Geert Wilder
AMSTERDAM – OLANDA – La destra nazionalista olandese guidata
dal segretario Geert Wilders, è in testa ai sondaggi per le elezioni politiche
di marzo 2017 nei Paesi Bassi. Secondo il sondaggio pubblicato ieri, il Partito
della Libertà (in sigla PVV), fieramente contrario all’islamizzazione
dell’Olanda e all’arrivo di migranti e anche profondamente contrario all’Unione
europea, conquisterebbe 33 dei 150 seggi del Parlamento olandese, diventando
così il primo gruppo parlamentare. Attualmente, il Partito della Libertà ha eletto
in Parlamento 12 deputati, ma secondo i risultati del sondaggio a marzo
dell’anno prossimo triplicheranno.
Invece il Partito liberale del premier in carica, Mark
Rutte, arriverebbe al secondo posto con 25 seggi, un netto calo rispetto ai 41
attuali e questo gli impedirebbe di tornare a governare l’Olanda.
Il sondaggio condotto settimanalmente dall’autorevole
Istituto di Maurice de Hond dimostra come il processo a carico di Wilders –
accusato artatamente secondo molti olandesi di insulti razzisti e istigazione
di odio a sfondo razziale – abbia aumentato i consensi attorno alla sua figura
piuttosto che limitarli.
Il partito di Wilders era già in testa dall’anno scorso nei
sondaggi, grazie al carisma del suo leader ma soprattutto al programma politico
capace di dare concrete risposte agli olandesi per placare l’insofferenza
arrivata alle stelle verso l’enorme flusso clandestino di migranti africani e
mediorientali in arrivo in Europa e l’astio sempre più forte verso la Ue, ormai
vista come una feroce nemica dell’Olanda.
Il programma elettorale di Wilders prevede al primo punto in
caso di vittoria alle elezioni politiche che si terranno, come detto, nel mese
di marzo del 2017, la “Nexit”, ovvero l’uscita dell’Olanda dall’Ue sulla scia
della Brexit. E il contemporaneo referendum per uscire dall’euro.
Attualmente il liberale Rutte governa in coalizione con il
Partito laburista e dispone di una maggioranza esigua di 75 seggi. Il sondaggio
rileva però che solo 10 seggi verranno conquistati dal partito laburista nel
voto di marzo e questo per Rutte sarà la fine del suo governo con l’ascesa al
potere di Wilders
Il verdetto a carico di Wilders, che si rifiuta di scusarsi
per le sue parole perchè ritiene che sia un processo-farsa messo in piedi
strumentalmente solo per danneggiare il Partito della Libertà, è atteso per il
9 dicembre. Se giudicato colpevole rischia verosimilmente una condanna a 5mila
euro di multa, che a questo punto diventerà una medaglia al valore, al posto di
una punizione.
Il fatto per il quale Wilders è accusato risale al marzo
2014, quando durante un comizio elettorale per le amministrative all’Aia,
nell’arringare i suoi sostenitori, Wilders ha promesso di allontanare i
marocchini di troppo in Olanda. Wilders ha aizzato la folla chiedendo: “Volete
più o meno marocchini in città?”. “Meno! meno! Meno!”, hanno risposto le
migliaia di sostenitori presenti e lui ha continuato: “Bene, ora ce ne
occupiamo”.
Come lo farà, il Partito della Libertà lo ha nel suo
programma nel caso di vittoria: espulsioni di tutti i clandestini, chiusura di
tutti i circoli islamici e messa al bando di tutte le organizzazioni islamiche
legate alle tante moschee di estremisti che sono state aperte in Olanda.
Moschee che saranno tutte chiuse e i relativi imam espulsi. Inoltre, saranno
espulsi – esattamente come sta facendo il governo Merkel in Germania – tutti i
migranti arrivati per ragioni economiche e non certo perchè “profughi”. In cima
alla lista di questi migranti, in Olanda, ci sono migliaia e migliaia di
marocchini che – appunto – non arrivano da un Paese in guerra o colpito da
calamità e che in Marocco saranno estradati.
Ma la vera rivoluzione di Wilders non sarà solo riportare
l’ordine in Olanda: sarà prima di tutto dar vita al referendum per far uscire
l’Olanda dalla Ue e dall’euro. Se vincerà le elezioni, Wilders ha promesso che
sarà tenuto prima dell’estate. A cavallo, quindi, tra le presidenziali in
Francia e le politiche in Germania.
Il 2017 promette d’essere un anno indimenticabile, forse
addirittura di più del 2016.
Redazione Milano
Fonte: Il Nord del 28 novembre 2016
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