Le deformazioni più rilevanti sono state individuate nel Modenese. In altre aree c'è stato un abbassamento di 3 centimetri. Lo studio è condotto dall'Agenzia spaziale italiana
Roma. Il terremoto nel modenese del 29 maggio ha
sollevato il suolo fino a 12 centimetri: lo dimostrano i dati dei satelliti
radar Cosmo-SkyMed, dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), attivati dopo il
sisma del 20 maggio su richiesta della Protezione Civile. I dati sono stati utilizzati da Istituto
Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e Istituto per il rilevamento
elettromagnetico dell’ ambiente del Consiglio Nazionale delle Ricerche
(Irea-Cnr).
Gli stessi dati rilevati nel modenese indicano inoltre che
in alcune zone, in particolare nell’area di Finale Emilia il suolo si è
abbassato fino a 3 centimetri, che la deformazione del suolo è orientata
prevalentemente da Est verso Ovest e che la faglia che ha causato il terremoto
del 29 maggio si colloca nella continuazione verso Ovest di quella del
terremoto del 20 maggio. Si completa
così il quadro delle deformazioni permanenti provocate dai due terremoti
avvenuti in maggio in Emilia, ha osservato il direttore della missione Cosmo-SkyMed
dell’Asi, Alessandro Coletta.
Le misure relative al sollevamento del suolo nel modenese si
affiancano infatti a quelle analoghe fatte dopo il terremoto del 20 maggio nel
ferrarese, quando era stato rilevato un sollevamento del suolo fino a 15
centimetri. Misurare spostamenti del terreno di pochi centimetri su aree molto
estese è stato possibile grazie ad una tecnica chiamata ’interferometria
differenziale, che permette di combinare le immagini ottenute dai satelliti
radar. Le misure riguardano un’area di circa 50 chilometri quadrati tra
Mirandola e San Felice sul Panaro, nella provincia di Modena.
L’immagine elaborata dall’Ingv è una mappa dei movimenti del
suolo, con cerchi concentrici nei quali i diversi colori indicano una
deformazione del suolo di 1,5 centimetri: sommando i cicli di colore si ottiene
lo spostamento massimo del suolo avvenuto in seguito al terremoto del 29
maggio.
La seconda immagine, dell’Irea-Cnr, indica in rosso le zone che hanno
subito il maggior innalzamento, mentre le aree stabili sono in verde. In entrambi
i casi sono state combinate le immagini riprese dai satelliti Cosmo-SkyMed
prima del terremoto, ossia la sera del 27 maggio, e dopo il sisma, il 4 giugno.
Fonte: da L’Arena di Verona.it del 8 maggio 2012
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