La fine dell'ultima glaciazione dipende da un'evoluzione climatica che ha agito come un'altalena, trasferendo le variazioni di temperatura tra l'Antartide e l'Artide. La conferma dei meccanismi che regolano le variazioni del clima terrestre viene dal ghiaccio estratto in Antartide da un team internazionale di cui fanno parte ricercatori del Dipartimento di Chimica "Ugo Schiff" dell'Universita' di Firenze.
La scoperta e' stata annunciata con un articolo pubblicato sull'ultimo numero della rivista "Nature Geoscience" ("Expression of the bipolar see-saw in Antarctic climate records during the last deglaciation"). I membri del progetto europeo Taldice (TALos Dome Ice CorE), impegnati da alcuni anni nella ricerca di informazioni sulla storia del clima e dell'atmosfera terrestre dalle "carote" di ghiaccio in Antartide, hanno completato nel 2008 la perforazione di una carota della lunghezza di circa 1.650 metri nella zona di Talos Dome, nella regione della calotta che si affaccia sul Mare di Ross, sul versante dell'Oceano Pacifico.
"Grazie all'accumulo nevoso annuo relativamente elevato, la carota di ghiaccio di Talos Dome ha permesso di ricostruire la storia climatica e ambientale dell'emisfero meridionale per gli ultimi 250.000 anni con una elevata risoluzione temporale - ha commentato Roberto Udisti, associato di Chimica analitica dell'ateneo fiorentino e Principal Investigator del Chemistry Consortium del progetto Talcide - In particolare, il periodo che va dall'inizio dell'ultima deglaciazione, avvenuta tra 18.000 e 10.500 anni fa, al momento attuale puo' essere studiato con una risoluzione anche annuale".
"Sincronizzando la serie climatica ottenuta dal ghiaccio di Talos Dome con quelle relative al settore atlantico dell'Antartide e dell'Artide, abbiamo potuto dare conferma all'esistenza di un meccanismo di trasferimento di energia e calore inter-emisferico denominato altalena bipolare - ha spiegato Udisti - In pratica, tra i due emisferi vi e' uno scambio costante di materia ed energia attraverso la circolazione oceanica profonda (Nadw - North Atlantic Deep Water), le cui variazioni hanno causato periodi di riscaldamento e di raffreddamento opposte nei due emisferi. In particolare - ha aggiunto Udisti - le fasi di riscaldamento su scala millenaria che si sono verificate nell'emisfero Nord hanno causato una contemporanea diminuzione delle temperature nell'emisfero Sud e viceversa. Una corretta interpretazione dei tempi e dei modi con i quali tali processi sono avvenuti puo', fra l'altro, metterci in grado di capire in quale dei due emisferi abbiano avuto origine i periodi di glaciazione e quelli di deglaciazione".
Le estrazioni e le analisi del ghiaccio si svolgono nell'ambito del progetto europeo Talcide, un progetto a leadership italiana a cui partecipano anche Francia, Germania, Regno Unito e Svizzera. L'Italia e' rappresentata, oltre che dai ricercatori fiorentini, da membri dell'Enea, delle Universita' di Bologna, Milano-Bicocca, Parma, Venezia, Trieste, dell'Istituto per la Dinamica dei Processi Ambientali del Cnr e dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
Fonte: televideo 7 dicembre 2010
Nessun commento:
Posta un commento