lunedì 5 dicembre 2011

GOVERNO MONTI: PIÙ CHE UNA SALA STAMPA, SEMBRAVA UNA CAMERA ARDENTE

Camera ardente 

Camera ardente. Mancava solo una musica in sottofondo, lugubre come quella stanza apparecchiata per il sacrificio finale, per lo sgozzamento dell’agnello. Drappi viola, sfondo nero, bancone marrone a cassettoni con sfumature finto-marmoree viola, bianche e grigie. Sedie viola. Poltrone in pelle nera, come quelle del mega direttore galattico di fantozziana memoria (sperando solo che quella pelle non fosse umana).

Tutto era adatto all’illustrazione “al popolo italiano” della manovra tutta tasse-lacrime e sangue, preparata dai tecnici più tecnocrati che ci siano in questo sciagurato Paese. Una manovra talmente facile da scrivere (si tratta di rubacchiare qua e là agli onesti lavoratori) che il Segretario del Pd, Napolitano, avrebbe pure potuto scegliere un ragioniere anziché il professorone Monti come premier.

Non ci vengano a parlare di ministri impacciati, di difetti di comunicazione. Avevano calcolato tutto perfettamente. Addirittura hanno scelto come location non la nuova sala stampa di Palazzo Chigi, quella con lo sfondo azzurrino, ma all’ultimo Monti ha deciso di trasferire la mesta brigata alla galleria Colonna, altrimenti nota come “Galleria Alberto Sordi”, sperando così di far sorridere almeno un po’ il pubblico in attesa di udire l’annuncio fatale. Di sapere di che morte dovrà morire. Ed è anche per questo che non si deve ironizzare sul pianto del ministro Fornero, che se al mattino si indignava per la mancanza di donne nella delegazione dei giovani, a sera si scioglieva in lacrime appassionate. Mentre dalla sua bocca usciva, strozzata e pesante, la parola “sacrifici”. In una camera ardente, le lacrime hanno il diritto di scendere dagli occhi arrossati. D’altronde, il momento è quello del dolore.

Ieri, tra i drappi funebri, hanno pianto loro. Domani, tra le mura domestiche e nei supermercati, piangeremo noi. E allora non avremo neppure la comodità di una poltrona in pelle nera sulla quale buttarci a pensare come arrivare a fine mese.


Fonte: srs di scritto da ilsenatore;  da DAW-BLOG/DAW-NEWS del 05 dicembre 2011


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