venerdì 21 gennaio 2011

Verona: Blitz anti-Unità: incappucciato Garibaldi

Così si presentava ieri mattina la statua di Garibaldi: cappuccio in testa e due cartelli

150 ANNI DELL'ITALIA. Sul volto dell'eroe dei due Mondi è stata annodata la bandiera della Serenissima e ai piedi del monumento sono stati lasciati dei volantini.  Ignoti che si definiscono «Istituto Veneto per la Verità» hanno mascherato il monumento e appeso cartelli ingiuriosi

Potrebbe passare in sordina. O potrebbe, invece, procurare qualche guaio agli ideatori la «trovata» firmata da un fantomatico e inedito «Istituto Veneto per la Verità» che ha sorpreso ieri mattina molti veronesi di passaggio in piazza Indipendenza.

La statua di Giuseppe Garibaldi che domina imponente la piazza appariva ai passanti incappucciata dai vessilli della Serenissima. Ed aveva appesi due grossi cartelli di cartone con ingiurie in dialetto. Sparpagliati alla base del monumento, poi, erano stati lasciati alcuni volantini dello stesso tono.

Un autentico giallo. Quel che è certo è che l'episodio non ha a che fare con quelle «radici storico locali» e nemmeno con la «coscienza unitaria» che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano aveva auspicato Verona ritrovasse, proprio pochi giorni fa.

E di sicuro l'iniziativa estemporanea, o per meglio dire la provocazione, non è nemmeno inserita nel programma ufficiale di festeggiamenti e di celebrazioni per i 150 dell'Unità d'Italia presi in considerazione dal primo cittadino, Flavio Tosi, che da parte sua ha pure auspicato il coinvolgimento di Verona da parte di Napolitano.

La città alle 5 del mattino è ancora addormentata, avviluppata nel buio e nella nebbia di una grigia e umida alba di gennaio. In piazza Indipendenza l'unico colore sgargiante è quello dei due vessilli della Serenissima che incappucciano la testa del monumento che ritrae Giuseppe Garibaldi.

L'eroe dei due Mondi pare sorvegliare impettito piazza Indipendenza dall'alto del suo cavallo. La polemica nei volantini lasciati ai piedi del monumento, si apre con versi poetici: «Lui è l'Eroe dalla fulva chioma che giù per le spalle gli fa da corona – il vento solleva una brezza leggera e svela allo sguardo la Sua storia vera».

All'alba, al posto degli occhi di Garibaldi è il Leone di San Marco stampato sul vessillo a sfidare – suo malgrado - la città, coda alta e ali spiegate. «Bandito, ladro, criminal», porta scritto in dialetto a caratteri cubitali uno dei due cartelli bianchi appesi sopra la testa del cavallo. “150° = fandonie + magnari euro”, si legge nell'altro. All'alba Garibaldi incappucciato se ne sta lì, immobile e taciturno in attesa che qualcuno gli restituisca vista e dignità. Una goliardata? Un messaggio?

Il volantino recita: «Non potendo esimerci dal partecipare al generale giubilo per le celebrazioni del 150° anniversario della nascita dello stato Italiano, diamo inizio al primo festeggiamento sincero di questa ricorrenza con un omaggio al più rappresentativo dei suoi padri, l'Eroe dei due Milioni». Chi ha agito lo ha fatto di notte, nella nebbia, per dire e spiegare con vessilli, volantini e cartelloni la sua versione dei fatti.

L'«Istituto Veneto per la Verità» non lascia scampo all'Eroe nizzardo, prendendo spunto dalle sue Memorie. Parla dei garibaldini e della loro «origine pessima e per lo più ladra». Ma forse, l'obiettivo finale non sono né loro né chi li guidava. «150 anni dopo abbiamo l'opportunità, grazie a questa ricorrenza, di scoprire che i massoni e i banditi di ieri sono a tutti gli effetti i veri antesignani della classe politica di oggi, non a caso così desiderosa di celebrarli», scrive senza mezze misure sul volantino lasciato in piazza chi cela dietro il nome di Istituto Veneto.

«La retorica comatosa», prosegue la lettera, «rischia di farci perdere di vista quanto più avvincente sarebbe invece, rivivere quei personaggi per quello che realmente sono stati». Lo spettacolo è durato lo spazio di poche ore. Il cappuccio è stato rimosso.


Fonte: srs di Anna Martellato,  da L’Arena di Verona di Giovedì 20 Gennaio 2011, CRONACA, pagina 9



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