MASSIMO GARAVAGLIA; Senatore della Lega Nord
«Monti viene
fatto senatore a vita il 9 di novembre. Il 10 siamo in commissione bilancio a
chiudere la finanziaria in commissione, e quello stesso giorno vengono a
interrogarci gli ispettori della BCE – della Banca Centrale [Europea] – e di
Bruxelles, perché eravamo sotto inchiesta.
E ci interrogano: il
presidente Giorgetti della Camera [Ndr. Giancarlo Giorgetti - presidente della
Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione della Camera dei Deputati], me,
Azzolini [Ndr. Antonio Azzolini - presidente della Commissione Bilancio del
Senato], il presidente e il vicepresidente delle due commissioni.
Ci fanno tutto il
loro bell’interrogatorio, alla fine l’ultima domanda è:
“ma voi sosterrete il governo Monti?”
Mi g’ha disi [tr. io gli ho detto]: “ma, vedremo. C’è
un governo in carica, se cade vedremo chi verrà nominato e decideremo.”
“No, no, no. Verrà fatto il
governo Monti. Voi lo sosterrete?”
Al che ti girano un po’ i santissimi. Gli dico:
“no, non funziona così. Noi siamo stati eletti in una maggioranza, se la maggioranza
non sta più in piedi si va e si vota e il popolo decide chi governa.”
“No, no, no. Non ci siam
capiti. Se voi non sostenete il governo Monti, noi non compriamo i vostri
titoli per due mesi, e voi andate in fallimento.”
Ok. Questo è giovedì
10 novembre. Venerdì noi chiudiamo la finanziaria al Senato, poi va alla
Camera, e Stefano [Allasia] con gli altri la vedono la domenica, e lunedì viene
incaricato Monti. Martedì è premier. Tutto bello semplice. Quindi questo
discorsetto, che è stato fatto a noi, evidentemente è stato fatto anche ai
leader politici – noi eravamo solo interrogati in quanto tecnici della materia
– e tant’è che all’inizio anche Di Pietro era in sostegno a Monti perché ci
aveva creduto anche lui a questo ricatto dello spread, e così è andata…»
TUTTO BEN ORCHESTRATO!!!
Gli ispettori di
Bruxelles vengono in Italia a minacciare i nostri parlamentari e a rovesciare
governi democraticamente eletti, come dichiara il Senatore della Lega Nord,
Massimo Garavaglia, durante un convegno a Sant’ Ambrogio (Val di Susa), il 21
settembre 2012, riportando le intimidazioni subite, in commissione bilancio,
dagli emissari della BCE e dagli stessi rappresentanti dell’UE.
Il 9 novembre del
2011 Giorgio Napolitano aveva già nominato Mario Monti Senatore a Vita, il 16
Novembre il Professore della Bocconi viene investito, dal medesimo Presidente
della Repubblica, della carica di Premier. Come sapevano costoro che Mario
Monti sarebbe divenuto Presidente del Consiglio? E che diritto avevano di
ingerirsi nei futuri assetti del Paese chiedendo a membri delle camere la
disponibilità a sostenere il prossimo Gabinetto dei tecnici?
Si tratta di un
episodio gravissimo che dovrebbe immediatamente allertare gli organi
costituzionali, la magistratura, i corpi speciali dello Stato e tutti i
cittadini. E’ evidente che il Capo dello Stato abbia giocato un ruolo
d’iniziativa e di sponda con organismi europei, e forse anche extraeuropei,
quindi con interessi estranei e contrastanti a quelli della nazione, per
ribaltare il responso uscito dalle urne, nel maggio 2008. Occorre
immediatamente verificare e chiarire quanto sostenuto dal Senatore Garavaglia,
poiché laddove fosse tutto riscontrato e confermato ci troveremmo di fronte
alle prove inequivocabili di una macchinazione antiitaliana (alla quale hanno
partecipato membri delle istituzioni nostrane), configurante l’alto tradimento
dello Stato. Questi signori, che tali non sono, hanno organizzato un Golpe di
Palazzo attraverso il quale è stata liquidata la sovranità statale e svenduta
l’economia nazionale ad un pugno di banchieri, di burocrati e di apparati
politici forestieri. VERGOGNA!!!
Fonte: srs di
Gianni Petrosillo; da NOCENSUARA del 27
settembre 2012
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