domenica 29 aprile 2012

MONTI: CURATORE FALLIMENTARE A SUON DI TASSE!



di MATTEO BERINGHI

L’Italia nonostante le belle parole di illustri personaggi, le manifestazioni di ottimismo basate sull’aria fritta, è sprofondata in una crisi che si preannuncia devastante e lunga. Ve le ricordate le rassicurazioni sulla solidità delle piccole e medie imprese e del sistema bancario che superava gli ottimi (quanto farseschi) “Stress Test” europei?

Tutte balle! Alla fine la realtà si presenta davanti, non la puoi ignorare o nascondere per Decreto Legge. A mio avviso la situazione è incamminata verso un’ulteriore peggioramento. Ai crolli dei consumi di carburante ed energetici seguiranno altri ancora, tante voci di spesa private diverranno rimandabili a quando “si avranno i soldi”. D’altronde lo Stato ha deciso che non vuole dimagrire, e tenta di far dimagrire tutti gli altri.

Monti è soltanto un CURATORE FALLIMENTARE che ha il compito di recuperare quanto più possibile nell’operazione di dismissione dell’azienda “Italia”. Questo è il suo vero obiettivo, non dichiarato e ovviamente non dichiarabile.

Come abbiamo già detto più volte, quando Tremonti andava in giro per l’Europa affermando che i risparmi degli italiani fossero abbondantemente superiori al debito pubblico e che quindi questo era coperto e garantito, tale affermazione avrebbe dovuto subito far preoccupare gli italiani. Invece nulla. Ora è evidente dove siano le ricchezze da prelevare, in modo graduale ma costante: 5 centesimi alla volta sul litro di benzina, tassa patrimoniale sulla casa (IMU), tassa di soggiorno per i turisti (è così che si affossa l’industria del turismo), tassa sui voli aerei, incentivazione sempre più spinta del gioco d’azzardo (forma di autotassazione da parte delle persone più deboli, più il 6% sulle vincite oltre i 500 euro), gli infami balzelli su auto, caldaie, conti correnti, ecc., ecc. ecc.

A questo graduale impoverimento seguirà sicuramente un degrado dell’ambiente quotidiano, stile anni Novanta nell’Europa dell’Est e in Russia: strade fatiscenti, lampioni bruciati, parchi pubblici mal curati, manutenzioni sempre più scarse sia pubbliche che private (condomini, case). Le persone si stanno preparando mentalmente a stare peggio, a tirare la cinghia, a fare ulteriori sacrifici.

Personalmente, mi chiedo quale sia il livello massimo per cui la gente sia disposta farsi carico di una situazione creata da una classe politica e dirigenziale che dovrebbe essere presa a sberle.

Prima o poi sono certo che avrò la risposta.


Fone: srs di MATTEO BERINGHI, da L’Indipendenza, del 14 aprile 2012

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