STUDI E DOCUMENTI DI STORIA E LITURGIA
m/2
GIOVANNI BATTISTA PIGHI
CENNI STORICI
SULLA
CHIESA VERONESE
VOLUME II
VERONA
Archivio Storico Curia Vescovile
Piazza Duomo, 19
CMLXXXVIII
Ristampa a cura del periodico « Il Seminario»
Verona 1988
Si autorizza il periodico « IL SEMINARIO
» a procedere alla ristampa di « CENNI STORICI SULLA CHIESA VERONESE)) del
canonico G.B. Pighi.
Verona, dalla curia vescovile, 20 febbraio 1980.
De Ordinsrii mandato
Don Tiziano Bonomi, Cancelliere
L'opera « CENNI STORICI SULLA CHIESA VERONESE)) del canonico
G.B. Pighi venne pubblicata la prima volta a puntate mensili in « Bollettino
ecclesiastico veronese » fra il 1914 ed il 1926.
Viene qui ridata a stampa a cura del periodico
« IL SEMINARIO
», via Seminario 8 - 37129 VERONA - telefono (045) 597255
Lavorazione tipografica a cura di « EDIZIONI STIMMGRAF»
Via Monte Comun, 68 - 37057 S. Giov. Lupatoto (VR)
Telefono 045/547400-548764
AVVERTENZA
Il testo pubblicato è fedelmente quello curato a suo
tempo dallo stesso autore, di cui si conservano le divisioni, i titoli, i
sommari e la dizione. Le note contrassegnate con numeri 1,2 ... sono
dell'autore. Piccoli cenni di annotazione aggiunti in questa ristampa sono
contrassegnati con lettere alfabetiche (a), (b) ... e poi richiamati a fine di
capitolo. Per ragioni comprensibili si è proceduto spesso alla sostituzione di
iniziali maiuscole con le rispettive minuscole. Al termine di ogni volume è
prevista un'appendice con elenco di quanto giovi ad una rapida consultazione
dell'opera.
PRESENTAZIONE
Il primo volume dei CENNI STORICI SULLA CHIESA VERONESE
di mons. Giovanni Battista Pighi è comparso a fascicoli nel corso di cinque
anni dal 1980 al 1985. Ha trovato buona accoglienza nel pubblico degli
amanti della storia, molti dei quali non hanno cessato di far pressione perché
l'opera continuasse. La continuazione era nelle intenzioni di chi aveva
iniziato ed era nei desideri di molti anche una certa celerità. Ma i progetti e
i desideri devono sempre far i conti con le effettive possibilità.
Nel frattempo maturò anche la decisione di non pubblicare
il secondo volume a fascicoli, ma in volume definitivo. Ciò ha comportato un
lavoro di preparazione a ritmo diverso e per alcuni aspetti più impegnativo,
che avrebbe richiesto una disponibilità di tempo più organica; anche ciò ha
obbligato a fare i conti con le possibilità concrete, non sempre rispondenti
alle esigenze ideali.
Va poi osservato che per queste epoche più vicine a noi
della storia della chiesa veronese la bibliografia è assai più numerosa, perché
esistono più documenti e molti si sono impegnati a farceli conoscere in
pubblicazioni di svariata prospettiva; ciò ha posto un dilemma per le note
aggiunte di aggiornamento bibliografico: o raccogliere tutto e allungare
all'indefinito la bibliografia, o scegliere i testi più pertinenti e più
utili come guida anche per reperire bibliografie più ampie, se il lettore o
lo studioso ne sentirà l'esigenza. Non è stato lavoro facile e non si
presume di aver sempre raggiunto l'intento. Si possono prevedere critiche a non
finire, per il fatto che non si troverà citato quell'articolo o quell'altro,
specie se il volume capiterà in mano a chi si è marcito nelle bibliografie e vi
consuma dietro tempo ed ingegno, preoccupato più di quello che han detto gli
altri, che di riuscir a dire qualche cosa di proprio e sotto propria
responsabilità. D'altra parte penso che in questo campo delle citazioni
bibliografiche, si renderà sempre più necessario attenersi a scelte giudiziose,
per non ridursi a fornire ai lettori schedari bibliografici, invece che testi
da leggere.
Qualunque cosa ne paia al pubblico, pertanto si è
proceduto nel modo sopraddetto per quanto riguarda le annotazioni
bibliografiche aggiunte. Quanto al testo di mons. Pighi, lo si è riprodotto
quale è con le sole correzioni dei refusi tipografici e quelle rettifiche di
dati rese necessarie dai risultati delle ricerche posteriori; ad es. a
proposito di Luigi Lippomano il Pighi diceva:
« nipote di Pietro Lippomano ii; mentre si è
accertato che era cugino, e pertanto si è corretto il testo sostituendo « cugino» a
«nipote
»,
come del resto si segnalerà nelle note ai luoghi specifici. Non è il caso di
elencare tutti questi casi di correzione a questo punto.
Patte queste precisazioni, non sembra di dover aggiungere
altro, ma per quanto riguarda il merito dell'opera di mons. Pighi, rimandiamo a
ciò che fu scritto da D. Alborali
come prefazione all'inizio del primo volume. Ed ora auguriamo ai lettori una proficua
lettura delle pagine di mons. Pighi e auguriamo all'opera un lusinghiero
successo, senza d'altra parte illuderci di riscuotere l'interesse universale
nemmeno di tutti coloro che dovrebbero maneggiare l'opera per dovere di ufficio
di procurarsi una conveniente conoscenza della storia della nostra chiesa di
Verona.
Ma non ci manca la
consapevolezza di aver fatto un utile servizio alla nostra società religiosa e
non inutile alle realtà civili di Verona.
A. ORLANOI
Fonte: srs di
Giovanni Battista Pighi, da CENNI STORICI SULLA CHIESA VERONESE, volume II
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