Erano i primi anni settanta
e a Natale ero riuscito finalmente a regalarmi la mia prima giacca a vento imbottita: il
primo fine settimana libero, su in cima al monte Carega, bisognava assolutamente collaudarla! Non era importante se eravamo in pieno
inverno.
Tanto, era sì o no una giacca a vento imbottita? Ci si
metteva sotto una canottiere di lana, una camicia di lana, due maglioni, mi
sentivo di poter andare al Polo Nord!
Dieci anni dopo finiva nel corredo di mia moglie, diventando
anche più elegante.
Venticinque anni ancora e passava a mia nipote Caterina.
Dopo quarant’ anni eccola indossata da mia cognata Paola al mercatino di Santa Croce. Lei ha ancora il fisico per
quella giacca, io l’ho perso da parecchi anni.
Ma la giacca a vento?
Tutto lavoro italiano, e si vede!
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