Carissimi amici di veritanwo, prima di tutto vorrei ringraziarvi per le molte visite che stiamo ricevendo, davvero oltre le aspettative, anche grazie al provvidenziale aiuto di alcuni blog e pagine Facebook che riprendono o condividono i nostri articoli: grazie! In particolare agli amici di nocensura.com, la pagina Fb che più mi ha aiutato a capire il grande inganno del sistema in cui viviamo. GRAZIE a tutti coloro che ci aiutano dandoci voce, in un modo o nell’altro, anche semplicemente mettendo gli articoli sui gruppi.
Vorrei fare alcune considerazioni aggiuntive in merito
all’articolo Ecco
le (poche) lobby potentissime che controllano il CIBO in tutto il mondo!
di cui vi consiglio vivamente la lettura e la divulgazione.
Chi oggi ha 20 anni o giù di lì, è nato nell’epoca dei
supermercati, della grande distribuzione, ma chi come me è già negli ‘anta‘,
non potrà che confermare quanto voglio scrivere, in particolare per farlo
sapere ai giovani che non hanno vissuto queste vicende. Ma anche molti che
le hanno vissute, non ‘razionalizzano’ come sono andate le cose, una regia
occulta perfetta.
Fino agli anni 80′ non esistevano i supermercati, e tutte
le famiglie italiane facevano la spesa nei negozi di generi alimentari, dal
fruttivendolo, dal macellaio e nelle pescherie, dal panettiere, fino a qualche
anno prima anche nelle latterie, che vendevano latte prodotto nel territorio… che
nostalgia amici.
Una mia parente stretta ha avuto un alimentari, pertanto so
abbastanza bene come funzionavano le cose.
LEI SI
APPROVVIGIONAVA DEI PRODOTTI CHE VENDEVA PREVALENTEMENTE IN 3 MODI:
1
Passavano i “viaggiatori”, ovvero il
camioncino dell’azienda casearia, oppure del salumificio, etc. che forniva i
negozianti della zona. L’ordine della merce veniva concordato, anche al
telefono, via fax ma certo non email, oppure consegnato di volta in volta al
rappresentante, ma alcuni prodotti potevi decidere anche sul momento di
acquistarli, in base alla disponibilità presente sul camioncino. Alcuni
fornitori passavano quasi quotidianamente, altri ogni due, tre settimane in
base ai prodotti. Quello dei latticini passava spesso, quello che portava i prosciutti
ogni due settimane era sufficiente. Dovevi stare attento a comprare prodotti
che non rimanessero li a muffire, ma nemmeno troppo poco, o restavi sprovvisto
alcuni giorni e perdevi vendite. Ma bene o male i clienti erano sempre gli
stessi, salvo qualcuno di passaggio, e quindi conoscevi le abitudini delle
persone, sapevi cosa comprare e cosa non comprare, anche il pane molti se lo
facevano “mettere da parte”, lo prenotavano e il commerciante annotava il nome
sul sacchetto. Quante volte sono andato a prendere il pane della mamma, da
bambino!
2
C’erano i distributori della zona: le
aziende più grandi e organizzate hanno dei distributori di zona, con giacenze
in magazzino di merce. Potevi andare a caricarla con il Fiorino (Fiorino il
mezzo commerciale fiat) oppure concordavi la consegna. La mia parente si
approvvigionava così di prodotti quali pasta, crackers, fette biscottate, cibi
in scatola etc.
3
Andavi dal produttore direttamente! In
alcune zone d’Italia, molti commercianti, e persino alcuni cittadini, andavano
dai produttori della zona, acquistavi direttamente. In alcune regioni questa
tradizione, seppure molto meno, resiste ancora oggi, nei centri urbani grandi
era più difficoltoso.
LA FRUTTA:
C’erano i fruttivendoli, ed i grossisti che li rifornivano.
A parte i prodotti non producibili in Italia, come le banane e pochi altri, le
merci provenivano dal territorio, o comunque più vicino possibile, anche per
limitare costi di consegna, etc. Le insalate, i pomodori, e molti altri
prodotti erano di zona, “nostrali” come dicevano gli anziani commercianti. Le
mele del trentino, i kiwi dell’agropontino e altre produzioni caratteristiche
di alcune zone venivano spedite nelle altre regioni ai grossisti.
I nostri agricoltori stavano bene, facevano affari, e la differenza
tra prezzo all’origine e quello al banco, era ben proporzionato.
L’agricoltore vendeva al grossista, che ricaricava qualcosa,
e forniva il commerciante, che a sua volta ricaricava il guadagno. ANDAVA
BENE A TUTTI E TRE, e il prezzo era inferiore a quello di oggi, se paragonato e
proporzionato.
Oggi invece, cari amici, le grandi lobby hanno fatto
chiudere le nostre aziende agricole, oppure sopravvivono e guadagno pochissimo,
in quanto la grande distribuzione impone prezzi bassissimi, o acquista
dall’estero!!!
Le nostre aziende hanno chiuso, ne sono rimaste poche, e
oltretutto portano sulle nostre tavole prodotti avvelenati, come hanno mostrato
recentemente “Le Iene” (leggete questo
articolo dell’amico Alessandro Raffa di nocensura in merito)
poichè in nord Africa come altrove fuori dall’Europa, è ancora consentito l’uso
di pesticidi velenosissimi e cancerogeni, messi al bando dall’UE.
Sono tossici i pesticidi consentiti, figuriamoci questi, che
hanno una resa eccezionale, ma rovinano la salute. L’UE dovrebbe bloccare le
importazioni da chi usa questi veleni, ma non avviene e c’è pochisssssimi
controlli, e il 50% dei campioni analizzati dalle Iene erano avvelenati, sia da
sostanze lecite ma in dosi 5 volte più alte del consentito, sia da veleni
cancerogeni illegali.
Torniamo alla grande distribuzione.
Negli anni 80′ aprirono i primi supermercati, e da subito
fecero crollare gli affari del “commerciante sotto casa”, poiché i
supermercati, acquistando elevati quantitativi dei prodotti, direttamente dai
produttori (senza far ricorso a grossisti) riuscivano a fare dei prezzi
sensibilmente più bassi.
Ma soprattutto, in quel periodo miravano a conquistare il
mercato, e avevano margini di guadagno molto minori a quelli di oggi!
Hanno messo fuori mercato gli alimentari, li hanno fatti
chiudere e una volta che hanno assunto il controllo totale della distribuzione
di cibo, hanno fatto “cartello” tra loro per non farsi concorrenza al ribasso,
e hanno aumentato i prezzi!
I negozi di generi alimentari, dai quali tutti si
approvvigionavano di cibo, hanno visto crollare il loro volume d’affari, perché
ben presto solo gli anziani (che non guidano, si muovono male, hanno
difficoltà a spostare buste pesanti, etc) rimasero fedeli al loro
commerciante sotto casa. (Ovviamente alcuni anziani iniziarono a recarsi ai
supermercati, magari aiutati dai figli, etc. ma molti rimasero fedeli
all’alimentari)
La maggioranza delle famiglie modificò le proprie abitudini:
anziché acquistare il cibo pressoché quotidianamente da alimentari, macellerie,
pescherie, fruttivendolo etc, iniziarono a fare una grossa spesa settimanale di
generi alimentari dal supermercato, acquistando dall’alimentari sotto casa solo
il pane fresco e quello di cui ti veniva voglia, senza recarti a fare la fila
al supermercato. Una sera un etto di prosciutto, poi una mozzarella, etc.
IL CROLLO FU TALE CHE IL 90% DEGLI ALIMENTARI HANNO
CHIUSO I BATTENTI ENTRO 10 ANNI DALLA NASCITA DEI SUPERMERCATI!
Che inizialmente, proponevano solo prodotti confezionati,
ma ben presto hanno allestito MACELLERIE, REPARTI PESCHERIA, REPARTO
ORTOFRUTTA, etc. facendo CHIUDERE I BATTENTI ANCHE AL 90% DELLE ATTIVITA’
MENZIONATE!
MIGLIAIA DI FAMIGLIE ITALIANE HANNO PERDUTO LA PROPRIA
ATTIVITA': e generalmente, erano attività redditizie, nelle quali lavorava una
famiglia. Un buon alimentari poteva guadagnare (guadagno netto) dai 3
ai 5 milioni di lire “puliti” al mese, talvolta anche di più. Al posto di
questi posti di lavoro, ne sono stati creati altri, da dipendenti, con
contratti oggi precari e sottopagati.
Il guadagno che entrava nelle tasche di MIGLIAIA E MIGLIAIA
di famiglie italiane, a livello globale si parla di centinaia di migliaia
tra alimentari, fruttivendoli, macellerie, pescherie, etc CON L’AVVENTO DEI
CENTRI COMMERCIALI, ENTRA NELLE TASCHE DI POCHI LOBBISTI
E questo ha IMPOVERITO
notevolmente la società. Perché le famiglie dei commercianti, se guadagnavano
bene, investivano sul territorio, facevano girare l’economia… i lobbisti invece
no. Hanno le sedi legali nei paradisi fiscali, e DEPREDANO IL TERRITORIO in
cambio di posti di lavoro sottopagati! Soldi che finiscono alle Cayman…
DOPO ESSERSI IMPADRONITI DEL MERCATO DEL CIBO A 360° i
nostri amici lobbisti hanno pensato bene di volgere il loro sguardo agli altri
settori: facendo chiudere negozi di arredamento, e di molte altre categorie…
quello che vendono lo sapete.
E anche qua valgono le stesse riflessioni proposte sopra,
ovviamente.
MA QUESTI NON HANNO DISTRUTTO SOLO IL TESSUTO
COMMERCIALE: MA ANCHE QUELLO INDUSTRIALE!!!
PERCHE’ SE IL COMMERCIANTE SI RIFORNIVA DAI PRODUTTORI DI
ZONA, I PIU’ VICINI, O COMUNQUE “NAZIONALI”, LA GRANDE DISTRIBUZIONE SI
RIFORNISCE ALL’ESTERO, LADDOVE LE MULTINAZIONALI SFRUTTANO MANODOPERA A
BASSISSIMO COSTO, MODERNI SCHIAVI LEGALIZZATI CHE ANZICHE’ AVERE LE CATENE ALLE
GAMBE SONO COSTRETTI A LAVORARE 15 ORE AL GIORNO PER POCHI DOLLARI, PER
SOPRAVVIVERE
Ed i nostri produttori hanno chiuso, mandando a casa milioni
di persone.
Se i politici avessero voluto fare gli interessi della
popolazione, avrebbero impedito tutto questo. Sarebbe stato sufficiente
imporre dazi doganali: anziché produrre in Italia una scarpa al costo di 10
euro, vai a produrre nel sud-est asiatico per 1 euro? E io ti chiedo 9 euro
di dazi doganali! Rendendo impossibile importare prodotti.
Invece i dazi doganali sono stati inadeguati, incidevano
poco e rendevano comunque conveniente la delocalizzazione o l’importazione
dall’estero. Anziché chiedere i 9 euro sopracitati, chiedevano 50 centesimi,
rendendo conveniente queste pratiche che hanno distrutto il mercato italiano,
il nostro commercio, le piccole-medie imprese, che erano la ricchezza
dell’italia, la spina dorsale dell’economia, categorie che stavano bene
economicamente e facevano stare bene perché facevano girare l’economia! Con 800
euro al mese e l’affitto o il mutuo da pagare a girare sono solo le “scatole”,
ed il crollo dei consumi ha fatto chiudere altre aziende, una spirale di devastazione
economica.
Con l’UE poi abbiamo aggiunto alla concorrenza estera anche
quella interna, dell’est europeo
DIETRO ALLA GRANDE DISTRIBUZIONE OVVIAMENTE CI SONO LE
POTENTI LOBBY, GRUPPI MULTINAZIONALI ALLA BASE DEI QUALI CI SONO LE BANCHE, LE
POTENTISSIME BANCHE, GOLDMAN SACHS, JP MORGAN, MORGAN STANLEY E MOLTE ALTRE.
In molti casi la grande distribuzione ha iniziato anche a
produrre (sempre nel sud del mondo) parte della merce in vendita.
E’ CONVENUTO AGLI ITALIANI METTERSI IN MANO A QUESTE
GRANDI MULTINAZIONALI? FAR CHIUDERE CENTINAIA DI MIGLIAIA DI NEGOZIANTI, ETC?
Inizialmente facendo la spesa al supermercato risparmiavi, è
innegabile, in questo modo hanno conquistato il mercato, sbaragliato la
concorrenza del piccolo commerciante che non poteva competere.
E quando hanno conquistato il mercato, i prezzi sono
iniziati a lievitare…
E OGGI SPENDIAMO, IN PROPORZIONE,
MOLTO DI PIU’ DI QUANTO SI SPENDEVA 30 ANNI FA PER FARE LA SPESA, PER SFAMARE
UNA FAMIGLIA!!!
I produttori di arance vengono presi per il collo: “ti
compriamo tutto il raccolto, ma a 5 centesimi al kg, ok? Altrimenti compro le
arance tunisine che mi costano 3 centesimi al kg, prendere o lasciare?” E
SE NON VOGLIONO FAR MARCIRE I PRODOTTI LASCIANDOLI SUGLI ALBERI (raccoglierli
senza venderli sarebbe solo un costo aggiuntivo) DEVONO ACCETTARE QUESTE
CONDIZIONI… capite?
Poi ci meravigliamo se nei campi, a Rosarno, impiegano,
per 10 euro al giorno, dei poveri disperati stranieri? Il produttore per
riuscire a guadagnare qualcosa, e ben poco, con quei prezzi bassi, è COSTRETTO
ad utilizzare manodopera sfruttatissima e utilizzare pesticidi per massimizzare
il raccolto e aumentare il profitto.
Arance che poi arrivano sugli scaffali del supermercato a
2€ al chilogrammo!!! Se al produttore anziché arrivare 5 cent al chilo ne
arrivassero 30, potrebbe certamente dare lavoro dignitoso ai lavoratori. Poi
in alcuni territori c’è il problema della criminalità organizzata, ma la
questione è quella.
CAPITE COSA è SUCCESSO?
Il popolo, ignaro, si è consegnato a queste lobby… e oggi se
vogliamo mangiare, dobbiamo rivolgerci a loro. Almeno nel 90% del territorio
italiano la situazione è questa!
Immaginatevi cosa accadrebbe, nei grandi centri urbani – Roma,
Milano, Torino, Napoli, etc etc – se di punto in bianco, chiudessero tutti
i supermercati. Milioni di persone non saprebbero dove approvvigionarsi di
cibo. Il potere che hanno queste lobby, se ci pensate, è IMMENSO!
UNA CLASSE POLITICA SERIA, CHE HA A CUORE LE SORTI DI QUESTO
PAESE, AVREBBE IMPEDITO TUTTO QUESTO.
MA UNA CLASSE POLITICA DI DISONESTI INVECE PREFERIREBBE
LUCRARE SU TUTTO QUESTO, INVESTENDO SOLDI PER PARTECIPARE AL BUSINESS, OPPURE
INCASSANDO MAZZETTE MILIONARIE DA LOBBY CHE AVRANNO INTROITI MILIARDARI, PER
SVENDERE IL PAESE.
GIUDICATE VOI QUAL E’
IL NOSTRO CASO…
Poi parlano di crisi, di superare la crisi, di posti di lavoro…e
la gente gli crede!
Ragazzi la situazione è grave, molto grave… e non potrà che
peggiorare, è palese. Purtroppo però molti non lo capiscono.
Questo perché politici e mass media NON NE PARLANO, E
ANZI OCCULTANO la questione, distraendo e deviando la colpa verso altre
vicende, magari il barista sotto casa che non fa uno scontrino…
I grandi media si dividono in 2 categorie: quelli
controllati direttamente dall’elite, e quelli controllati attraverso contratti
pubblicitari: le grandi multinazionali investono ogni anno decine, se non
centinaia, di milioni di euro in pubblicità, e sono gestite per lo più da
poche, ma influenti agenzie. Se un giornale attacca un’azienda gestita
dall’agenzia, rischia che questa non gli passi più la pubblicità… necessaria
per sopravvivere. Se invece un media difende a spada tratta i loro interessi,
anche a costo di mentire spudoratamente, magari ottiene maggiori investimenti… ecco
spiegato il servilismo e l’intoccabilità di certi grandi marchi e/o gruppi.
Mi fermo qua, per ora, per evitare di dilungarmi
ulteriormente, ma torneremo sulla questione. Collegatevi alla nostra
pagina Facebook per restare aggiornati!
LA QUESTIONE DESCRITTA SOPRA è STATA UNA BELLA MAZZATA
PER L’ITALIA E PER GLI ITALIANI, CHE SI SONO IMPOVERITI: il “ceto medio” che ci
contraddistingueva è ormai venuto meno, ormai la divisione è sempre più tra ricchi
e poveri, come nel terzo mondo. E’ ciò che stiamo diventando.
Nel corso della storia, molte nazioni e popoli ricchi e
potenti, hanno avuto un declino inarrestabile fino a raggiungere la povertà.
Aree che un tempo erano prospere e ricche, oggi sono lande desolate dalla
miseria, così come alcune zone dove oggi c’è benessere un tempo erano
poverissime. E l’Italia, sta per avere il suo declino, deciso a tavolino da
qualcuno.
Per arrivare al livello di declino raggiunto ovviamente
non bastava quanto descritto sopra, pur essendo una grande mazzata. Le cause
della crisi sono da ricercare nel sistema monetario, bancario e finanziario,
ovvero nella mancanza di sovranità monetaria e l’assoggettamento a un debito
pubblico inestinguibile, che ci costa 100 miliardi all’anno solo di interessi!!
Soldi che dall’economia reale vengono sottratti e condotti nei caveau delle
banche!
In questo
articolo di nocensura ci trovate descritte tutte le cause del
declino.
Fonte: da Veritanwo
del 3 aprile 2015
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