Il dottor
Ivo Bianchi, specialista in Omeopatia (FOTO MARCHIORI)
Dalle ricerche ospedaliere
sul metabolismo del calcio osseo alle cure con agopuntura e omeopatia: la metamorfosi
di un medico.
Ivo Bianchi: «La svolta negli
anni ´70 a Borgo Roma quando due malati morirono per un test clinico»
LA STORIA. Un evento che ti cambia la vita. Capita, a volte. E se
si hanno la capacità e la lucidità di trarre il positivo dal dramma interiore o
professionale vissuto, le soddisfazioni arrivano.
Per Ivo Bianchi, classe 1948,
laurea in Medicina e specializzazione in Medicina interna all´Università di
Padova con il massimo dei voti e la lode, la svolta umana e professionale, la
sliding door che apre nuovi scenari, risale alla fine degli anni Settanta.
I TEST DEI FARMACI. «Ero un giovane medico del Policlinico di Borgo Roma», racconta, «nel
reparto diretto dal compianto professor Scuro, Patologia medica. Mi occupavo in
particolare di ricerche sul metabolismo del calcio e sulla patologia polmonare.
Era estate, in reparto arrivò un nuovo farmaco antiartrosico da sperimentare su
sei pazienti. Mi assentai per una breve vacanza di studio. Al rientro, due
pazienti non c´erano più. Morti. Per gli effetti collaterali di quel farmaco,
che ancor oggi viene usato».
Quell´evento scosse il giovane medico, le sue
convinzioni scientifiche. «Pur continuando a lavorare nella sanità pubblica,
cominciai a guardarmi attorno, a seguire corsi di agopuntura, omeopatia,
medicina tradizionale cinese e fitoterapia. La mia ricerca venne ovviamente
osteggiata dai colleghi, che allora come oggi non tollerano ingerenze nella
cosiddetta allopatia, ma tenni duro, continuai a studiare e a perfezionarmi nei
migliori centri del mondo».
GLI STUDI ALTERNATIVI. Una crescita che lo porta, nel 1982, a fondare con
il dottor Maurizio Castellini - prima a Mestre poi a Verona - la scuola di
Omeopatia classica. Oggi è docente di Omeopatia e Omotossicologia
all´Università della Calabria e organizzatore di corsi e seminari in Italia e
nel mondo, paladino di quella che lui definisce "medicina integrata",
«frutto della fusione dell´approccio al paziente e alla malattia allopatico e
alternativo-omeopatico».
«Non ho voltato le spalle alla medicina allopatica»,
chiarisce il medico, «per alcune patologie è indispensabile e non ho remore a
prescrivere un antibiotico, quando serve. Però sono deluso da alcuni aspetti
terapeutici, gli effetti collaterali in primo luogo, che esistono, di cui noi
medici siamo a conoscenza, ma di cui i malati non ricevono adeguata
informazione. Così oggi studio le patologie in maniera allopatica, ma nel 98%
dei casi prescrivo cure omeopatiche o naturali, che hanno il grande pregio di
non provocare effetti collaterali. Se devo rimettere in equilibrio l´individuo
ricorro all´omeopatia o all´agopuntura, mentre per curare il sintomo prescrivo
la fitoterapia».
LA FARMACIA NATURA. «La farmacia più completa e efficace è la natura», incalza il medico,
«se ci fosse un effettivo ritorno alla natura come base dell´alimentazione e
riscoprissimo le erbe delle nonne faremmo un grande regalo ai nostri corpi e
alle nostre menti».
L´omeopatia, però, vive giorni difficili. «La campagna di
demonizzazione contro l´omeopatia è stata forte, la gente si è spaventata e la
conseguenza è che oggi molti prodotti non si trovano. Ma non è un caso che la
gran parte dei miei pazienti abbiano sviluppato sensibilità o allergie ai
farmaci, motivo per cui l´omeopatia è l´unica strada percorribile».
Il rovescio
della medaglia è il ricorso al "fai da te" affidandosi a Internet. «I
prodotti naturali non sono tossici», spiega bianchi, «ma sussiste il pericolo
dell´interazione fra loro o con farmaci chimici. Piante e erbe vanno utilizzati
con cognizione di causa. Se usate bene, sono nostre alleate».
Fonte: srs di Paola
Colaprisco, da L’Arena di Verona, di mercoledì 19 settembre 2012, CRONACA,
pagina 12.
Link: http://www.larena.it
UN MANUALE
PER CURARSI
CON
I VEGETALI
Omeopatia classica,
omotossicologia, medicina ufficiale e micoterapia: sono una ventina i lavori
firmati dal professor Ivo Bianchi, autore altresì di parecchie pubblicazioni
scientifiche.
L´ultimo libro, scritto a
quattro mani con la figlia Valentina, naturopata, è interamente dedicato alla
terapia naturale.
Un manuale di circa 500
pagine, «edito quasi totalmente in proprio per essere libero», spiega il
medico, «rivolto ai colleghi e ai farmacisti che seguono i miei corsi di
aggiornamento, ma consultabile da chiunque».
Si parte da Teofrasto di
Ereso, l´allievo di Aristotele considerato il padre della Botanica, per
arrivare alle alghe, passando dai gemmoderivati, i funghi, le tinture madri e
gli olii essenziali. Regali della natura di cui il medico spiega le proprietà
curative (in minima parte sdoganate dalla medicina ufficiale) e le posologie. E
non mancano i richiami alle erbe spontanee della nonna che abbondano nei nostri
campi.
Fonte: da L’Arena di Verona,
di mercoledì 19 settembre 2012, CRONACA, pagina 12.
Link: http://www.larena.it
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