolo vuole che la donna sia manifestamente inferiore,
in ordine che la Chiesa di Dio è pura.” - Ambrosiaster, Sulla prima lettera
a Timoteo 3,11.
“Entrambe, la natura
e la legge, mettono la donna in condizione subordinata rispetto all’uomo.” -
Sant’Ireneo, Frammento n° 32 (latino: Irenaeus; Smirne, 130 – Lione, 202) è
stato un vescovo e teologo romano).
“La donna è un tempio costruito su una cloaca. Tu, donna,
sei la porta del diavolo, tu hai circuìto quello stesso [maschio] che il
diavolo non osava attaccare di fronte. È a causa tua che il figlio di Dio ha
dovuto morire; tu dovrai fuggire per sempre in gramaglie e coperta di cenci.” -
Tertulliano, teologo cristiano (in latino Quintus Septimius Florens
Tertullianus; Cartagine, 155 circa – 230 circa)
“Ogni donna dovrebbe camminare come Eva nel lutto e nella
penitenza, di modo che con la veste della penitenza essa possa espiare
pienamente ciò che le deriva da Eva, l’ignominia, io dico, del primo peccato, e
l’odio insito in lei, causa dell’umana perdizione.
Non sai che anche tu sei Eva? La condanna di Dio verso il
tuo sesso permane ancora oggi; la tua colpa rimane ancora.
Tu sei la porta del
Demonio!
Tu hai mangiato dell’albero proibito!
Tu per prima hai disobbedito
alla legge divina!
Tu hai convinto Adamo, perchè il Demonio non era coraggioso
abbastanza per attaccarlo!
Tu hai distrutto l’immagine di Dio, l’uomo!
A causa
di ciò che hai fatto, il Figlio di Dio è dovuto morire!”
Tertulliano,
teologo cristiano, De Cultu Feminarum, libro 1, cap 1. ( Cartagine, 155 circa –
230 circa)
“In verità, le donne sono di razza debole, indegne di
fiducia, di mediocre intelligenza.” - Epifanio, Panarion 79, §1. (Epifanio
di Salamina, o anche Epifanio di Costanza di Cipro (Eleuteropoli, 315 circa –
403), è stato uno scrittore palestinese e vescovo, venerato dalle Chiese
cattolica, ortodossa e orientali antiche come santo e Padre della chiesa).
“La donna è male sopra ogni altro male, serpe e veleno
contro il quale nessuna medicina va bene. Le donne servono soprattutto a
soddisfare la libidine degli uomini.” - San Giovanni Crisostomo, (Antiochia,
344/354 – Comana Pontica, 14 settembre 407).
“Se «la testa della donna è l’uomo» ed è questo ad essere
designato al sacerdozio, non sarebbe giusto abolire la creazione, ed
abbandonare il capo per andare verso le estremità. Perchè la donna è il corpo
dell’uomo, tratto dalla sua costola e sottomesso a lui, da cui è stata separata
per la generazione dei figli. È lui, si è detto a lei, «che sarà il tuo
padrone». È l’uomo la parte più importante della donna, essendo il suo capo. Se
in base a queste premesse, non le permettiamo d’insegnare, come le si potrebbe
accordare, a disprezzo della natura, di esercitare il sacerdozio? Giacchè è
l’empia ignoranza dei greci che li ha spinti a ordinare sacerdotesse per
divinità femminili. È escluso che questo avvenga nella legislazione di Cristo.
Se fosse stato necessario essere battezzati da donne, il Signore sarebbe stato
senza dubbio battezzato dalla propria madre e non da Giovanni. E quando ci ha
inviati a battezzare, avrebbe mandato con noi delle donne a questo scopo. Ma in
nessun luogo, nessuna disposizione nessuno scritto, ha deliberato qualcosa del
genere; Egli conosceva bene ciò che è conforme alla natura perchè
contemporaneamente egli era il creatore della natura e l’autore della
legislazione.” - Costituzioni Apostoliche, III, n° 9. (datate fra il 375 ed
il 380)
“Le donne non dovrebbero essere illuminate o educate in
nessun modo. Dovrebbero, in realtà, essere segregate poiché sono loro la causa
di orrende ed involontarie erezioni di uomini santi.” - Sant’Agostino, padre
della chiesa cristiana cattolica (Tagaste, 13 novembre 354 – Ippona, 28 agosto
430).
“Quanto maggiore il piacere, tanto più grave il peccato. Chi
ama con troppo calore la moglie è un adultero!” - Sant’Agostino, padre della
chiesa cristiana cattolica, (Tagaste, 13 novembre 354 – Ippona, 28 agosto 430).
“Non può esserci dubbio che è più consono all’ordine della
natura che l’uomo domini sulla donna, piuttosto che la donna sull’uomo. Questo
è il principio che emerge quando l’apostolo (Paolo) dice, «La testa della donna
è l’uomo» e, «Mogli, siate sottomesse ai vostri mariti». Anche l’apostolo
Pietro scrive: «Sara obbediva ad Abramo, chiamandolo padrone»” – Sant’Agostino, padre della chiesa cristiana
cattolica, Sulla Concupiscenza, Libro I, cap. 10. (Tagaste, 13 novembre 354 – Ippona, 28 agosto 430).
“Una madre, in quanto sposata, otterrà in cielo un posto
inferiore a quello della figlia in quanto vergine.” - Sant’Agostino, padre
della chiesa cristiana cattolica (Tagaste, 13 novembre 354 – Ippona, 28 agosto
430).
“I coniugi peccano non appena si abbandonano alla voluttà
per cui, dopo, devono pregare: «Perdona, o Dio, la nostra colpa!»” - Sant’Agostino,
padre della chiesa cristiana cattolica (Tagaste, 13 novembre 354 – Ippona, 28
agosto 430).
“La donna non è fatta
a immagine e somiglianza di Dio. È nell’ordine della natura che le mogli
servano i loro mariti ed i figli i loro genitori, e la giustizia di ciò risiede
nel principio che gli inferiori servano i superiori… È la giustizia naturale
che vuole che i meno capaci servano i più capaci. Questa giustizia diventa
evidente nel rapporto tra gli schiavi ed i loro padroni, che eccellono in
intelletto, ed eccellono in potere.” – Sant’Agostino, padre della chiesa
cristiana cattolica, Questioni sull’Eptateuco, Libro I, § 153. (Tagaste, 13
novembre 354 – Ippona, 28 agosto 430).
“Adamo è stato
condotto al peccato da Eva, non Eva da Adamo. È giusto, quindi, che la donna
accolga come padrone chi ha indotto a peccare.” - Sant’Ambrogio, padre della
chiesa cristiana cattolica. (Treviri, incerto 339-340 – Milano, 397).
“Ai fini
dell’educazione cristiana di una bambina, che non sappia a che servono flauti,
lire e cetre: la musica è proibita. Non deve avere cameriere graziose e curate,
ma una vecchia virago seriosa, pallida, sordida che esorti di notte alla
preghiera e al canto dei salmi e di giorno alle preghiere nelle ore dovute. Non
deve prendere bagni che feriscono il senso del pudore di una fanciulla, la
quale non dovrebbe mai vedersi nuda. Verrà allevata nel chiostro sotto lo
sguardo della nonna e non guarderà in faccia nessun uomo e nemmeno saprà che
esiste un altro sesso.” - San Girolamo, padre e dottore della chiesa
cattolica (Stridone, 347 – Betlemme, 30 settembre 419/420)
“Se è un bene non toccare una donna, allora è un male
toccarla: gli sposati vivono come le bestie, infatti nel coito con le donne gli
uomini non si distinguono in nulla dai porci e dagli animali irragionevoli.” (San
Girolamo, padre e dottore della chiesa cattolica (Stridone, 347 – Betlemme, 30
settembre 419/420).
“Verso il tuo uomo dovrà andare il tuo anelito ed egli sarà
il tuo signore, così dunque discendi alla sua dipendenza, così sii una delle
subordinate. Le donne sono destinate principalmente a soddisfare la lussuria
degli uomini. Dove c’è la morte ivi c’è il matrimonio e dove non c’è matrimonio
ivi non c’è morte.” (San Girolamo, padre e dottore della chiesa cattolica (Stridone,
347 – Betlemme, 30 settembre 419/420).
“Se gli uomini
potessero vedere quel che si nasconde sotto la pelle, la vista delle donne
causerebbe solo il vomito. Se rifiutiamo di toccare lo sterco anche con la
punta delle dita, come possiamo desiderare di abbracciare una donna, creatura
di sterco?” - Sant’Odone, abate di Cluny (Le Mans, 878 circa – Tours, 18
novembre 942)
“Vi sono tre ragioni per le quali diciamo che è l’uomo
l’immagine di Dio e non la donna. Prima fra tutte: così come c’è un solo Dio e
da lui tutte le cose sono nate, così un uomo è stato creato per primo e da lui sono
stati nati tutti gli altri. Perciò è questa entità che è a somiglianza di Dio,
vale a dire cioè che come tutte le cose procedono da Dio, così tutti gli altri
uomini procedono da quest’uomo. In secondo luogo, così come dal corpo di Cristo
mentre era addormentato nella morte sulla croce è derivata l’origine della
chiesa cioè l’acqua ed il sangue attraverso i quali si esprimono i sacramenti
con i quali vive la chiesa ed ha la sua origine e diviene sposa di Cristo, così
dal fianco di Adamo mentre dormiva nel paradiso è stata formata la sua sposa
quando le fu presa una costola, dalla quale Eva venne creata. In terzo luogo:
così come Cristo è capo della Chiesa e governa la Chiesa, allo stesso modo il
marito è capo della moglie e la regola e la governa. E’ per queste ragioni che
solo l’uomo è ad immagine di Dio, e non la donna. E per queste ragioni l’uomo
non deve avere come la donna un segno di soggezione, ma un segno di libertà e
di preminenza.” - Uguccio, Summa, C. 33, q. 5, cap. 13.
(Uguccio scrisse il suo commentario sulla Legge
Ecclesiastica, dal titolo Summa, nel 1188).
“La donna è in
rapporto con l’uomo come l’imperfetto ed il difettivo col perfetto. La donna è
fisicamente e spiritualmente inferiore e la sua inferiorità risulta
dall’elemento fisico, più precisamente dalla sua sovrabbondanza di umidità e
dalla sua temperatura più bassa. Essa è addirittura un errore di natura, una
sorta di maschio mutilato, sbagliato, mal riuscito.” - San Tommaso d’Aquino,
Summa Teologica. (Roccasecca, 1225 – Fossanova, 7 marzo 1274).
“In ogni caso la donna serve solo alla propagazione della
specie. Tuttavia la donna trascina in basso l’anima dell’uomo dalla sua sublime
altezza, portando il suo corpo in una schiavitù più amara di qualsiasi altra.”
– San Tommaso d’Aquino, Summa Teologica. (Roccasecca, 1225 – Fossanova, 7 marzo
1274).
“..sul conferimento
degli Ordini (ad una donna), essa non potrà riceverli, perchè dal momento che
un sacramento è un segno, non solo la cosa, ma anche la significazione della
cosa è richiesta in tutte le azioni sacramentali; … Di conseguenza, poichè non
è possibile nel sesso femminile significare una eminenza di grado, dato che la
donna è in uno stato di soggezione, segue che una donna non può ricevere gli
Ordini sacramentali.” - San Tommaso d’Aquino, Summa Teologica, Suppl., q.
39, art 1. (Roccasecca, 1225 – Fossanova, 7 marzo 1274).
“Cosicchè si vede
come causata da una natura particolare (dell’azione del seme maschile), una
donna non sia altro che una mancanza, o una caso negativo. Per il potere attivo
dello sperma, esso cerca sempre di produrre qualcosa di completamente uguale a
sè stesso, cioè un maschio. Se invece viene generata una donna, questo può
accadere perchè il seme è debole, o perchè la materia (fornita dalla femmina) è
inadeguata, oppure per l’azione di fattori esterni come l’azione dei venti
meridionali che rendono umida l’aria.” - San Tommaso d’Aquino, Summa
Teologica, 1, q. 92, art 1 (Roccasecca, 1225 – Fossanova, 7 marzo 1274)
“Le donne non possono ricevere l’ordinazione, perchè
l’ordinazione è riservata ai membri perfetti della chiesa, da quando ad altri
uomini è stata affidata la distribuzione della grazia. Le donne non sono membri
perfetti della chiesa, lo sono solo gli uomini. Aggiungi a questo che le donne
non sono ad immagine di Dio, ma solo gli uomini”. – Guido de Baysio,
Rosarium, c. 27, q. 1, cap. 23. (Nato verso la metà del XIII secolo da una
nobile famiglia ghibellina famiglia, morì ad Avignone, il 10 agosto, 1313) è
stato un canonista italiano).
“È conveniente che le donne non posseggano il potere delle
chiavi perchè esse non sono ad immagine di Dio, ma solo l’uomo è gloria ed
immagine di Dio. Questo perchè la donna deve essere assoggettata all’uomo e
servirlo come una schiava, e non può esserci altra strada.” - Antonio de
Butrio, Commentaria, II, fol. 89r. (Bologna, 1338 – Bologna, 1408)
"Quando vedi una donna pensa che sia un demonio, che
sia una sorta di inferno." - Papa
Pio II°. (Corsignano, 24 agosto 1405 –
Ancona, 14 agosto 1464)
“L’atto coniugale è
un peccato grave in nulla differente dall’adulterio e dalla dissolutezza nella
misura in cui entra in ballo la passione dei sensi e l’odioso piacere, così che
nessun dovere coniugale accade senza peccato e i coniugi non possono essere senza
peccato.” - Martin Lutero, padre della riforma cristiana protestante.
(Eisleben, 10 novembre 1483 – Eisleben, 18 febbraio 1546).
“All’uomo compete il
governo, la donna deve piegarsi. L’uomo è più elevato e migliore, la donna una
creatura dimidiata, una bestia idrofoba, il merito maggiore che possiede è
quello di generare.” - Martin Lutero, padre della riforma cristiana
protestante. (Eisleben, 10 novembre 1483 – Eisleben, 18 febbraio 1546).
“Fà il bambino con tutte le tue forze, se ci lasci la vita, muori
pure, bene per te dal momento che muori compiendo un’opera nobile.” - Martin
Lutero, padre della riforma cristiana protestante. (Eisleben, 10 novembre 1483
– Eisleben, 18 febbraio 1546).
“Anche se stanche e alla fine devono morire, non fa nulla,
lasciale affrontare la morte, esse sono qui proprio per questo.” - Martin
Lutero, padre della riforma cristiana protestante. (Eisleben, 10 novembre 1483
– Eisleben, 18 febbraio 1546).
“Se la moglie non vuole, venga la serva!” - Martin
Lutero, padre della riforma cristiana protestante. (Eisleben, 10 novembre 1483
– Eisleben, 18 febbraio 1546).
“È opportuno il voto alle donne perché sono più
conservatrici e più legate agli ambienti ecclesiastici, ma ciò non toglie
valore alla loro necessaria ineguaglianza e inferiorità in quanto la Sacra
Scrittura sottopone soprattutto alla nostra attenzione due dei maggiori
pericoli: vino e donne.” - Papa Benedetto XV° nato Giacomo Paolo Giovanni
Battista della Chiesa; Pegli di Genova, 21 novembre 1854 – Roma, 22 gennaio 1922)
“Dovere principale della moglie è provvedere al governo
della casa in subordinazione al marito. All’uomo spetta l’ultima parola in
tutte le questioni economiche e domestiche e la donna deve essere pronta
all’obbedienza in tutte le cose: il suo posto è soprattutto in casa. Son da
condannare gli sforzi di quelle femministe le cui pretese mirano ad un’ampia
uguaglianza fra uomo e donna.” - Papa Paolo VI°. (Nato Giovanni Battista
Enrico Antonio Maria Montini; Concesio, 26 settembre 1897 – Castel Gandolfo, 6
agosto 1978)
P.S. DI GIO’
MOSTRATEMI UNA SOLO PAROLA DEL MESSAGGIO DI CRISTO CHE SIA
CONTRO LA DONNA...
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