Che da anni
alcune agenzie offrano il "servizio influencer" - per scopi
commerciali ma anche politici - è cosa nota. Per capire chi sono vi consigliamo
la visione di questo video di Casaleggio associati.
Ma ora, stando a
quanto meglio descritto nell'articolo che vi proponiamo di seguito, arriveranno
gli influencer pro-euro, pagati dall'UE con i nostri soldi; è stato stanziato
un milione di euro per addestrare queste persone, che presto invaderanno il web
per denigrare e contrastare coloro che "osano" criticare l'euro,
tramite commenti sui social network e sui blog, cercando di intorbidire le acque
e creare confusione nei lettori. Probabilmente sarà "rinforzata"
anche la flotta di siti web di pura disinformazione che negano o denigrano temi
importanti come la sovranità monetaria ed il signoraggio.
Al sistema non
basta più gestire i mass media di massa e numerosi siti web; arrivano anche i
commentatori-disinformatori, in vista delle prossime elezioni europee in cui
gli eurocrati temono di imbarcare troppi deputati anti-europeisti...
Ovviamente, ci
sentiamo nel mirino anche noi... e vi chiediamo di INFORMARE TUTTI; PASSATE
PAROLA AFFINCHE' LA GENTE SAPPIA E SI REGOLI DI CONSEGUENZA: questi sono
'professionisti della manipolazione', la gente deve sapere che anche il web è
influenzato, e deve sapere che i mandanti sono (anche) gli eurocrati, oltre
alle varie lobby e magari partiti...
Staff
nocensura.com
PS: l'Europa per
i nostri terremotati non aveva soldi... per manipolare le loro opinioni però
si!
- - - - -
Di Debora Billi
Beh che dire, preparatevi: tra qualche mese, ogni volta che
qualcuno su Internet, Facebook o Twitter si azzarderà a menzionare certe
parole chiave, vedrà l'assalto dei troll pronti ad azzannarlo.
Scrivere "uscire dall'euro",
"MES", "fiscal compact", "ritorno alla lira" o
altre parole ad alto rischio di critica attirerà subito gli esperti del caso,
quelli bravissimi a sfottere, deridere, insinuare, insomma a buttare
tutto in caciara. Troll professionisti. L'ha scoperto il Telegraph,
che racconta come l'Unione Europea si
stia preparando alle elezioni del prossimo anno cercando di preservare
se stessa e le proprie istituzioni investendo qualche milione di euro allo
scopo. Così l'articolo:
"Particolare attenzione sarà prestata ai Paesi che
hanno sperimentato un aumento dell'euroscetticismo", dice un
documento confidenziale dello scorso anno. "I comunicatori istituzionali
del Parlamento dovranno avere l'abilità di monitorare le conversazioni
pubbliche e il sentiment popolare, per capire gli argomenti di tendenza, e
avere la capacità di reagire velocemente, in un modo mirato e rilevante, unendosi
alla conversazione ed influenzandola, per esempio, fornendo fatti e
distruggendo miti." Il training per i funzionari comincerà questo mese.
Qualche deputato ha protestato, sostenendo che "spendere
più di un milione di euro per addestrare funzionare pubblici a diventare
troll di Twitter in orario di ufficio, è uno spreco e una cosa
ridicola".
Oltre che ridicola, a me pare anche una cosa piuttosto inquietante.
Non che sia la prima volta: abbiamo assistito ad invasioni di troll
finti-scienziati durante la marea nera della
BP due anni fa, e ricordiamo anche l'iniziativa del governo giapponese
di offrire viaggi
gratis a chi raffreddasse la "paura Fukushima".
Sicuramente, inoltre, c'è al momento in giro un piccolo esercito di troll al
soldo di questo o quel partito allo scopo di influenzare le
nostre opinioni nell'imminenza delle elezioni. Si sgamano da un chilometro, eh.
Ma è la prima volta che un'istituzione pubblica di tale
importanza, come è l'EU, assoldi troll perorientare le elezioni
politiche che la riguardano direttamente nella direzione che ritiene
più comoda. E' un gesto assolutamente antidemocratico, la dimostrazione
(qualora ce ne fosse ancora bisogno) che l'istituzione europea così come è oggi
è intrinsecamente dittatoriale e fascista.
E adesso, aspettiamo pure l'arrivo degli eurotroll.
(Grazie ad A.Bagnai per la segnalazione)
Fonte: da NO CENSURA
di lunedì 4 febbraio 2013
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