Non passa giorno senza che il sionismo realizzato, il suo
sistema propagandistico interno, i sayanim sparsi per il mondo (l’hasbara),
ripetano il mantra che “nessuno ha fatto nulla per salvare gli ebrei”
“minacciati” di ZyklonB-trattamento o einsatzgruppens-pallottolamento, papa
Vaticano compreso. Riportiamo un articolo di un rabbino che, nel merito, ha
qualche sassolino nelle scarpe…E’ noto che tale rabbino sarà immediatamente
accusato di essere un “ebreo che odia se stesso“(!) se non un antisemita
(!), marchio “infamante” classico che qualifica chi è odiato dai sionisti
israeliani e diasporici ! Nell’articolo si da per scontato ciò che scontato
e dimostrato NON è per nulla, cioè l’avvenuto olocausto in camere a gas e
contorno orrorifico, usiamo il testo per dimostrare che ben altri “non hanno
fatto nulla per…”, anzi collaborarono apertamente col “nemico”. (WaA)
ARTICOLO DEL RABBINO
GEDALYA LIEBERMANN – AUSTRALIA
Fin dall’inizio, molti rabbini misero in guardia dai potenziali
pericoli del Sionismo e dichiararono apertamente che tutti gli ebrei fedeli
a Dio dovrebbero starne lontani come si fa col fuoco.
Queste opinioni furono rese ben chiare sia ai loro
confratelli che al pubblico in generale. Il loro messaggio era che il
Sionismo è un fenomeno razzista sciovinista che non ha nulla a che vedere
col giudaismo.
Affermarono apertamente che il Sionismo sarebbe stato
assolutamente a discapito del benessere degli ebrei e dei gentili e che i suoi
effetti sulla religione ebraica non sarebbero stati altro che distruttivi.
Inoltre avrebbe macchiato la reputazione
dell’ebraismo nel suo insieme creando ulteriore confusione nelle comunità
ebraiche e non. Il giudaismo è una religione, Il giudaismo non è una razza o
una nazionalità. Questo era ed è ancora l’aspetto consensuale fra i rabbini.
Ci fu data la Terra Santa da Dio onde poter studiare
e praticare la Torah indisturbati e per raggiungere livelli di santità
difficili da raggiungere al di fuori della terra Santa. Abusammo del
privilegio e fummo espulsi. Questo è quello che tutti gli ebrei dicono nelle
loro preghiere ad ogni festività ebraica: “ Umipnay chatoenu golinu
mayartsaynu “ (a causa dei nostri peccati fummo espulsi dalla nostra terra).
Ci fu fatto giurare da Dio “ di non entrare in Terra
Santa come un’entità prima del tempo predestinato “, “ di non ribellarci contro le nazioni
“, di essere cittadini leali, di non fare niente contro la volontà di una
qualsiasi nazione o contro il suo onore, di non cercare vendetta, discordia,
riparazioni o compensazioni; “ di non lasciare l’esilio prima del tempo”.
Anzi, dobbiamo essere umili ed accettare il giogo dell’esilio. Violare questi
giuramenti avrebbe significato “
trasformare la vostra carne in preda, come il cervo e l’antilope nella foresta
“ e il ritardo nella redenzione.
( Trattato del Talmud Ksubos p. 111a).
Violare i giuramenti non solo è un peccato, ma
un’eresia perché è contrario ai fondamenti della nostro Credo. Solo con il
completo pentimento l’Onnipotente potrà redimerci dall’esilio, senza alcun
sforzo o intervento umano. Questo avverrà dopo che Dio ci avrà inviato i
profeti Elijah e Moshiach che porteranno tutti gli ebrei al pentimento totale. In
quel momento ci sarà pace universale. (par di capire che lo stato di
NON PACE attuale sia causato dal mancato, mancante, “pentimento totale”
degli ebrei, nota di WaA)
Leggete l’avvincente storia del Rabbino Weissmandl,
coraggioso leader dell’olocausto che si batté sia con l’indifferenza alleata
che con l’odio nazista.
Tutte le più grandi autorità religiose ebraiche di
quell’epoca predissero tempi molto bui per l’umanità in generale e per il
popolo ebraico in particolare, come conseguenza del Sionismo.
Essere un ebreo significa sia essere nati da madre
ebrea oppure convertiti a questa religione alla condizione che egli o essa non
sollevino riserve in merito alla Legge Ebraica.
Purtroppo ci sono molti ebrei che non hanno la minima idea
circa i doveri di un ebreo. Molti di loro non sono da biasimare in quanto, in
molti casi, non sono stati cresciuti ed educati in modo ebraico. Ma ci sono
coloro che deliberatamente distorcono gli insegnamenti della nostra tradizione
per concentrarsi sui loro bisogni personali. E’ sottointeso che non tutti hanno
il diritto o la capacità di prendere una decisione in merito alla filosofia o
alla legge di una religione. Specialmente in cose in cui quella persona non è
qualificata.
Ne consegue quindi che quegli individui che “hanno
deciso” che il giudaismo è una nazionalità devono essere ignorati e persino
contestati.
Non è un segreto che i fondatori del Sionismo non
studiarono mai la Legge Ebraica e mai espressero un qualsiasi interesse nella
nostra santa tradizione.
Essi sfidarono apertamente l’autorità rabbinica e si
autonominarono leaders della “nazione” ebraica. Nella storia ebraica,
azioni come queste hanno solo provocato disastri. Essere un ebreo e
portare apertamente sfida all’autorità o presentare “modifiche” o “innovazioni”
senza prima consultare coloro che sono ufficialmente nominati leaders
spirituali ebrei, corrisponde a richiamare su se stessi una catastrofe. Non si
può semplicemente decidere di “modernizzare” vecchie tradizioni o norme. Ai
leaders spirituali del giudaismo contemporaneo, meglio conosciuti come rabbini
ortodossi, è stato conferito l’incarico di giudicare e di interpretare vicende
pertinenti alla fede ebraica. Questi rabbini hanno ricevuto i loro diritti e
responsabilità e formano un nesso nella catena ininterrotta della tradizione
ebraica datata ai tempi di Mosè che ricevette la Torah da Dio Onnipotente in
persona.
Furono questi veri rabbini che, al tempo in cui si formò il
movimento Sionista, previdero il pernicioso risvolto che fu indubbiamente
organizzato. Fu un uomo che possedeva un rilevante genio ebraico ed un livello
di incontestata santità che pronunciò l’atteggiamento ebraico circa il
Sionismo.
GRAN RABBINO TEITELBAUM
Questo carismatico individuo, il Rabbino di Satmar, Gran
Rabbino Joel Teitelbaum, non fece giochi di parole. Andò direttamente al
nocciolo della questione e chiamò Sionismo “il lavoro di Satana”, “un sacrilegio”
e “ una blasfemia “. Egli proibì
ogni partecipazione a qualsiasi cosa anche remotamente associata al Sionismo e disse
che il Sionismo avrebbe richiamato l’ira di Dio sul Suo popolo.
Egli mantenne questo atteggiamento con incrollabile coraggio
fin dagli albori del Sionismo mentre si trovava ancora in Ungheria e fino alla
sua morte a New York dove guidava una congregazione che raccoglieva centinaia
di migliaia di adesioni. Il Gran Rabbino Teitelbaum, discendente di santi
mistici e Maestri Hassidici, vide purtroppo avverarsi le sue previsioni. Perdemmo
più di sei milioni di fratelli, sorelle, figli e figlie in un modo orribile. Più di sei milioni di sante persone che
dovettero ricevere la punizione a causa della stupidità sionista. L’Olocausto,
diceva in lacrime, fu una conseguenza diretta del Sionismo, una punizione di
Dio.
E’ DI COMUNE CONOSCENZA CHE TUTTI I SAGGI E I SANTI IN
EUROPA AL TEMPO DELL’ASCESA DI HITLER DICHIARARONO CHE EGLI ERA UN MESSAGGERO
DELLA COLLERA DIVINA, MANDATO PER CASTIGARE GLI EBREI A CAUSA DELLA DURA
APOSTASIA DEL SIONISMO CONTRO IL CREDO NELLA REDENZIONE MESSIANICA
FINALE.
Ma non è tutto. Non bastava ai leaders sionisti di aver
suscitato l’ira di Dio. Dimostrarono un enorme disprezzo per i loro fratelli
e sorelle ebrei partecipando attivamente al loro sterminio.
Solo l’idea del Sionismo, che i rabbini dissero avrebbe
comportato una disgrazia, non bastava loro. Fecero anche lo sforzo di gettare
benzina sul fuoco. Dovevano incitare l’Angelo della Morte, Adolf Hitler. Si
presero la libertà di dire al mondo che essi rappresentavano l’Ebraismo
Mondiale. Chi nominò questi individui leaders del Popolo Ebraico?
Non è un segreto che questi sedicenti “leaders” erano degli ignorantoni
per quanto riguarda il giudaismo. Anche atei e razzisti.
Questi sono gli “statisti” che organizzarono
l’irresponsabile boicottaggio contro la Germania nel 1933.
Questo boicottaggio infastidì la Germania quanto una
mosca che attaccava un elefante, ma portò una calamità sugli ebrei d’Europa.
In un epoca in cui l’America e l’Inghilterra erano in pace con il cane pazzo
Hitler, gli “statisti” sionisti rinunciarono al solo metodo plausibile di
riconducibilità politica; e col loro boicottaggio irritarono alla follia
il leader tedesco. Iniziò il genocidio, ma queste persone, sempre che possano
essere classificate come membri della razza umana, se ne stettero a guardare.
“ NESSUNA VERGOGNA “
Il Presidente Roosevelt convocò la conferenza
di Evian dal 6 al 15 Luglio 1938 per discutere il problema dei rifugiati ebrei.
La delegazione dell’Agenzia Ebraica, guidata da Golda
Meir (Meirson), ignorò un’offerta tedesca che consentiva agli ebrei
di emigrare verso altri paesi per 250 Dollari a testa, e i Sionisti non si impegnarono per
influenzare gli Stati Uniti e gli altri 32 paesi presenti alla conferenza al
fine di permettere agli ebrei tedeschi ed austriaci di emigrare.
L’1 Febbraio 1940 Henry Montor, vice-presidente dello
United Jewish Appeal si rifiutò di intervenire in merito ad una nave carica di
rifugiati ebrei incagliata sul fiume Danubio, affermando che “ la Palestina
non può essere inondata di……vecchi e persone indesiderate “
Leggete “I Milioni che avrebbero potuto essere salvati“ di
I.Domb
E’ un fatto storico che nel 1941 ed ancora nel 1942, la
Gestapo tedesca offrì a tutti gli ebrei europei un transito per la Spagna
se avessero rinunciato a tutte le loro proprietà in Germania e nella Francia
occupata e alle seguenti condizioni:
a) nessuno dei rifugiati sarebbe dovuto andare dalla
Spagna alla Palestina
b) che tutti i rifugiati venissero trasportati dalla
Spagna agli USA o nelle colonie britanniche per rimanervi; con visti di
entrata procurati dagli ebrei ivi residenti
c) 1.000 Dollari di riscatto per ogni famiglia messi a
disposizione dall’Agenzia Ebraica, pagabili all’arrivo della
famiglia alla frontiera spagnola per una quota di 1.000 famiglie al giorno.
I leader sionisti in Svizzera e Turchia ricevettero questa
offerta col chiaro intendimento che, l’esclusione della Palestina come
destinazione dei rifugiati, fosse basata su un accordo fatto tra la Gestapo
e il Muftì.
La risposta dei leaders sionisti fu negativa, con i
seguenti commenti:
a) SOLO la Palestina sarebbe stata considerata come
destinazione dei rifugiati
b) gli ebrei europei dovranno accedere ad una quantità di
sofferenza e morte in misura maggiore delle altre nazioni, in modo che gli
Alleati vittoriosi concorderanno con uno “Stato Ebraico” alla fine della guerra
c) nessun riscatto verrà pagato.
Questa risposta all’offerta della gestapo fu fatta con la
piena consapevolezza che l’alternativa non era altro che la camera a gas.
Questi leader sionisti imbroglioni tradirono la loro stessa
carne ed il loro stesso sangue. Il Sionismo non fu mai una opzione per la
salvezza ebraica. Anzi fu l’opposto, fu una formula per esseri umani da usare
come garanzia per il delirio di onnipotenza di vari disperati. Una perfidia! Un
tradimento oltre ogni descrizione!
Nel 1944, al tempo delle deportazioni ungheresi, fu fatta
una offerta simile, potendo così salvare tutto l’Ebraismo Ungherese. La stessa
gerarchia sionista rifiutò nuovamente l’offerta (dopo che le camere a gas
avevano già mietuto milioni di vittime).
Il governo britannico concesse il visto a 300 rabbini e le
loro famiglie per la Colonia delle Mauritius, passando via Turchia. I leaders “ dell’Agenzia Ebraica “ sabotarono
questo piano facendo osservare che esso era sleale nei confronti della
Palestina e quindi i 300 rabbini e loro famiglie potevano essere gasati.
Il 17 Dicembre 1942 entrambe le Camere del Parlamento
Inglese dichiararono la loro disponibilità a trovare un rifugio temporaneo per
le persone in pericolo.
Il Parlamento Britannico propose di evacuare 500.000 ebrei
dall’Europa e di insediarli nelle colonie britanniche, come parte di trattative
diplomatiche con la Germania. In due settimane questa mozione ricevette un
totale di 277 firme parlamentari. Il 27 gennaio, quando vennero intraprese
ulteriori iniziative da oltre 100 deputati e lords, un portavoce dei Sionisti annunciò che gli
ebrei si sarebbero opposti alla mozione perché la Palestina non vi era
menzionata.
Il 16 Febbraio 1943 la Romania offrì 70.000 rifugiati ebrei
della Transnistria (territorio dell’odierna Moldavia) per la somma di 50
Dollari cadauno. Questo fu pubblicato in quotidiani di New York. Yitzhak
Greenbaum, Presidente del Comitato di Soccorso dell’Agenzia Ebraica,
rivolgendosi al Concilio Esecutivo Sionista in Tel Aviv il 18 Febbraio 1943
disse: “ quando mi chiesero se non potevo prendere denaro dai fondi del United
Jewish Appeal per il soccorso degli ebrei in Europa, io dissi NO! E dico
ancora NO! Bisogna resistere a questa ondata che spinge le attività
sioniste in secondo piano “.
Il 24 Febbraio 1943 Stephen Wise, Presidente del Congresso
Ebraico Americano e leader dei sionisti americani emise un pubblico rifiuto
a quest’offerta e dichiarò che nessuna raccolta di fondi gli sembrava giustificata.
Nel 1944 il Comitato di Emergenza per la Salvezza del Popolo Ebraico ricorse al
governo americano per fondare il War Refugee Board (l’Ente per i Rifugiati di
Guerra).
Stephen Wise , deponendo davanti ad una speciale commissione
del Congresso, pose obiezioni a questa proposta.
Durante il corso delle trattative sopra menzionate, Chaim
Weizman, il primo “statista ebreo” affermò: “ la parte più preziosa della
nazione ebraica è già in Palestina e quegli ebrei che vivono fuori dalla
Palestina non sono così importanti “. Il degno compagno di Weizman,
Greenbaum, amplificò quest’affermazione dicendo: “ una mucca in Palestina
vale più di tutti gli ebrei in Europa “.
E così, dopo l’episodio più amaro della storia ebraica,
questi “statisti” sionisti sollecitavano i rifugiati nei campi di
concentramento a soffrire la fame e privazione e a rifiutare una risistemazione
in un luogo diverso dalla Palestina; solo allo scopo di costruire il loro
Stato.
Nel 1947 il Membro del Congresso William Straiton sponsorizzò
una proposta di legge per l’entrata immediata negli Stati Uniti di 400.000
persone sfollate. La proposta non passò dopo che fu pubblicamente
condannata dalla dirigenza sionista.
Questi fatti vengono letti con costernazione ed
insopportabile vergogna. Come si può spiegare che in un epoca durante l’ultima
fase della guerra, quando i Nazisti erano disponibili a barattare gli ebrei
per denaro, in parte in base al loro desiderio di stabilire contatti con le
potenze occidentali che, credevano, fossero sotto l’influenza ebraica, come fu
dunque possibile, ci si chiede, che gli autoproclamati “leader ebrei” non
abbiano mosso mari e monti per salvare l’ultimo rimasto dei loro
fratelli?
Il 23 Febbraio 1956, all’On. J.W. Pickersgill, Ministro
dell’Immigrazione, fu chiesto alla Camera dei Comuni Canadese se avesse aperto
le porte del Canada ai rifugiati ebrei. Egli rispose: “ il governo non ha
fatto passi avanti in quella direzione perché il governo di Israele ….non vuole
che lo facciamo “.
Nel 1972 la dirigenza sionista si oppose con successo
all’iniziativa del Congresso degli Stati Uniti di permettere a 20.000/30.000
rifugiati russi di entrare negli USA. Le organizzazioni di soccorso ebraiche,
Joint e HIAS, furono sollecitate ad abbandonare questi rifugiati a Vienna,
Roma e in altre città europee.
La cosa è chiara!!! Il soccorso umanitario è stato
sovvertito in nome degli stretti interessi sionisti.
Ci furono ben più numerosi crimini scioccanti commessi da
questi abietti degenerati conosciuti come “statisti ebrei”. Potremmo
portare molti più esempi ma per il momento sarebbe sufficiente spiegare il
perché di quelli sopra esposti.
LA RESPONSABILITÀ DEI SIONISTI NELL’OLOCAUSTO È TRIPLICE:
1 – L’Olocausto fu una punizione per non aver
rispettato i Tre Giuramenti (vedi Talmud, Trattato Kesubos p.111a)
2 – I leaders sionisti negarono apertamente l’aiuto
sia finanziario che di altro genere, per salvare i loro fratelli e
sorelle da una morte crudele.
3 – I leaders del movimento Sionista collaborarono
con Hitler e la su banda in molte occasioni e in molti modi.
Traduzione a cura di: Gian Franco Spotti
Sempre sulla collaborazione tra ebrei sionisti e
regimi Nazionalsocialista e Fascista italiano:
Intervista ad A.Giacobazzi: http://olo-dogma.myblog.it/archive/2011/01/18/intervista-…
FONTE: da STAMPA
LIBERA del 26 gennaio 2012
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