Mi chiedevo, come mai l'olio extravergine di oliva è migliore di quello di semi? C'è un motivo, oppure il buon Dio ha fatto discriminazioni?
La risposta me la diede Baglioni (a mio parere il miglior tecnico che l’intero settore oleario abbia mai avuto) cenando in una trattoria di Alberobello: l'extravergine è naturale perché si ottiene per spremitura a freddo, mentre l'olio di semi si estrae con esano, praticamente benzina, ad altissime temperature.
“Sa di cotto e puzza” mi disse, “per renderlo commestibile bisogna eliminare odore, colore e sapore” .
Alla rettifica è desolventizzato, deacidificato, decerato, degommato, decolorato, deodorato...
“È una vera porcheria" continuò, "forse è meglio mangiare quello che metto nella mia Fiat 131”.
Rimasi scioccato e soprattutto incredulo, pensavo che stesse scherzando. Invece no, era tutto terribilmente vero. Come può essere venduto un prodotto che è stato completamente immerso nella benzina?
Oli di semi di marca e non, sott’oli, maionese, insalata russa, biscotti, taralli, dadi da brodo, gelati, panna vegetale...
Pensai: “È questo I’abominio della desolazione profetizzato nella Bibbia (Daniele 9:27) o c'è di peggio?”.
Fonte: Tatto da “Aprite le Orecchiette” di Pino Africano
PS. Ultimamente esistono oli di semi ottenuti per spremitura a freddo a meno di 20 gradi, in concreto a temperatura ambiente, praticamente introvabile nelle normali catene di distribuzione, si trovano solo nei migliori negozi di prodotti biologici.
(15 marzo 2010)
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