Una fonte decisamente affidabile rivela che la massoneria, antica nemica della Chiesa, nei suoi piani per la Rivoluzione Conciliare (1965), ha preso delle decisioni atte a condurre la Chiesa a invalidare i Sacramenti Cattolici, non alterandone la forma sacramentale, cosa che li avrebbe resi invalidi in maniera evidente, ma facendo in modo che il Ministro perdesse alla lunga la sua indispensabile intenzione sacramentale.
Questa «fonte affidabile» è un francese che ha avuto numerose conversazioni con un degno prete di Lilla che è stato confessore del Card. Lienart sul suo letto di morte. Paventando senza dubbio le fiamme dell’Inferno, il Cardinale, in agonia, chiese a questo prete di rivelare al mondo la sua confessione, liberandolo dal segreto della Confessione. Questo prete, in pubblico, continuò a mantenere una certa discrezione, ma si rivelò più aperto in privato, in particolare su ciò che il Cardinale gli aveva confessato a proposito del piano, in tre punti, della massoneria per distruggere la Chiesa. Che il Card. Lienart sia entrato o meno nella massoneria alla precoce età di 17 anni, non toglie nulla al fatto che egli rese un gran servizio alla massoneria col suo intervento nel secondo giorno del Concilio, quando, prendendo la parola senza permesso, chiese che i documenti preparati accuratamente dalle Commissioni preparatorie fossero tutti rigettati dall’assemblea.
Secondo
la confessione del Cardinale, il primo obiettivo della massoneria era quello di corrompere la Santa
Messa, alterandone il Rito in maniera tale che alla lunga l’intenzione del
celebrante di «fare ciò che fa la Chiesa» finisse col perdersi.
A poco
a poco il Rito doveva portare i preti e i fedeli a vedere nella Messa un
«memoriale» o un «pasto sacro» piuttosto che un Sacrificio propiziatorio.
Il
secondo obiettivo era quello di interrompere la Successione Apostolica
con un nuovo Rito per la consacrazione episcopale che avrebbe finito col
privare i vescovi della validità della loro consacrazione.
La
nuova formula - anche per chi non volesse ammetterne l'invalidità - sarebbe
sufficientemente ambigua da seminare il dubbio, e soprattutto il
nuovo Rito nel suo insieme sarebbe di natura tale da dissolvere alla
lunga l’intenzione sacramentale del vescovo consacratore.
In tal modo, la Successione Apostolica si
interromperebbe così dolcemente che nessuno se ne accorgerebbe.
Non è esattamente ciò che temono oggi molti
cattolici credenti?
Checché si possa dire della testimonianza di questo vecchio prete e del fedele con il quale ha parlato - perché qualcuno potrebbe legittimamente dubitare o disinteressarsi di tale rivelazione -, si è costretti a constatare che i Riti del Novus Ordo per la Messa e per la consacrazione episcopale corrispondono esattamente a questo piano massonico svelato dal Card. Lienart alla sua morte (15 febbraio 1973).
Fin dall’introduzione di questi nuovi Riti,
alla fine degli anni 60 e all’inizio degli anni 70, molti Cattolici seri hanno
messo in dubbio la loro validità. Infatti questi Riti hanno formula
sacramentale sufficientemente cattolica da rassicurare molti celebranti sulla loro
validità, ma nell’insieme li si è resi talmente ambigui e talmente passibili di
una interpretazione non cattolica, che alla lunga essi invalideranno
l’intenzione di ogni celebrante troppo «obbediente» o non incline alla
preghiera e alla veglia.
Dei Riti modificati in maniera tale da apparire così validi in un primo tempo da essere accettati dalla maggior parte dei cattolici, ma ambigui a tal punto che a lungo andare invalidino i Sacramenti, costituiscono una trappola di una sottigliezza veramente satanica! Per evitarla, il cattolico deve, per un verso, interrompere ogni contatto con questi nuovi Riti, ma, per l’altro, non deve inficiare i buoni sentimenti cattolici avanzando delle accuse teologiche esagerate che contraddicono la buona dottrina cattolica. Questo equilibrio non sempre è facile da mantenere.
Nostro dovere,
anche se questo significherà perdere lettori, è quello di scrivere e pubblicare
la verità, non personali opinioni, volte a ingannare i fedeli.
Che Dio ci aiuti,
perché, come disse lo stesso Achille Lienart sul letto di morte,
"umanamente parlando la Chiesa è distrutta" ma divinamente possiamo
prega e sperare nella restaurazione. Nostro umile consiglio che diamo ai fedeli
cattolici che desiderano rimanere tali, è di recitare ogni giorno le 15 decadi
del Santo Rosario mariano, curare la meditazione sui testi sacri o su buoni
libri di spiritualità, e preservare se stessi e la propria famiglia dai frutti
velenosi dell'operato della massoneria ecclesiastica. Sul sito di Istruzione
Cattolica sono anche disponibili alcuni studi seri e documentati riguardanti la
nuova consacrazione episcopale (1968) e le condizioni di validità del
sacramento dell'Eucaristia, oltre che numerosi altri articolo di informazione
riguardanti l'attuale crisi ecclesiale.
Fonte: da gloria tv, del 11 settembre 2017
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