Silver Birch ci descrive sinteticamente
ciò che dobbiamo aspettarci dopo il “Passaggio”, e ‘come’ e ‘dove’ vivono i
nostri cari che hanno già varcato la Soglia.
Ecco il messaggio di Silver Birch, l’alta guida spirituale del medium Maurice Barbanell. Per fornire un aspetto “umano” di se stesso
al medium Maurice Barbanell, si
presentò a lui sotto le spoglie di un Nativo Americano vissuto più di 3.000
anni fa.
I messaggi da lui trasmessi nei primi decenni del secolo
scorso sono ancora attualissimi e trovano pieno riscontro con tutto ciò che
oggi sappiamo sull’Aldilà, grazie a migliaia e migliaia di testimonianze dei
cosiddetti “ritornati”, e a svariati medium e canalizzatori sparsi in tutto il
mondo.
L’ALDILÀ RACCONTATO DA SILVER BIRCH
Il giorno dopo la tua “morte” sarai lo stesso individuo che
eri il giorno prima, tranne per il fatto che avrai buttato via il tuo corpo
fisico. In questa nuova condizione, potrai esprimere te stesso attraverso il
corpo eterico, che è una replica di quello fisico, senza però alcuna delle sue
imperfezioni.
Tutte le malattie e le infermità saranno state lasciate dietro di te: i sordi udranno, i muti parleranno, i ciechi vedranno e lo storpio non sarà più tale.
È necessario cercare di capire che la vita nel mondo
spirituale non è un sogno nebuloso. E’ invece piena di attività e altrettanto
reale della vita che ognuno vive qui sulla Terra. Siamo abituati a pensare al
mondo materiale come reale e solido, anche se in realtà non è così, come la
Fisica dimostra. Le cose della mente, o dello Spirito, ci sembrano oscure e
vaghe, ma per coloro che vivono dall’Altra Parte, il mentale è il ‘vero’,
mentre il fisico è l’ombra.
Questo, senza dubbio, sarà un po’ difficile da cogliere per
voi, ma troverete una perfetta analogia se pensate ai vostri sogni. Quando si
sogna, tutte le cose che si incontrano sono reali nel momento del loro
accadere, e diventano sogni solo quando vi svegliate. Ma se non vi svegliaste
mai ed il sogno fosse lo stato perenne della vostra esistenza, allora quello
stato onirico sarebbe la vostra realtà.
Il mondo degli
Spiriti è intorno e su di noi.
Alcune persone lo vedono e lo sentono perché possono entrare
in sintonia con le sue vibrazioni. Non si trova in qualche continente lontano,
ma è una parte dell’universo, miscelato ed intrecciato con il mondo fisico.
È necessario allontanare dalla vostra mente la vecchia idea
teologica che, dopo la “morte” c’è un sonno eterno ed indisturbato, sebbene ci
possa essere, in un primo momento, un breve periodo di riposo per permettere
allo Spirito appena arrivato, di adattarsi alla sua nuova vita. Questo richiede
di solito un po’ di tempo, ma poi lo spirito incontra coloro che lo hanno
preceduto. Le famiglie sono riunite e i vecchi legami vengono ristabiliti, come
pure le antiche amicizie.
So che vi state chiedendo: “Come sarò in grado di
riconoscere coloro che mi hanno preceduto?” Questa però non è una vera
difficoltà, perché Essi vi conoscono bene, avendovi vegliati ed essendo rimasti
in costante contatto con voi; poi, giacché il mondo degli Spiriti è un luogo
dove il pensiero è realtà, essi saranno in grado di mostrarsi a voi per come li
avevate conosciuti.
Vi è, tuttavia, un fattore di grande importanza operante sempre nel mondo dello Spirito: la ‘Legge Eterna di Attrazione’.
Solo coloro che hanno qualità spirituali affini, possono incontrarsi nella nuova vita, sullo stesso piano. Per esempio, il marito e la moglie che sono stati insieme sulla terra, uniti solo da un legame giuridico e tra i quali il vero amore non è mai esistito, non vivranno insieme nella vita dello Spirito.
A volte, le persone sono perplesse perché scoprono che qui ci sono anche molti edifici. È necessario ricordare, però, che non sono case fatte di mattoni e malta, ma costruite dal pensiero. Ciò vale anche per l’abbigliamento che viene indossato, perché l’istinto di vestirsi è profondamente radicato ed è diventato abituale.
Nessuno si sognerebbe mai di camminare per le strade senza veli, questa abitudine è parte della nostra formazione mentale, ecco perché persiste anche dall’Altra Parte, dove gli stati mentali sono la realtà.
“Che dire del cibo?
Gli Spiriti mangiano?”
Finché c’è desiderio per il cibo, questo desiderio mentale
viene soddisfatto. Fino a quando l’individuo desidera ardentemente cibo e
bevande, può avere l’illusione di soddisfare tale desiderio. Lo si può chiamare
un bisogno molto materiale, se volete, ma è molto più sano e logico delle porte
del Paradiso e delle arpe d’oro!
Nel mondo dello Spirito, inoltre, non ci sono difficoltà
linguistiche. Tutte le persone di tutte le nazioni parlano lo stesso
linguaggio: quello del pensiero. Non ci sono parole emesse dalla bocca, perché le
idee vengono trasmesse telepaticamente, da una persona all’altra. Le parole,
dopo tutto, sono goffi sostituti dei pensieri, mezzi artificiali con cui
comunichiamo le nostre idee l’uno con l’altro e non potranno mai esprimere
adeguatamente i pensieri che si stanno cercando di trasmettere.
Un giorno, quando la razza umana si sarà evoluta, la lingua verrà infatti abolita.
Avrete imparato come inviare le vostre idee telepaticamente e così molte delle difficoltà internazionali spariranno. Nel mondo dello Spirito, i pensieri di ogni persona sono noti e non possono essere nascosti: non ci può essere inganno nè finzione. Ogni individuo è conosciuto per quello che è, non può ingannare nessuno, perché mentire è impossibile.“Che dire dell’età?
Cosa succede alle persone anziane quando muoiono?” L’età
fisica e la crescita mentale non procedono alla stessa velocità. Voi, in terra,
avventatamente giudicate la mente di un uomo dall’età del suo corpo fisico, ma
dall’altro lato della vita, è la mente che sopravvive e la crescita mentale
consiste di progresso verso la maturità. I bambini invecchiano ed i vecchi
diventano più giovani nello Spirito.
Qui ogni persona cerca di esprimere appieno le sue
inclinazioni naturali. Durante la vita terrena ci sono migliaia di cantanti che
non hanno mai cantato; attori che non hanno mai recitato; pittori che non hanno
mai dipinto; poeti che non hanno mai scritto una riga di poesia; musicisti che
non hanno mai composto una nota musicale. Tutti questi talenti non hanno mai
avuto la possibilità di essere espressi, a causa, per esempio, di avverse
circostanze economiche.
Queste persone sulla Terra hanno dovuto intraprendere qualche
altra attività per garantirsi il pane quotidiano. Dall’altra parte, invece,
costoro possono esprimere il proprio talento: non ci sono pioli quadrati da
infilare in fori rotondi in quel mondo. Per loro, la vita è un continuo
progresso, ognuno cerca di eliminare le scorie dalla propria natura e
perfezionare il proprio essere.
In questa lotta per la perfezione, non c’è limite: si va avanti per l’eternità.
Il mondo dello Spirito non è però così sconosciuto come
pensiamo, perché la maggior parte di noi lo visita durante il sonno, anche se
pochi poi ricordano ciò che sognano. Quando però si arriva qui, grazie alla
legge di associazione delle idee, ci ricorderemo anche delle nostre esperienze
notturne.
Certo, ci vuole del tempo per lo Spirito appena arrivato, per
acclimatarsi alle nuove condizioni di vita. Inoltre, questo processo di
risveglio è diverso a seconda della conoscenza spirituale che il “morto” aveva
prima della sua dipartita.
Quanto più ‘ignorante’
era in materia, tanto più tempo gli ci vorrà per familiarizzare con le sue
nuove condizioni. E’ per questo che coloro che sono stati educati con idee
molto ortodosse, con concezioni rigide degli stati “post-mortem”, in questa
fase sperimentano spesso grandi difficoltà di adattamento. La fase successiva della
vita è infatti uno stato mentale: qui le persone vivono nel mondo mentale che
hanno creato, fino a che non si saranno evoluti sufficientemente per eliminare
questa illusione.
Quando moriamo, noi non entriamo in Cielo attraverso le
“Porte del Paradiso”, né scendiamo all’Inferno attraverso laghi di “fuoco e
zolfo”, né dormiamo per sempre.
Ognuno di noi gravita naturalmente nella sfera spirituale a cui è adatto, secondo la vita che ha vissuto ed il carattere acquisito in terra.
Non possiamo occupare una sfera superiore rispetto allo
status spirituale che abbiamo raggiunto, né desidereremo occuparne uno
inferiore. Automaticamente, andremo solo in quel piano di vita spirituale per
il quale siamo adatti, né saremo in grado di far finta di essere migliori o
peggiori, perché una volta spogliati del nostro corpo fisico, saremo conosciuti
solo per quello che in realtà siamo.
Le persone che hanno vissuto una vita normale, non troveranno nulla di deludente quando arriveranno nel mondo degli Spiriti. E’ l’uomo egoista che dovrà affrontare grandi difficoltà– a causa delle abitudini terrene che agiscono come una barriera verso il progresso da raggiungere – prima di riunirsi a coloro che ama. Se, in virtù della vita che ha vissuto sulla terra, egli sarà tenuto lontano da coloro che ama, questo sarà il suo inferno.
“Che cos’è il
Paradiso?”
E’ la ricompensa di una vita saggiamente spesa sulla terra,
perché automaticamente vivremo con coloro che amiamo. Il Paradiso e l’Inferno
sono solo stati mentali. Naturalmente, coloro che abitano su un piano superiore
possono, se lo desiderano, visitare gli Spiriti che gravitano nelle sfere
relativamente più basse e spesso lo fanno, mentre è impossibile per coloro che
vivono nei piani inferiori recarsi in quelli superiori.
In molti casi, coloro che “muoiono” passano un difficile
periodo di stress, a causa del fatto che non possono più contattare i loro cari
sulla terra. Fino a quando non si saranno risvegliati nella loro nuova vita,
continueranno quindi a tornare dai propri cari per cercare di dir loro che sono
vivi.
I defunti spesso non riescono a capire perché, pur potendo vedere ancora i propri familiari e amici, questi ultimi non sono in grado di rilevare la presenza di coloro per i quali sono in lutto. Si tratta di un dolore molto intenso che migliaia di Spiriti provano, e sebbene facciano tutto il possibile per attirare l’attenzione dei loro cari, troppo spesso non ci riescono e devono lasciarli sconsolati.
Per qualche legge che
non conosciamo, gli spiriti sanno un po’ in anticipo quando qualcuno sta
per passare la Soglia, dal vostro al nostro mondo, così fanno i preparativi
necessari per salutarli ed aiutarli durante il Passaggio. Questo spiega il
fatto per cui in centinaia di occasioni i moribondi dicono di parlare con i
propri parenti “defunti” che possono anche vedere accanto a loro e, a volte,
questi parenti in Spirito vengono visti o percepiti anche da chi assiste al
decesso.
I chiaroveggenti che assistono alla “morte” di un individuo,
affermano di poter vedere, nei frangenti del trapasso, una replica del corpo
fisico apparire gradualmente, collegato ancora per un po’ al corpo fisico, da
un cordone (che è quello che la Bibbia descrive come il “cordone d’argento”)
che si innesta nella testa. Quando il filo viene spezzato, avviene la “morte”
vera e propria, e il corpo eterico è poi visto salire verso l’alto, fino a
scomparire alla vista.
L’unica cosa che
causa grande dolore a coloro che sono trapassati, è vedere il nostro eccessivo
dolore.
Esso, curiosamente, agisce da deterrente, impedendo loro di
stare vicino a noi. Non amano nemmeno le continue visite al cimitero, in quanto
sanno di non essere lì, perciò la maggior parte degli Spiritualisti preferisce
mettere fiori dinanzi alla fotografia dei propri cari, in particolare ricordando
gli anniversari.
Questo serve a
perpetuare l’idea che lo Spirito è sempre in casa.
Lo Spiritualista indulge anche nell’abitudine di comunicare
mentalmente con quelli che sono passati, inviando loro messaggi, trattandoli
come se fossero effettivamente presenti nella stanza. So, per certo, che questi
messaggi vengono ricevuti; per più e più volte ho sentito Spiriti ringraziare
per questa comunione e testimoniare che avevano ricevuto il messaggio,
ripetendo al medium alcune delle idee espresse loro.
Ormai avrete capito che la vita spirituale, non è uno stato di indeterminatezza o di sonno eterno, ma è piena di attività e lavoro: l’ozio e la disoccupazione non esistono lì.
C’è abbondanza di cose da fare per tutti, anche se so che è difficile per voi che siete immersi negli affari materiali, apprezzare le attività del mondo spirituale. Oltre al lavoro, vi è svago e divertimento: ci sono possibilità di educazione ed istruzione in tutti i rami della vita ed in ogni particolare forma di conoscenza che lo Spirito desidera.
Naturalmente, molti spiriti sono impegnati in compiti di cooperazione con persone che vivono nel vostro mondo. Alcuni sono al lavoro per rendere più facile la comunicazione tra i due mondi, altri, attratti da persone vive che stanno seguendo linee di ricerca simili alle loro, tornano per aiutarle nei loro sforzi, anche se spesso tali persone non hanno interesse al mondo dello Spirito e non si accorgono dell’aiuto che ricevono.
Fonte: http://ilnuovomondodanielereale.blogspot.it/2017/09/il-mondo-dopo-la-morte-raccontata-da-un.html
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