Il rabbino Yitzhak Shapiro 8 a destra)
GERUSALEMME – Un rabbino ebreo ha pubblicato un libro che dà il permesso di uccidere i non ebrei, tra cui neonati e bambini, che possono costituire una minaccia reale o potenziale per gli ebrei o Israele. “E’ lecito uccidere i Gentili, ovvero i non-ebrei, anche se non sono responsabili diretti di una minaccia“, ha affermato il rabbino Yitzhak Shapiro, responsabile religioso della colonia Yitzhar nella Cisgiordania occupata, nel suo libro “La Torah del Re“. Egli sostiene che i goyem (un epiteto dispregiativo per i non ebrei), può essere ucciso se minaccia Israele. “Se uccidiamo un Gentile che ha peccato o ha violato uno dei sette comandamenti – in quanto noi abbiamo a cuore i comandamenti – non c’è niente di sbagliato nell’omicidio.”
GERUSALEMME – Un rabbino ebreo ha pubblicato un libro che dà il permesso di uccidere i non ebrei, tra cui neonati e bambini, che possono costituire una minaccia reale o potenziale per gli ebrei o Israele. “E’ lecito uccidere i Gentili, ovvero i non-ebrei, anche se non sono responsabili diretti di una minaccia“, ha affermato il rabbino Yitzhak Shapiro, responsabile religioso della colonia Yitzhar nella Cisgiordania occupata, nel suo libro “La Torah del Re“. Egli sostiene che i goyem (un epiteto dispregiativo per i non ebrei), può essere ucciso se minaccia Israele. “Se uccidiamo un Gentile che ha peccato o ha violato uno dei sette comandamenti – in quanto noi abbiamo a cuore i comandamenti – non c’è niente di sbagliato nell’omicidio.”
Shapiro, che è a capo di una piccola scuola talmudica presso
l’insediamento di Yitzhar vicino a Nablus, afferma che il suo editto “è pienamente giustificato dalla Torah e
dal Talmud.”
L’editto anti-goyem sembra venire in risposta all’arresto da
parte della polizia israeliana di un terrorista ebreo che ha confessato di aver
ucciso due pastori palestinesi in Cisgiordania. Il terrorista, un immigrato di
origine americana di nome Yaakov Teitel, aveva anche confessato di aver tentato
di assassinare personalità ebraiche di sinistra. La Polizia sionista ha
considerato l’arresto un risultato importante nella lotta al terrorismo
ebraico, che gli esperti sostengono vive di editti religiosi emessi da rabbini
affiliati al campo religioso-sionista.
Quasi 16 anni fa, un terrorista ebreo di nome Yigal Amir
aveva assassinato l’allora premier israeliano Yitzhak Rabin.
Inoltre, numerosi palestinesi innocenti sono anche stati
assassinati a sangue freddo dai terroristi ebrei.
Nel 1994, Baruch Goldstein, un terrorista ebreo, aveva
ucciso 29 fedeli musulmani all’interno della moschea di Al-Ibrahimi nella città
di al-Khalil.
L’editto controverso, è sostenuto da numerosi rabbini
affiliati al cosiddetto campo nazional-religioso del sionismo, così come il
seminario talmudico a Gerusalemme Ovest, noto come Merkaz Ha’rav.
Tra i rabbini che hanno pubblicamente sostenuto l’editto
sono Yitzhak Ginsburg e Yaakov Yosef. Ginsburg aveva scritto un opuscolo per
glorificare l’assassino e terrorista ebreo-sionista Goldstein; quest’ultimo fu
definito “figura santa.”
Il punto di vista di Shapiro, su come i palestinesi e i non
ebrei in generale, dovrebbero essere trattati, secondo la legge religiosa
ebraica (halacha), è ampiamente condiviso nella società sionista e
nei media di Israele.
Durante l’assalto israeliano contro Gaza qualche tempo fa,
Mordecahi Elyahu, una delle principali figure rabbiniche in Israele, ha
esortato l’esercito a non astenersi dall’uccidere bambini nemici al fine di
salvare la vita dei soldati israeliani. Aveva anche chiesto al governo
israeliano di effettuare una serie di bombardamenti a tappeto dei centri
abitati palestinesi a Gaza. “Se non
si fermano dopo che noi uccidiamo 100 palestinesi, allora dobbiamo ucciderne un
migliaio. E se non si fermano dopo che noi uccidiamo mille palestinesi, allora
dobbiamo ucciderne 10.000. Se ancora non si fermano, noi dobbiamo ucciderne
100.000, anche un milione, se fosse necessario“.
Secondo Israel Shahak, autore di “Storia ebraica: il peso di tremila anni“, il termine “esseri umani” nella legge ebraica si
riferisce esclusivamente agli ebrei.
Molti rabbini ortodossi ebraici, in particolare nel campo
nazional-religioso, vedono le convenzioni internazionali che condannano
l’uccisione deliberata di civili e la distruzione di abitazioni civili, come
rappresentanti della “morale cristiana”,
non vincolanti per gli ebrei.
Nel 2006, il
Consiglio rabbinico degli insediamenti ebraici in Cisgiordania ha esortato
l’esercito “a ignorare la morale
cristiana e sterminare il nemico a nord (Libano) e a sud (Striscia di Gaza)”.
Tali disposizioni manifestamente razzisti e odiosi, non
sollevano le proteste in Israele, né tra gli intellettuali, né nella società in
generale.
Fonte: EUTtimes
Link: http://www.eutimes.net/2009/11/book-about-killing-gentile-children-becomes-bestseller-in-israel/
Traduzione di Ali
Reza Jalali
Fonte: visto su Stato
e Potenza del 19 maggio 2013
Link: http://www.statopotenza.eu/7309/libro-israeliano-che-incita-al-massacro-dei-non-ebrei-diventa-bestseller
P.S. Gio'
Anche per i musulmani uccidere un Kafiruna (pagano, non
musulmano) con il quale non si è stretto nessun patto di alleanza, non
è un delitto. Lo riaffermava un ayatollah dell'Iran alcuni anni fa.
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