giovedì 11 marzo 2010

Nell’Antico Egitto ogni colore aveva un perché



Per gli antichi Egizi ogni colore aveva un preciso significato.
Il verde ed il turchese, che richiamavano la vegetazione e l'acqua, rappresentavano giovinezza e rigenerazione.
Il rosso era il deserto e perciò il caos ( gli egizi elencavano i nomi delle entità ritenute pericolose).
A questo colore si contrapponeva il nero della terra fecondata dal limo che simboleggiava l'eterno rinascere della natura.
Il giallo, il colore dell'oro, era associato alle membra degli dei.
Il bianco ovverosia l'argento, corrispondeva alle loro ossa.
Il blu dei lapislazzuli simboleggiava i loro capelli.
Il bianco si ricavava dal gesso o dal calcare, finemente tritato.
Per ottenere il celeste si utilizzava l'azzurrite.
Per i marroni si mescolavano ossido di ferro e pigmenti bianchi.
Il nero era ricavato dal carbone o dall'ossido di manganese.
Per il rosso si utilizzava l'ossido di ferro anidrato.
Il verde veniva prodotto polverizzando la malachite.
Per ottenere il giallo usavano l'ossido di ferro idratato.
A partire dalla XII dinastia fa la sua comparsa l'arsenico.
Il legante per i colori non è stato ancora identificato con sicurezza. Forse venivano utilizzati materiali gommosi, cera d'api e bianco d'uovo.

Fonte:             http://www.anticoegitto.net/

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