Violate, per favore, il patto di parassitismo! Con la parola “stabilità”, la supertassazione e la tesoreria unica hanno ben poco a che fare.
Grazie ai debiti fatti con le banche, già da decenni, per coprire
il disavanzo pubblico, la malversazione perenne, l’assistenzialismo, il numero
sproporzionato di statali, i costi della politica (non solo nazionale) e
privilegi vari, l’ItaGlia era già fallita nel 1992, cioè anche senza Euro, UE
ecc.
La pressione, che oggi sentiamo dall’Europa Centro-Nord,
rispecchia perfettamente la situazione nazionale italiota, con un Nord
produttivo e un Sud sfaccendato e assistenzialista. Chiaro che, poi, se
proprio il partito del “riscatto del Nord” si adatta alla decadenza romano-borbonica,
sostiene fossili della DC (Formigoni), ruba e sperpera i contributi pubblici e
dei militanti, allora la frittata è fatta.
Nel 1992 l’Italia aveva già un debito di 272 miliardi di
Euro verso la Bundesbank: c’erano ancora il Marco e la Lira. La vera
differenza non è tra moneta comunitaria e moneta nazionale, ma tra moneta
stabile e moneta instabile, inflazionata, svalutata.
Ricordo che la stabilità della moneta serve a mantenere
stabile il potere d’acquisto, contro la cosiddetta iperinflazione, come quella
del 1929, causata da banche, speculazioni folli e dalle teorie di Keyne,
secondo il quale lo Stato avrebbe dovuto aumentare ancora di più la spesa
pubblica nei momenti di crisi, emettendo moneta a iosa.
Stranamente, i Paesi scandinavi – con o senza Euro e UE –
sono messi meglio dei P.I.G.S., pur avendo servizi più efficienti e uno stato
sociale piuttosto consistente.
Motivo n. 1: meno malversazione dell’ItaGlia. Le tasse
confluiscono veramente nei servizi, anziché nelle tasche di politici, partiti,
cooperative e grandi imprese (tipo Finmeccanica, Fiat ecc.).
Motivo n. 2: tutti gli Stati dell’Europa Centro-Nord hanno
una struttura veramente federale, basata sull’autonomia reale, sulla
responsabilità e sul limite di debito per gli enti locali e per il governo
centrale. La differenza tra “limite di debito” e “pareggio del bilancio” è
sottile, ma sostanziale: per limitare il debito si taglia la spesa pubblica,
prima di inventarsi nuove tasse.
Ho già citato due leggi federali tedesche, che vale la pena
ricordare:
1) Ogni Land è responsabile delle proprie finanze e
non deve dipendere dagli altri. Chiaramente c’è anche in Germania una
disparità tra i Länder (in questo caso è il Sud a mantenere il Nord), ma non
così abissale come in ItaGlia. In altri termini: io farei volentieri il
cambio tra Campania e Nord-Reno-Westfalia.
2) L’Ammontare dei debiti (al netto degli interessi)
previsti con le banche non può (non deve) superare gli investimenti previsti
nella legge finanziaria. In caso contrario, la legge finanziaria viene
bocciata automaticamente in quanto anticostituzionale.
Queste due regole esistono in tutta l’Europa Centro-Nord
almeno dagli anni 50. Nell’Europa del Sud sono fantascienza pura. Ora si vede
chi è messo meglio o peggio. La mentalità mediterranea (italianità
compresa) era fallimentare ed è fallita. Parafrasiamo un po’ la canzoncina
lagnosa di Fabio Concato: “I come ItaGliani, i come insolventi, i come i
falliti, i come inaffidabili…”.
Con che coraggio uno come Bossi o Maroni si presenta davanti
a un lavoratore o piccolo imprenditore di Monza, Bergamo, Treviso, Trento,
Udine ecc. e gli dice: “Caro elettore, devi tirare la cinghia, perché dobbiamo
mantenere i soliti parassiti (noi compresi). Comunque non ti preoccupare:
adesso il debito italiota se lo accollano i contribuenti di Austria, Baviera
Baden-Württemberg ecc.”. È da malati mentali e da parassiti incalliti!
Suggerirei a tutti in movimenti Lombardi di non seguire né
la strada della Lega, né quella di un Monty-Python, che inventa tasse, sapendo
che il debito pubblico italiota non è ripagabile. Il federalismo (vedi
sopra) è realizzabile solo tra regioni con un cambiamento reale di mentalità,
che si lasciano alle spalle la mentalità mediterranea, fatta di sotterfugi, di
piccole e grandi illegalità, di malversazione ecc. Poi questi fanno gli
oppressi e glorificano il Regno Delle Due Sicilie. Strano: chi ha fatto
più “carriera” da parassita statale nell’ItaGlia unita? Se a questi va
male l’ItaGlia, perché non chiedono a gran voce la secessione dal “Nord
oppressore”? Semplice: perché perderebbero il vaglia lombardo.
Concludendo in una sola frase, che vale sia in ItaGlia che
in Europa:
SE LA CICALA È FALLITA, NON È COLPA DELLA FORMICA.
Fonte: srs di DIEGO TAGLIABUE da l’Indipendenza del 25 aprile 2012
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