Massimo Cacciari
"Non lo dico da oggi: sarebbe civile che in questo Paese si insegnassero nelle scuole i fondamenti elementari della nostra tradizione religiosa. Sarebbe assolutamente necessario battersi perché ci fosse un insegnamento serio di storia della nostra tradizione religiosa.
"Non lo dico da oggi: sarebbe civile che in questo Paese si insegnassero nelle scuole i fondamenti elementari della nostra tradizione religiosa. Sarebbe assolutamente necessario battersi perché ci fosse un insegnamento serio di storia della nostra tradizione religiosa.
Lo stesso vale per le università; sarebbe ora che fosse
permesso lo studio della teologia nei corsi normali di filosofia, esattamente
come avviene in Germania. (...)
Per me è fondamentale il fatto che non si può essere
analfabeti in materia della propria tradizione religiosa. È una questione di
cultura, di civiltà. Non si può non sapere cos’è il giudaismo, l’ebraismo, non
si può ignorare chi erano Abramo, Isacco e Giacobbe. Bisogna conoscerne la
storia della religione, almeno della nostra tradizione religiosa, esattamente
com’è conosciuta la storia della filosofia e della letteratura italiana. Ne va
dell’educazione, della maturazione anche antropologica dei ragazzi.
È assolutamente indecente che un giovane esca dalla maturità
sapendo magari malamente chi è Manzoni, chi è Platone e non chi è Gesù Cristo.
Si tratta di analfabetismo. La scuola deve alfabetizzare. Quando i ragazzi
vanno in giro a fare i turisti vedono delle chiese e dei quadri con immagini
sacre. Ma cosa vedono, cosa capiscono? Spesso riconoscono a malapena Gesù
Bambino. Non sanno nulla delle nostre tradizioni. La religione è un linguaggio
fondamentale. Come la musica".
Massimo Cacciari, filosofo agnostico
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