venerdì 28 settembre 2012

DOTT. IVO BIANCHI: «ECCO PERCHÉ PREFERISCO LE PIANTE AI FARMACI»


Il dottor Ivo Bianchi, specialista in Omeopatia (FOTO MARCHIORI)

Dalle ricerche ospedaliere sul metabolismo del calcio osseo alle cure con agopuntura e omeopatia: la metamorfosi di un medico.
Ivo Bianchi: «La svolta negli anni ´70 a Borgo Roma quando due malati morirono per un test clinico»

LA STORIA.  Un evento che ti cambia la vita. Capita, a volte. E se si hanno la capacità e la lucidità di trarre il positivo dal dramma interiore o professionale vissuto, le soddisfazioni arrivano.
Per Ivo Bianchi, classe 1948, laurea in Medicina e specializzazione in Medicina interna all´Università di Padova con il massimo dei voti e la lode, la svolta umana e professionale, la sliding door che apre nuovi scenari, risale alla fine degli anni Settanta.


I TEST DEI FARMACI. «Ero un giovane medico del Policlinico di Borgo Roma», racconta, «nel reparto diretto dal compianto professor Scuro, Patologia medica. Mi occupavo in particolare di ricerche sul metabolismo del calcio e sulla patologia polmonare. Era estate, in reparto arrivò un nuovo farmaco antiartrosico da sperimentare su sei pazienti. Mi assentai per una breve vacanza di studio. Al rientro, due pazienti non c´erano più. Morti. Per gli effetti collaterali di quel farmaco, che ancor oggi viene usato».
Quell´evento scosse il giovane medico, le sue convinzioni scientifiche. «Pur continuando a lavorare nella sanità pubblica, cominciai a guardarmi attorno, a seguire corsi di agopuntura, omeopatia, medicina tradizionale cinese e fitoterapia. La mia ricerca venne ovviamente osteggiata dai colleghi, che allora come oggi non tollerano ingerenze nella cosiddetta allopatia, ma tenni duro, continuai a studiare e a perfezionarmi nei migliori centri del mondo».


GLI STUDI ALTERNATIVI. Una crescita che lo porta, nel 1982, a fondare con il dottor Maurizio Castellini - prima a Mestre poi a Verona - la scuola di Omeopatia classica. Oggi è docente di Omeopatia e Omotossicologia all´Università della Calabria e organizzatore di corsi e seminari in Italia e nel mondo, paladino di quella che lui definisce "medicina integrata", «frutto della fusione dell´approccio al paziente e alla malattia allopatico e alternativo-omeopatico».
«Non ho voltato le spalle alla medicina allopatica», chiarisce il medico, «per alcune patologie è indispensabile e non ho remore a prescrivere un antibiotico, quando serve. Però sono deluso da alcuni aspetti terapeutici, gli effetti collaterali in primo luogo, che esistono, di cui noi medici siamo a conoscenza, ma di cui i malati non ricevono adeguata informazione. Così oggi studio le patologie in maniera allopatica, ma nel 98% dei casi prescrivo cure omeopatiche o naturali, che hanno il grande pregio di non provocare effetti collaterali. Se devo rimettere in equilibrio l´individuo ricorro all´omeopatia o all´agopuntura, mentre per curare il sintomo prescrivo la fitoterapia».


LA FARMACIA NATURA. «La farmacia più completa e efficace è la natura», incalza il medico, «se ci fosse un effettivo ritorno alla natura come base dell´alimentazione e riscoprissimo le erbe delle nonne faremmo un grande regalo ai nostri corpi e alle nostre menti».
L´omeopatia, però, vive giorni difficili. «La campagna di demonizzazione contro l´omeopatia è stata forte, la gente si è spaventata e la conseguenza è che oggi molti prodotti non si trovano. Ma non è un caso che la gran parte dei miei pazienti abbiano sviluppato sensibilità o allergie ai farmaci, motivo per cui l´omeopatia è l´unica strada percorribile».
Il rovescio della medaglia è il ricorso al "fai da te" affidandosi a Internet. «I prodotti naturali non sono tossici», spiega bianchi, «ma sussiste il pericolo dell´interazione fra loro o con farmaci chimici. Piante e erbe vanno utilizzati con cognizione di causa. Se usate bene, sono nostre alleate».


Fonte: srs di Paola Colaprisco, da L’Arena di Verona, di mercoledì 19 settembre 2012, CRONACA, pagina 12.



UN MANUALE
 PER CURARSI 
CON I VEGETALI

Omeopatia classica, omotossicologia, medicina ufficiale e micoterapia: sono una ventina i lavori firmati dal professor Ivo Bianchi, autore altresì di parecchie pubblicazioni scientifiche.

L´ultimo libro, scritto a quattro mani con la figlia Valentina, naturopata, è interamente dedicato alla terapia naturale.
Un manuale di circa 500 pagine, «edito quasi totalmente in proprio per essere libero», spiega il medico, «rivolto ai colleghi e ai farmacisti che seguono i miei corsi di aggiornamento, ma consultabile da chiunque».

Si parte da Teofrasto di Ereso, l´allievo di Aristotele considerato il padre della Botanica, per arrivare alle alghe, passando dai gemmoderivati, i funghi, le tinture madri e gli olii essenziali. Regali della natura di cui il medico spiega le proprietà curative (in minima parte sdoganate dalla medicina ufficiale) e le posologie. E non mancano i richiami alle erbe spontanee della nonna che abbondano nei nostri campi.

Fonte: da L’Arena di Verona, di mercoledì 19 settembre 2012, CRONACA, pagina 12.

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