L’equilibrio acido-base è uno degli equilibri più importanti
per la vita dell’uomo. Regola, praticamente tutto: respirazione, circolazione,
digestione, escrezione, difese immunitarie, produzione ormonale.
I processi biologici e biochimici che avvengono
nell’organismo umano, sono processi elettrochimici che necessitano di un
determinato pH.
Nelle 100.000 miliardi di cellule che costituiscono l’uomo,
il ricambio degli acidi e delle basi è costantemente in atto: ognuna di queste
cellule produce energia, e il risultato la produzione anche di acido carbonico,
al quale si aggiungono altri acidi che assumiamo con il cibo o che si formano
dopo la loro metabolizzazione.
Il corpo, in ogni istante produce in maniera endogena ed
esogena acidi.
Quando gli acidi generati iniziano ad essere troppi, questi
possono avvelenare e danneggiare tessuti, organi, ghiandole e funzioni.
I risultati sono tutte le malattie conosciute oggi dalla
nostra società: diabete mellito, gastrite, colite, artrite e artrosi,
reumatismi, morbo di Parkinson e Alzheimer, infarto, ictus, ischemia,
apoplessia, trombosi, embolie, dermatite, eczema, psoriasi, allergie, tumore,
ecc.
IL VALORE DEL PH
Una scala logaritmica permette d stabilire il grado di
acidità (il numero di molecole acide a carica elettrica positiva) o il grado di
basicità (il numero di molecole basiche a carica elettrica negativa) di un
liquido o di una soluzione.
Dal punto di vista dell’acido: il valore pH 0 significa la
massima concentrazione possibile di ioni idrogeno (H+) in un acido,
mentre il valore 14 indica che tali ioni sono assenti.
Dal punto di vista dell’alcalinità: il valore 14 indica la
massima concentrazione possibile degli ioni ossidrile (OH-), mentre
il valore 0 indica che tali ioni sono assenti.
Al disopra del valore 7 prevalgono gli ioni ossidrile (OH-)
e la soluzione è BASICA o alcalina; al di sotto del 7 prevalgono gli ioni
idrogeno (H+) e la soluzione è ACIDA.
IL PH DEL SANGUE
Il sangue è tessuto più importante dell’organismo: bagna
tutte le cellule del corpo, apporta i principali nutrienti e grazie
all’emoglobina trasporta l’ossigeno dove serve.
Il suo equilibrio acido-base è fondamentale per la vita
stessa.
Il pH del sangue si colloca al massimo tra pH 7,35 - 7,45,
quindi è basico.
Il metabolismo continua a scaricare continuamente sostanze
acide nel sangue, ma il suo pH deve rimanere costante.
Nel corpo, come vedremo nel dettaglio, esistono molti
depositi di minerali: mucose, capelli, vasi, unghie, tendini, cartilagini,
capsule, ossa, denti. Si tratta di depositi basici con un valore di pH intorno
a 8,1 e rappresentano le riserve di minerali d’emergenza per l’intero
organismo.
Quando il sangue diventa carico di acidi, il cervello
(l’ipotalamo) ordina immediatamente di recuperare dei sali minerali alcalini
(calcio, magnesio, potassio, fosforo, ecc.) per tamponare e neutralizzare la
crescente acidità, pena la morte. Si tratta di programmi biologici istantanei
per la sopravvivenza.
IL PH DELL’URINA
Il pH dell’urina oscilla tra il 4, nelle persone malate e il
valore 8 in quelle sane.
L’urina dei neonati sani, cioè allattati da una madre sana,
ha un pH che va da 8 a 8,5.
Per nove mesi il neonato è rimasto nel liquido amniotico della
madre, il cui pH è basico e superiore a 8.
Un valore così alto è sinonimo di uno stato di salute
perfetto.
Dalla nascita in poi la vita dell’uomo è un processo
costante di deterioramento, invecchiamento, relativamente al pH delle sue
cellule e della sua urina che diventa, se lo stile di vita è innaturale e
patogeno, progressivamente sempre più acida.
L’invecchiamento non è altro che una costante intossicazione
ad opera di residui acidi.
GLI ACIDI SONO
IL COMPAGNO COSTANTE DELLE MALATTIE, LE BASI DELLA SALUTE.
Non a caso, la forza vitale, l’energia e la salute dell’uomo
risiedono nelle basi, più precisamente nei loro costituenti, i sali minerali
alcalini e gli oligoelementi in generale.
Nel corpo umano gli acidi e le basi sono come il giorno e la
notte: dovrebbero trovarsi in un equilibrio mobile, con l’avvertenza però che
il piatto della bilancia deve inclinarsi verso le basi.
Quando la prima urina del mattino arriva a valori di pH 7 -
7,35, questo valore coincide con il valore di equilibrio del sangue e indica
che i reni non sono costretti ad espellere dai tessuti né un eccesso di
sostanze acide e neppure un eccesso di sostanze basiche. Anche se il vero
problema non sono le sostanze basiche ma quelle acide che possono corrodere il
parenchima renale.
Tra gli animali erbivori il pH dell’urina può salire fino a
8,5, mentre nei cani e gatti, cioè negli animali carnivori per natura, questo
valore è compreso tra 5 e 6.
Il pH dell’urina e del sangue dimostrano inequivocabilmente
che l’uomo non è un carnivoro!
I valori di pH bassi dell’urina durante un digiuno o una
cura disintossicante non devono meravigliare: quando molte scorie lasciano il
corpo, infatti lo fanno attraverso i reni e l’urina. Ma tali valori non
dovrebbero mai andare sotto i 5,5, pena la corrosione dei tessuti e organi.
I SISTEMI TAMPONE
Oltre ai depositi di minerali visti prima, per impedire una
oscillazione esagerata del pH, e soprattutto del sangue, l’organismo umano
dispone di ulteriori sistemi tampone:
Polmone: regola, tramite la respirazione,
l’espulsione degli acidi carbonici sotto forma di anidride carbonica. Il
polmone viene anche detto “pompa linfatica”, perché tramite una corretta e
profonda respirazione viene pompato questo liquido fondamentale per la
disintossicazione;
Rene: è l’organo più importante per eliminare gli
acidi superflui, soprattutto quelli che non possono venire eliminati per via
aerea (polmoni). Questi organi vengono così sovraffaticati da un regime
alimentare innaturale, basato sulle proteine animali acidificanti, da veleni
ambientali e stress che s’indeboliscono e non sono più in grado di espellere le
tossine. Nei vasi linfatici si forma un ingorgo di succhi acidi e il corpo
appare gonfio e congestionato (edemi). Con la formazione di edemi il corpo
trattiene l’acqua per diluire le sostanze tossiche. I reni sono in grado di
espellere i liquidi soltanto fino ad un valore di pH 4,4 fino al massimo di pH
4. Al di sotto di questi valori il tessute renale si corroderebbe e per fortuna
questo non avviene mettendo in atto un blocco renale, con tutti i rischi enormi
per la salute umana, ma la Natura è perfetta!
Pelle: viene detto il secondo rene e il secondo
polmone. Non a caso si tratta dell’organo più grande del corpo umano e oltre a
regolare la temperatura corporea, permette di traspirare e di espellere
attraverso il sudore tossine e acidi;
Fegato: secondo recenti ricerche anche questo organo
gioca un ruolo importantissimo nella regolamentazione del pH. La forza
biochimica del fegato si trova sul lato basico. Ogni 4 minuti circa, questa
grande ghiandola filtra completamente tutto il sangue che circola allo scopo di
detossificarlo dai veleni;
Bicarbonato di sodio: è un composto che
si forma in alcune cellule gastriche dal cloruro di sodio, dall’acido carbonico
e dall’acqua.
Quindi il corpo, quando vi sono troppi acidi deve
assolutamente neutralizzati, in un modo o nell’altro.
Se avviene questa neutralizzazione ad opera dei minerali
alcalini del corpo (ossa, denti, vasi, capelli, ecc.), i sali che ne risultano
(acido + base = sale) la Natura perfetta li deposita provvisoriamente nei
tessuti o organi per poi espellerli fuori quanto prima.
Oggi a causa del nostro perverso stile di vita, questi
depositi che dovrebbero essere provvisori, diventano permanenti e definitivi,
creando seri problemi di salute (calcoli, cisti, noduli, tumori, ecc.).
Quanto più il sangue si riempie di sostanze acide, tanto
maggiore è il consumo delle riserve minerali dell’organismo per formare sali
che neutralizzano gli acidi. Questo riguarda in primo luogo il calcio che viene
sottratto da tessuti, organi, ossa, denti, capelli e unghie.
Per la Medicina Tradizionale cinese le cose erano chiare
diversi migliaia di anni fa:
“Quello che non riescono a eliminare i reni e la
vescica, deve eliminarlo l’intestino.
Ciò che non riesce a fare quest’ultimo, devono farlo i
polmoni.
Se tutti insieme non riescono a eliminare abbastanza
sostanze velenose, deve intervenire la pelle.
E quello che nemmeno la pelle riesce a eliminare, ci
porta alla morte”
LE MAREE ACIDE E BASICHE
Nel corso della giornata si possono misurare nell’urine
delle maree acide e basiche, che sono condizionate dai ritmi biologici nonché
dall’orario dei pasti.
Maree basiche
|
Maree acide
|
||
4:00
|
forte
|
1:00
|
moderata
|
10:00
|
moderata
|
7:00
|
forte
|
16:00
|
forte
|
13:00
|
moderata
|
22:00
|
Moderata
|
19:00
|
forte
|
Ecco perché le persone colpite dall’infarto arrivano in
ospedale di prima mattina tra le 5 e le 7, proprio durante un picco acido.
Questo è anche il motivo per cui sarebbe meglio di sera non mangiare cibi acidi
perché si è nel picco basico (colazione acido, pranzo e cena basico).
I depositi di acidi accumulatisi nei tessuti si svuotano
soprattutto di notte, per cui l’urina al mattino di regola è più acida.
COME SI PRODUCONO GLI ACIDI
Stress, rumore, irritazione, paura determinano la formazione
di acido cloridrico e un eccesso di tale acido nello stomaco
può provocare gastriti o ulcere.
L’ acido lattico che si forma nei muscoli
quando l’organismo è sotto sforzo.
I dolciumi, cioè cereali raffinati e zucchero, vengono
metabolizzati con la produzione di acido acetico, mentre té nero e
caffè apportano acido tannico e acido cloridrico.
Tutte le proteine di origine animale, compreso i latticini,
producono dopo la digestione, acido urico, acido solforico e acido
nitrico. L’acido solforico (prodotto soprattutto dalla carne suina)
indebolisce e rammollisce i dischi intervertebrali ed è la prima causa dei
problemi alle cartilagini.
Tutti questi acidi devono essere neutralizzati il più
rapidamente possibile dall’organismo, perché non ne vengano intaccate le
cellule, organi, ghiandole e funzioni varie.
LE REGOLAZIONI DI BASE
Il nostro stile di vita (stress, poco movimento) e una
alimentazione basata su prodotti morti, raffinati, pastorizzati, ci stanno
facendo andare verso le acidosi.
1) Regolazione del bilancio acido-base
Il bilancio acido-base ha l’importante funzione di filtrare
ed espellere dal sangue le scorie del metabolismo (sostanze azotate derivate
dalla decomposizione di proteine: urea e acido urico). A queste si aggiungono
altri acidi che si formano nell’intestino dai processi di fermentazione e
putrefazione;
2) Regolazione del bilancio idrico
Senz’acqua non c’è vita. L’acqua è il solvente per eccellenza,
è indispensabile al trasporto delle sostanze nutritive, per il metabolismo
cellulare e per l’espulsione dei prodotti di scarto mediante i reni.
3) Regolazione del bilancio elettrolitico (minerali)
Grazie ai minerali i liquidi del nostro corpo diventano dei
conduttori di elettricità.
Queste sostanze sono sotto forma di particelle cariche
(cationi con carica positiva e anioni con carica negativa). Purtroppo oggi
questi elettroliti vengono usati dal corpo per neutralizzare le sostanze acide
e questa perdita equivale a invecchiamento precoce.
IL TESSUTO CONNETTIVO E GLI ACIDI
Il padre della teoria degli acidi e basi, il prof. Friedrich
Sander, parla di maree di acidi e di basi. Questi flussi sono costantemente
all’opera, tramite il sangue, tra il tessuto connettivo e i reni. Il tessuto
connettivo, la matrice che struttura tutto il corpo, rimane efficiente e sano
solo se, a intervalli, viene riempito e svuotato da acidi e basi.
Il pH medio del tessuto connettivo si trova tra 7,1 e 7,25.
Se questa alternanza ritmica viene a mancare, il tessuto
viene danneggiato o si blocca. In questo caso il tessuto connettivo, non può
attraverso il sangue, fornire alle cellule e agli organi ossigeno e sostanze
nutritive in quantità sufficiente.
In tutte le malattie croniche si nota un danno dei processi
di scorrimento, che avvengono attraverso il sangue tra i reni e il tessuto
connettivo.
Nel caso in cui le ultime riserve di minerali siano
esaurite, la natura cerca di relegare gli acidi in eccesso nei settori meno
importanti per la circolazione sanguigna, negli strati più profondi dei tessuti
connettivi e adiposi. Alla prima
occasione utile, l’organismo cercherà di bruciare questi rifiuti con una bella
febbre terapeutica…che giustamente noi spegneremo con tachipirina e altre
porcherie chimiche.
Una intensa attività muscolare si produce molto acido
lattico (le cellule muscolari dell’atleta arrivano a pH 4,5 - 5,5), e se questo
non venisse assorbito dalla fibre colloidali del tessuto connettivo, il pH del
sangue scenderebbe al di sotto del 7 e subentrerebbe la morte.
L’acido lattico deve essere neutralizzato con le sostanze
minerali, ecco perché è importante assumerle a sufficienza prima dell’attività
sportiva.
IL CUORE E GLI ACIDI
Un organo estremamente minacciato dall’eccesso di acidi è
proprio il cuore.
Si tratta di un organo di grande potenza, ed essendo in
continua attività, consuma molta energia. Questo richiede un intenso
metabolismo il quale produce acido carbonico e acido lattico, che devono essere
trasportati via.
Se il mezzo di trasporto stesso, cioè il sangue, è già
saturo di acidi e tossine, può verificarsi un accumulo di scorie acide
direttamente nel muscolo cardiaco: la conseguenza prende il nome di infarto!
In condizioni normali il pH del muscolo cardiaco è circa
6,9, quindi leggermente acido (il 7 è neutro), ma già con valori poco più
bassi: 6,5 - 6,4 c’è il rischio d’infarto.
Anche l’angina pectoris e l’apoplessia, si tratta sempre di
acidosi.
In pratica il sangue capillare, scorrendo nei tessuti che
sono diventati chimicamente acidi, si inacidisce, mentre gli eritrociti
(globuli rossi) si induriscono fino a diventare completamente rigidi.
I globuli rossi, seppur più grandi del diametro di un
capillare, grazie alla loro plasticità riescono a passare lo stesso.
Quando però il pH diventa acido, a partire da 6,5 - 6,4 i
globuli rossi s’irrigidiscono, bloccando e otturando il capillare. La zona non
irrorata muore: apoplessia, infarto, tumore, ecc.
Un eccesso di acidità è letale, perché con l’aumento
dell’acidità il sangue, che contiene proteine, si ispessisce, e il sangue
“spesso” affatica il cuore, ostacolandone la circolazione.
IL COLESTEROLO E GLI ACIDI
Tutti gli acidi passano attraverso il sistema equilibratore
del sangue.
Il sangue che tende all’acido, lega spontaneamente il
calcio.
Il calcio può essere prelevato da ossa e denti solo molto
lentamente mentre è indispensabile ricorrere a depositi di calcio in fretta. In
questa condizione di urgenza, il calcio viene prelevato direttamente dalle
pareti dei vasi sanguigni. Il calcio prelevato viene sostituito dalla
colesterina, che è sempre presente ed è acido-resistente.
Quanto maggiore è la quantità di acido da neutralizzare,
tanto maggiore sarà il prelievo di calcio dai vasi e quindi tanto maggiore la
colesterina che andrà a rimpiazzare il calcio perduto. Poiché il sangue è pieno
di tossine e scorie (acidi neutralizzati, cioè sali minerali), queste si
combinano con la colesterina formando una colla impermeabile.
In questo modo aumenta il colesterolo e inizia a formarsi la
placca arteriosa che crescendo, strato su strato, metterà in serio pericolo la
vita della persona.
Da quanto appena detto, si capirà l’assurdità e la
pericolosità dei trattamenti ufficiali per l’ipercolesterolemia. I farmaci, le
statine, abbassano la produzione del colesterolo nel fegato (indebolendo a
lungo andare questa ghiandola fondamentale), ma non vanno a monte del problema,
cioè non riducono l’acidità dell’organismo, anzi la fanno aumentare!
L’ipercolesterolemia e l’arteriosclerosi cominciano con la
decalcificazione delle arterie, cioè con la sostituzione del calcio con la
colesterina. La colesterina, mischiata alle altre scorie presenti nel sangue,
va a depositarsi sulle pareti, provocando alla fine l’indurimento e la perdita
di elasticità. I vasi allora si possono rompere in qualsiasi momento
(aneurismi, ecc.).
CAPELLI, CUOIO CAPELLUTO E ACIDI
Il cuoio capelluto con le sue sostanze minerali e
oligoelementi, è la squadra di pronto intervento della neutralizzazione degli
acidi. Questo deposito viene consumato da acidi e tossici continuamente oppure
in maniera improvvisa.
Acidi e veleni ininterrottamente si muovono verso il cuoio
capelluto, per essere neutralizzati. Ma l’organismo è perfetto, ed elimina
quante più tossine possibili prima che raggiungano la testa, ecco perché gli
uomini sudano nel collo, nella nuca, nel viso e sulla fronte.
Soprattutto l’acido lattico (eccessivo sforzo fisico)
determina una precoce perdita di capelli, ma non solo, anche l’acido tannico e
muriatico (caffè), l’acido urico (proteine animali) e l’acido acetico (dolci,
cereali e zuccheri raffinati), acido solforico (carne di suino), acido
carbonico (bevande gassate e scarsa respirazione), acido dei farmaci, ecc.
Il cuoio capelluto è di regola il primo organo investito
dalla perdita di sostanze minerali. In seguito alla neutralizzazione degli
acidi si formano sali: urato di calcio, solfato di calcio, lattato di magnesio,
ecc. che devono essere espulsi dal corpo.
Il grosso guaio è che una volta che le sostanze minerali
sono state consumate per neutralizzare gli acidi, esse non sono più a
disposizione per alimentare i capelli: la conseguenza è la loro caduta!
MENOPAUSA, MESTRUAZIONI E ACIDI
Dopo la menopausa, quando cessano le mestruazioni che
purificavano l’organismo e il sangue, la donna è in piena emergenza acida.
Le sudorazioni notturne, le ondate di calore, dette vampate,
sono una febbre artificiale messa in atto dalla sapienza
perfetta del corpo per purificare l’organismo dalle tossine e dagli acidi.
La santa tedesca Ildegarda di Bingen già nel 1150 insegnava
che “durante gli anni fertili, la donna espelle una volta al mese i suoi
succhi maligni”.
L’espulsione mensile degli acidi spiega perché la donna vive
di media 10 anni più dell’uomo.
Nell’uomo, a causa della mancanza del ciclo, ogni
milligrammo di acido, tossina e veleno deve essere metabolizzato ricorrendo
alla neutralizzazione.
Nella donna, durante il periodo fertile, quello che non
fuoriesce dal corpo con le mestruazioni, viene parcheggiato in tre zone ben
precise: sangue e linfa, placenta e il terzo sono le anche, sedere e cosce
(vedi cellulite).
Il livello di acidità sale giorno dopo giorno fino alla
mestruazione, dove il pH può raggiungere valore di 7,25.
Prima di questo giorno, i liquidi sono così pieni di acidi
che l’acidità elevata fa insorgere brufoli, depressione, irritabilità,
sensibilità psichica, dolori di testa, emicranie, edemi e anche cellulite.
Spesso in questi giorni le donne si lamentano di addomi e
caviglie gonfie ed è così perché i liquidi vengono trattenuto per diluire gli
acidi.
Una volta espulsi con il sangue, l’acidità diminuisce e
spariscono i sintomi della cosiddetta “sindrome premestruale”.
Solo dopo la menopausa la donna si trova nella stessa
situazione dell’uomo e finisce spesso in situazioni di difficoltà perché non è
abituata alla metabolizzazione degli acidi come invece l’uomo. Possono allora
insorgere problemi come osteoporosi, reumatismi, ecc.
LE EMORROIDI E GLI ACIDI
Le emorroidi sono una valvola di emergenza per lo scarico di
tossine e acidi, che il fegato non riesce a lavorare e detossificare.
Allora si è in presenza di un ingolfamento della vena porta.
L’affollamento di acidi e veleni vari è così grande che il fegato non ce la può
fare e allora subentra la perfezione della natura che scarica tramite la vena
emorroidale il sangue acido e pieno di scorie.
Le emorroidi sono le “mestruazioni dell’uomo” e non
andrebbero mai bruciate, congelate, legate o operate.
La donna in gravidanza che si alimenta male, dopo il parto
soffre spesso di emorroidi.
Il motivo è sempre lo stesso: l’organismo trattiene per nove
mesi tutti i veleni e le tossine che non possono essere parcheggiati nella
placenta perché c’è il feto e non possono essere scaricati tramite le
mestruazioni.
Questo ingorgo si scarica tramite la vena emorroidale non
appena il bambino viene al mondo o poco prima del primo flusso mestruale.
Estremamente e velocemente efficaci nelle emorroidi si sono
rivelati i bagni basici.
I DENTI E GLI ACIDI
Il tartaro si forma dalla placca dentale, che
ininterrottamente, giorno e notte, preme verso l’esterno dalla cavità dentale e
che rappresenta l’eliminazione di acidi dal corpo. Questa placca, insieme
all’acido acetico che viene dai dolci, neutralizzato da calcio dei denti forma
strato dopo strato il tartaro.
Il tartaro è acido con un pH tra 4 e 5, ed formato da acidi
di diversa provenienza con sottrazione di oligoelementi e sali minerali basici.
Quindi il tartaro non sopporta un ambiente basico con pH 8 - 8,5: si stacca e
scioglie.
Esiste un solo rimedio: una igiene orale basica.
MICOSI E ACIDI
Le micosi, le infezioni da funghi che colpiscono la persona
malata vivono in un ambiente acido di pH tra 4 e 6.
Dermatomicosi e micosi del piede, unghie, sangue e vagina
prolificano in ambiente acido.
In funghi parassiti possono espellere veleni del metabolismo
come acetaldeide e aflatossine che possono provocare danni seri anche a
funzioni cerebrali e nervose.
Alcalinizzando correttamente il corpo, dalla pelle, alla
vagina, agli intestini, i funghi cessano di creare problemi.
Lavande vaginali, bidet, bagni, pediluvi e clisteri basici,
eliminano alla radice i funghi facendoli tornare al loro posto.
L’IMPORTANZA DEI SINTOMI
I classici sintomi che la medicina classifica come
“malattie”, sono di solito tentativi sensati e perfetti della Natura messi in
atto dal corpo per guarire!
“Dovunque debba uscire qualcosa, lì il corpo ha un
orifizio. E se qualcosa deve uscire lì dove il corpo non ha l’orifizio, allora
fanne uno tu”. Paracelso
L’ulcera nella gamba e le emorroidi, come visto,
rappresentano due banali esempi di come il corpo lavora per cercare di far
uscire gli acidi e le tossine.
IL PROCESSO DI GUARIGIONE VA DAL BASSO VERSO L’ALTO, DA
DENTRO VERSO FUORI.
LA GUARIGIONE
La neutralizzazione di tutti gli acidi che si formano
nell’organismo è un processo assolutamente indispensabile, perché grazie ad
esso, si toglie agli acidi la loro tossica e corrosiva aggressività. Non vi può
essere guarigione se prima l’organismo umano non si detossifica e deacidifica.
L’acido deve venire neutralizzato da un sale minerale.
Per esempio l’acido urico con il calcio diventa urato di
calcio, l’acido ossalico con calcio diventa ossalato di calcio e l’acido
solforico diventa solfato di calcio. Questi sali neutri abbandonano un corpo
sano, attraverso reni, intestino e pelle. Se l’organismo è indebolito non
escono dal corpo e si depositano: calcoli, artrosi, ecc.
In conclusione, la prima regola è modificare lo stile di
vita in meglio:
- alimentazione sana e umana, basata su alimenti crudi di
origine vegetale, mangiati nelle corrette sequenze e combinazioni;
- bere acqua lontano dai pasti aiuterà l’organismo a lavare
via gli acidi e le tossine;
- muovere giornalmente il corpo con sapienza e intelligenza,
senza esagerare, senza produrre acidi inutili e gratuiti;
- respirare profondamente a pieni polmoni per arricchire il
sangue di ossigeno;
- pensare, sentire e volere sono le tre forze dell’anima che
andrebbero assolutamente riequilibrate. Nella società di oggi, forse la cosa
più difficile è proprio avere dei pensieri nobili, ai quali agganciare una
emozione e compiere un’azione corretta.
ALIMENTI BASICI
Quali sono gli alimenti basici o alcalinizzanti? Tutti gli
alimenti crudi di origine vegetale, dopo il metabolismo liberano nell’intestino
tenue ceneri basiche, quindi il risultato finale è una alcalinizzazione
dell’organismo.
Tutti questi alimenti, forniscono quei minerali colloidali
importantissimi per nutrire cellule e organi, e per neutralizzare gli acidi in
eccesso.
La cottura, ogni tipo di cottura, snatura questi minerali
facendoli diventare inorganici e quindi di difficile assimilazione.
Viceversa, tutte le proteine di origine animale (carne,
pesce, uova, latticini), gli zuccheri, i cereali sono profondamente
acidificanti (acido urico e sali urici, acido acetico e sali acetici, acido
lattico….).
Una alimentazione sana dovrebbe consistere nell’80% di cibi
alcalinizzanti e per il 20% di cibi acidificanti.
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