martedì 12 gennaio 2010

Verona saluta Gemmo Adriano, una vita per lo sport. E fu pioniere della subacquea



Adriano Gemmo

Verona. Gemmo Adriano, una vita per lo sport. E fu pioniere della subacquea. PROTAGONISTI. Folla nella parrocchiale di Avesa per l’ultimo saluto al commerciante che ha vestito molti veronesi

Se ne va una fetta di storia della città con la scomparsa di Adriano Gemmo, il titolare dell’omonimo negozio di sport in piazza delle Poste. Grande commerciante ma anche grande sportivo, è stato il primo presidente della prima associazione di sommozzatori (al tempo si usava dire così), il «Club subacqueo scaligero Verona», che nel 2010 compie 40 anni. A dirgli addio erano in molti, al funerale di ieri ad Avesa, e i volti erano quelli noti di quanti hanno contribuito alla crescita economica della città. Nessuno però voleva essere citato: era il giorno dedicato al saluto di un amico vero.


L’ingresso in chiesa della bara con le spoglie di Adriano Gemmo, ieri pomeriggio ad Avesa 

Anche nell’editoriale del giornalino del club subacqueo, «lo Squaligero», non si parla della morte di Adriano ma di quando lui paragonava le missioni subacquee alle imprese spaziali. E quarant’anni fa si poteva dire che era proprio così: erano i subacquei del club a recuperare le auto finite nel Camuzzoni. E furono loro ad aiutare Jacques Piccard nel testare le acque del Garda.

Il feretro adornato con rose bianche ricordava il colore della neve e inevitabilmente il pensiero andava al negozio e all’atmosfera del tempo quando Gemmo e il suo staff consigliavano i clienti nell’acquisto dell’ultimo modello di sci, degli scarponi. O semplicemente con infinita pazienza rivedevano gli attacchi. Non c’è cittadino che non sia passato dal suo negozio almeno una volta. E le attenzioni erano per il materiale sportivo di tutte le discipline. Non era solo una questione di griffe, si badava alla qualità, e Gemmo era sempre pronto a dire la sua e a fare dell’acquisto la scelta giusta.



 Sport Gemmo fra via Cairoli, piazza delle Poste e piazzetta Navona

Nato a Noventa Vicentina nel 1936, Adriano si trasferì giovanissimo a Verona e subentrò poco alla volta alla guida del primissimo negozio di articoli sportivi della città di proprietà dello zio paterno, anche lui di nome Adriano.  Lo zio a cavallo tra gli anni Venti e Trenta aprì in piazza delle Poste un negozio di armi, cui unì negli anni seguenti articoli da pesca ma anche abbigliamento. E i primi capi di abbigliamento sportivo si trovavano solo da lui. Attorno agli anni Cinquanta il nipote Adriano iniziò a lavorare in negozio e poco a poco ne prese in mano le redini. Negli anni Ottanta aprì un’altra sede, in circonvallazione Maroncelli. Oggi in entrambe le attività è subentrata la società Sportland.
Ma ancora tanti indicano i due negozi come Gemmo.  Un cognome che ha fatto la storia delle «belle botteghe».

Fonte: srs di Anna Zegarelli;  da L’Arena di Verona di Martedì 12 gennaio 2010, pagina 17 (foto Marchiori)

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