“La xe bona, calda e
bea: la fritoa de Zanea”.
Un nome, una garanzia per l'attività di Tiziano Zanella, titolare di due pasticcerie: una in viale Dal
Verme e l'altra in viale Trieste. Ieri mattina ( 1 aprile 2012) in Fiera ha
ricevuto il titolo di maestro artigiano “ad honorem”.
La sua è una storia fatta di farine, zucchero che alla
fine si sono incrociate con la fede.
Sì, prima con un pellegrinaggio a Medjugorje e poi con le
apparizioni mariane a Poleo. E, nell'arco di pochi anni, sono diventato
terziario francescano.
Decisione importante.
Vent'anni fa ho venduto bottega e sono salito sul primo
aereo per il Kenya, e poi per Kiongwani dove operava la missione Bontà diretta
dal padre comboniano Adriano Bonfante. Nel 1992 a Saltum Hamud ho fondato
“L'Opera dell'Amore Center” con la quale ho realizzato un pozzo per l'acqua
potabile e laboratori di falegnameria, sartoria, maglieria e informatica.
Torna spesso a Vicenza?
Solo per raccogliere fondi.
Cosa pensa della crisi economica?
Non mi sembra di vederne così tanta. Ho sentito tanti
discorsi, ma appena entro nella casa di qualcuno vedo frigoriferi pieni, noi
non abbiamo nemmeno quelli. Sono entrato in supermercato per acquistare alcune
lamette e ho fatto la fila e tutti avevano i carrelli stracolmi. In altre zone
del mondo non sanno nemmeno che cosa sia un negozio.
Il premio?
Riceverlo mi ha emozionato. Ho ancora amici che si ricordano
di me. Anche se ormai la mia casa è in Africa. Certo, a settant'anni avrei
bisogno di riposarmi, ma tornerò comunque laggiù. C'è ancora molto da fare. E
chi parla di crisi li farei venire in Kenya per 8 -10 giorni, così si
renderebbero conto di tutto quello che posseggono e di come possono continuare
a vivere. Forse i miei discorsi possono sembrare sciocchi e scontati, ma quanto
vedi decine e decine di bambini che muoiono perché non hanno da mangiare, la
vita assume un valore diverso. Si vive di fagioli, grano e le candele servono
anche per vedere.
Rimpianti?
Nessuno. Anzi. Dovevo partire prima. Dedicare la vita agli
altri credo sia la missione più importante per un uomo».
Progetti?
La costruzione di orfanotrofio per dare una casa a molti
piccoli malati di Aids . Oggi torno nella mia povertà, non in quella che
riguarda Vicenza. I miei occhi sono altrove e anche i pensieri.
Fonte: da il
Giornale di Vicenza del 2 aprile 2012
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