martedì 5 gennaio 2010

Maria Madre di Dio




Scultura in bronzo con patina francese a caldo, 2009 di Marco Danielon

“Miriam, sai cos'è la Grazia?” “Non di preciso”,  risposi.
“Non è un’andatura attraente, non è il portamento elevato di certe donne bene in mostra. È la forza sovrumana di affrontare il mondo da soli senza sforzo, sfidarlo a duello tutto intero senza neanche spettinarsi. Non è femminile, è dote di profeti. È un dono e tu l’hai avuto. Chi lo possiede è affrancato da ogni timore. L’ho visto su di te la sera dell’incontro e da allora l’hai addosso. Tu sei piena di grazia. Intorno a te c’è una barriera di grazia, una fortezza. Tu la spargi, Miriam: pure su di me.”
Erano parole da meritarsi abbracci. Restammo sdraiati senza una carezza. Ci pensai un poco e risposi per gioco: “Tu sei innamorato cotto, Josef”.
(In Nome della Madre di Erri de Luca, ed Feltrinelli p.36).

Il vento che come Spirito ti avvolge, turba i tuoi pensieri, posa la Parola dentro te.  Stupita ascolti il suono del vento che ti parla. Chi sa discernere la voce dello Spirito? Tu, giovane Miriam, ti affidi, custodisci la Voce nel viaggio, la canti con gioia, la cresci come Figlio, ora che sei Madre di Dio. (Marta Scandola)

Marco Danielon è uno scultore-cesellatore che opera a Verona da trent’anni. Ha studiato all’Accademia Cignaroli, oltre che con gli scultori Carlo Bonato e Gino Bogoni. Ha frequentato il corso di ristrutturazione di beni culturali e ambientali organizzato dalla Diocesi di Verona e sta completando il corso di laurea ordinario dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose (Verona). Alcune delle sue opere sono presenti a Verona presso la Basilica di San Zeno, nella chiesa Cattedrale e nella chiesa della Casa Madre delle Suore Comboniane, a Roma nella chiesa della Casa generalizia delle Suore comboniane. Contatti: marco.danielon@gmail.com


Fonte: Monastero di Sezano,  stampato per informazione

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