Un frammento di papiro del IV secolo pare contenere una frase non da poco, mai apparsa nelle Sacre Scritture
Ieri, (martedì 18 settembre 2012) durante un congresso
internazionale ancora in corso a Roma, una storica del cristianesimo
antico alla Harvard Divinity School ha rivelato l’esistenza di
un frammento di papiro che contiene una frase mai apparsa nelle Sacre
Scritture:
“Gesù disse loro:
‘Mia moglie…”
Il frammento misura 4 centimetri per 8, è scritto su
entrambi i lati con inchiostro nero leggibile sotto
una lente di ingrandimento ed è in lingua copta, l’evoluzione
dell’antica lingua egiziana che non fa uso dei geroglifici ma dei
caratteri dell’alfabeto greco, con l’aggiunta di 7 segni demotici per rendere
suoni sconosciuti alla fonetica greca.
Il papiro risale al IV secolo e conterrebbe un vangelo
sconosciuto che la studiosa di Harvard ha chiamato “Vangelo della moglie
di Gesù”, composto probabilmente in lingua greca nella seconda metà del II
secolo. Quest’ultima datazione è stata stabilita sulla base dell’influenza
che questo scritto avrebbe subito da opere come il Vangelo di Tommaso
e il Vangelo di Filippo (in cui Maria Maddalena è citata
come la moglie di Gesù). Il frammento contiene un dialogo tra
Gesù e i suoi discepoli in cui Gesù fa riferimento a «Maria», sua moglie,
affermando anche che «essa sarà in grado di essere mia discepola». Sul
lato posteriore sono visibili invece solo cinque parole.
La scoperta è stata resa
pubblica a Roma durante il Convegno Internazionale di
Studi Copti da Karen
L. King, studiosa di vangeli gnostici e del ruolo delle donne nella
chiesa primitiva alla Harvard Divinity School e prima donna a occupare la
più antica cattedra degli Stati Uniti. La provenienza del frammento di
papiro resta sconosciuta e il suo proprietario – un collezionista che ha
contattato la studiosa nel 2010 – ha chiesto di restare anonimo. Fino a ieri,
Karen L. King l’aveva mostrato solo a una ristretta cerchia di esperti in
papirologia e linguistica copta, i quali avevano concluso che “probabilmente”
non si trattava di un falso. La studiosa e i suoi collaboratori sono in attesa
anche del parere di altri studiosi.
Karen L. King ha spiegato che il frammento non costituisce
una prova che Gesù fosse effettivamente sposato («Non è come dire che abbiamo
la pistola fumante del fatto che Gesù fosse sposato») ma dimostra «che le
questioni del matrimonio e della sessualità restano aperte». Spiega infatti la
studiosa: «L’intera questione sul fatto che Gesù fosse sposato o meno
nacque solo 150 anni dopo che Gesù morì, nell’ambiente dei cristiani che
discutevano tra loro se dovessero sposarsi o rimanere celibi». Il frammento
confermerebbe allora l’esistenza di antiche tradizioni secondo cui Gesù era
stato sposato «probabilmente a Maria Maddalena, una seguace di Gesù che i
vangeli dicono che sia stata la prima persona a vederlo dopo la sua
resurrezione».
La tradizione cristiana ha sempre sostenuto che Gesù non
fosse sposato (o, come San Paolo, che fosse sposato alla Chiesa). Il
frammento mostra invece come sulla vita di Gesù ci fossero idee
diverse già tra i primi cristiani, dunque ancora prima dei vari concilii e
prima che i libri del Nuovo Testamento fossero decisi come canonici. Roger
Bagnall, direttore dell’Institute for the Study of the Ancient World e
professore di storia antica alla New York University che ha datato il
frammento, ha detto: «Il papiro ci aiuta a ricordare che praticamente
tutto quello che le generazioni successive dissero su Gesù fu assemblato e
rivisto da qualcuno dopo la sua morte, e rappresenta l’idea di Gesù che queste
persone stavano tentando di mettere insieme».
La discussione sembra dunque riaprirsi sulla possibilità che
Gesù fosse sposato o meno, che Maria Maddalena fosse sua moglie e anche che
fosse una sua discepola. Dibattito che sembra essere molto importante oggi,
viste le posizioni assunte dalla Chiesa sul ruolo delle donne, sulla negazione
del sacerdozio femminile e sul matrimonio dei sacerdoti maschi.
Fonte: da POST del 19
settembre 2012
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