lunedì 1 agosto 2016

PRANZO IN CIMA AL GRATTACIELO, LA CONTROVERSA STORIA DELLA FOTO ICONICA SCATTATA NEL 1932

Lunch atop a Skyscraper

Questo articolo appartiene alla rubrica: Le foto che hanno fatto la storia

La fotografia intitolata "Lunch atop a Skyscraper" (in italiano "Pranzo in cima al grattacielo") ha una storia molto affascinante alle sue spalle, fu scattata a New York durante la costruzione del RCA Building (rinominato GE Building nel 1986) del Rockefeller Center.

La foto, scattata il 20 Settembre del 1932, ritrae undici operai durante la pausa pranzo, seduti con le gambe penzoloni su una trave a 256 metri di altezza (corrispondente al 69° piano), per scattarla non è stato utilizzato alcun trucco prospettico e non si tratta di un fotomontaggio come qualcuno ha ipotizzato, basta vedere la foto scattata allo stesso fotografo (l'ultima in questo articolo) per capire che la sessione di scatto è stata realizzata ad altezze elevate.

La fotografia apparve il 2 Ottobre nel Sunday photo come supplemento del New York Herald Tribune, il negativo in vetro è ora di proprietà di Corbis, che acquistò l'immagine dall'archivio Acme Newspictures nel 1995.

Questa immagine è stata per lungo tempo oggetto di dibattito.

Lunch atop a Skyscraper non è uno scatto spontaneo come si è a lungo creduto, gli archivisti sono concordi sul fatto che la foto è stata costruita ad arte per conto della Rockefeller Center allo scopo di promuovere il suo nuovo grattacielo. Sebbene i soggetti nella foto fossero realmente operai che lavoravano li, furono messi in posa e fotografati da diversi fotografi.

Questa verità è emersa grazie a una dichiarazione che Ken Johnston, archivista di Corbis, rilasciò all'Independent.

Inoltre aggiunse che è l'immagine storica più venduta da Corbis Images e top tra le fotografie storiche iconiche nel catalogo dell'agenzia, insieme alle foto di Albert Einstein e Martin Luther King.

Il negativo originale della fotografia è conservato in un impianto a temperatura controllata nelle Iron Mountain in Pennsylvania. Johnston ha definito questa foto "un pezzo di storia americana".


Men Asleep on a Girder

Questa foto intitolata "Men Asleep on a Girder" è stata scattata lo stesso giorno ai medesimi soggetti e secondo gli archivisti è un ulteriore prova che dimostra come fosse stato tutto solo una sessione di scatto programmata a tavolino.

I soggetti nella foto, non fu facile rintracciare gli undici operai ritratti nell'immagine, l’agenzia Corbis assunse degli investigatori privati e mise degli annunci sul giornale per cercare di trovarli, solo alcuni sarebbero stati identificati con certezza:

Partendo da sinistra, il terzo è Joseph Eckner, il quarto è Michael Breheny, il quinto è Albin Svensson e il numero sei con la sigaretta è Peter Rice, un fabbro di Mohawk in Canada. Il primo uomo di destra è Gusti (Gustáv) Popovič, slovacco, dal villaggio di Vyšný Slavkov nel distretto di Levoča. Gusti era in origine un boscaiolo e falegname. Nel 1932 ha inviato alla moglie Mariska una cartolina contenente questa fotografia su cui ha scritto: "Non preoccuparti cara Mariska, come puoi vedere sono ancora con la bottiglia. Tuo Gusti.". È tornato a Vyšný Slavkov, all'inizio della seconda guerra mondiale ed è diventato un contadino, ma verso la fine del conflitto Gusti fu ucciso da una granata esplosa nel suo villaggio. La sua tomba (in comune con quella di Mariska) è nel cimitero di Vyšný Slavkov. Il terzo da destra è Joe Curtis. Il quarto da destra è presumibilmente l'irlandese Francis Michael Rafferty insieme al suo migliore amico e collega irlandese, Stretch Donahue, seduto alla sua destra.

Proprio le loro storie sono diventate argomento del documentario “Lon sa Speir” (titolo gaelico per “Lunch in the Sky) diretto dal regista irlandese Eamonn O Cualain.

Il fotografo, l'immagine venne originariamente attribuita a "Ignoto" e successivamente ed erroneamente a Lewis Hine, che in quegli anni era diventato famoso per aver documentato la costruzione dell'Empire State Building.

Ma nel 2003, la Corbis, in occasione dei cento anni dalla nascita di Otto Bettmann (il fondatore del primo nucleo della società) decise di lanciare un appello sui principali quotidiani americani per trovare l'autore dello scatto e incaricò un'agenzia privata per l’analisi delle prove presentate dalla moltitudine di fotografi che reclamavano la paternità dello scatto.


Charles Clyde Ebbets 

Joyce Ebbets moglie dell'ormai defunto Charles Clyde Ebbets (morì nel 1978 per via di un tumore) portò come prova una fotografia del marito mentre lavorava come reporter sulle travi dello stesso grattacielo, alcune lastre fotografiche di immagini contestualizzabili nella stessa sessione di lavoro, ed una ricevuta di compenso straordinario del giornale che pubblicò la fotografia e che riconosceva al fotografo una indennità extra per la pericolosità degli scatti.

Dopo poco più di 70 anni, Charles Clyde Ebbets venne ufficialmente riconosciuto come l’autore di “Lunchtime atop a skyscraper”.

La signora Ebbets e i suoi figli furono invitati alla cerimonia ufficiale nel 2003, che si tenne proprio sul terrazzo del GE building, dove ebbero la sorpresa di incontrare i discendenti degli operai immortalati nello scatto.

Un'ultima curiosità:

Durante tutto il suo periodo come allenatore del Manchester United, Sir Alex Ferguson usò questa immagine come strumento motivazionale, mostrandola a tutti i suoi giocatori. Da notare che ci sono undici uomini nella foto, come i componenti di una squadra di calcio, Sir Alex diceva: "Qual è la cosa più grande che i giocatori di una squadra possono fare? Sacrificare la propria vita per l'altro e, a volte, quando uno cade due possono salvarlo."





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