Mia nonna tra fratelli e sorelle erano in 15 persone, metà di esse non superarono l’adolescenza, morirono di pellagra, che tradotto, vuol dire, di denutrizione, di fame.
Viveva in una famiglia allargata di quasi 70 persone, e il lavoro, come lo conosciamo oggi, non esisteva, si doveva inventarlo giornalmente; di stabile vi era solo la miseria e la fame, e che fame!
Il lontano ricordo di una miseria “autosufficiente” del periodo veneziano, si era persa nel tempo, e solo qualche amara filastrocca ne riportava in auge il rimpianto.
Me conservo una veronese che, aggiornata al 1870, dice così:
Con San Marco Comandava
Con San Marco che comandava
se disnava e se senava.
Con la Francia, se disnava solamente
Sotto la casa dei Lorena
un pochetin se disnava e se senava
Soto Casa de Savoia
de magnar te ga solo voja
i n'à portà na fame roja
e ne toca andar via… vaca troja
Savoja, Savoja, maleletti Savoja.
Fu così che milioni di veneti, di meridionali, di cittadini di un’ Italia, generata malissimo e vissuta peggio, sudditi di una delle peggiore monarchie europee, al grido di “porca italia” furono costretti ad emigrare.
Finirono sparsi in Europa e nelle Americhe a fare quello che gli schiavi negri, da poco liberati, non volevano più fare.
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