Il 6 febbraio scorso il lugubre Mario Monti provava a
svelare il suo cuore tenero e la sua vena animalista adottando un cagnolino
preso da un canile davanti alle telecamere della trasmissione “Invasioni
Barbariche”, condotta da Daria Bignardi su La7.
Nessuno si commosse per la vicenda, essendo palese
l’ipocrisia del premier speditoci dall’Europa, intenzionato a fare campagna
elettorale sfruttando il delicato tema dell’abbandono degli animali domestici.
La rete impazzì, facebook venne immediatamente invaso dalle
foto in cui si vede il povero cagnolino in braccio a Monti con un’espressione
visibilmente terrorizzata, avendo evidentemente capito con chi ha a che fare.
Scoppiò la mania del “toto-nome”, si moltiplicarono i sondaggi dall’intento
ironico e scherzoso in cui ci si chiedeva come il Prof avrebbe chiamato il cane
(Imu? Choosy? Spreed? Loden? ecc.). Alla fine Monti optò per Empy, diminutivo
di Empatia.
Oggi però sappiamo che, strano a dirsi, è stata tutta una
presa in giro. Monti non ha affatto adottato un cane trovatello di un canile,
ma semplicemente ha preso in braccio un cane affittato dalla trasmissione. Una
recita, in pratica.
A rivelarlo è stata la stessa Daria Bignardi su twitter
Ebbene sì, il cane è stato affittato da un negozio di
animali dalla Endemol, società che produce la trasmissione condotta da Daria
Bignardi, e portato in trasmissione apposta per rendere il senatore a vita più
“umano” e simpatico. L’intenzione, come rivela Dagospia, era quella di
restituirlo alla proprietaria del negozio Animal House di viale Monte Nero, a
Milano.
Dove probabilmente tornerà finite le elezioni e l’ipocrisia
televisiva.
Fonte: srs di Riccardo Ghezzi, da NO CENSURA del 16 febbraio 2012
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