venerdì 17 settembre 2010

Si allarga lo scontro su Piazza Corrubbio

Piazza Corrubbio,  inumazione in anfora

IL PARCHEGGIO CONTESTATO. Dai consiglieri un altro attacco. E venerdì 22 assemblea pubblica

Il Pd: «Cambiare il progetto, con più verde e valorizzando i reperti» Corsi: «Ma quest’opera è stata voluta dalla passata amministrazione»

Rivedere il progetto del parcheggio pertinenziale interrato di piazza Corrubbio, a San Zeno. Con due priorità. La prima: valorizzare, esponendoli, i reperti archeologici trovati negli scavi, in modo particolare le tombe, creando un percorso storico-culturale che da San Zeno conduca in Bra, passando appunto da piazza Corrubbio. La seconda: ripensare il verde previsto sulla piazza una volta costruito il garage, salvando anche quello esistente su via Da Vico, aumentando il numero di alberi previsti, per creare un’ombra maggiore sopra le panchine.

MALE MINORE. A porre le due priorità, rivolgendosi all’Amministrazione comunale e alla Prima circoscrizione Centro storico per un’alternativa al progetto della ditta Rettondini, è il Partito democratico, con il consigliere comunale Fabio Segattini e quelli della Prima circoscrizione Susanna Fasoli e Matteo Mischi. I quali confermano, però, di ritenere ormai inevitabile che il parcheggio di piazza Corrubbio verrà costruito, dopo che un anno e mezzo di scavi hanno mandato su tutte le furie residenti, baristi, ristoratori e commercianti di San Zeno.

«Il Soprintendente ai beni archeologi del Veneto Vincenzo Tinè ha detto che il sito archeologico di piazza Corrubbio dovrebbe essere valorizzato istituendo un’area monumentale dove dovrebbero essere esposte le tombe più significative»,
dicono Segattini, Fasoli e Mischi, «e questa è un’autorevole conferma della posizione contraria che noi abbiamo sempre e coerentemente portato avanti nel confronti del costruendo parcheggio».

FACCIA A FACCIA. I consiglieri del Pd ricordano poi di aver depositato in circoscrizione la richiesta al presidente Matteo Gelmetti e ai responsabili della commissione urbanistica e lavori pubblici di coinvolgere fattivamente la circoscrizione nel rivisitare il progetto. «La risposta che Palazzo Barbieri darà alle nostre richieste sarà la misura della reale o meno volontà di coinvolgere, attraverso di noi, il Comune al fine di rimediare allo scempio cui ha sottoposto piazza Corrubbio». I consiglieri, per sottolineare la loro posizione, organizzano un’assemblea pubblica venerdì 22 settembre, alle 21, nella sala Ater di piazza Pozza, a cui hanno invitato l’assessore alla mobilità Enrico Corsi e il presidente Gelmetti.

FUORI TEMPO. Corsi, però, replicando ai consiglieri e anche al consigliere provinciale del Pd Lorenzo Dalai, replica seccamente: «Invierò agli esponenti del Pd Lorenzo Dalai, Matteo Mischi e Susanna Fasoli copia delle delibere della Giunta Zanotto su piazza Corrubbio — la numero 26 del 16 luglio 2003 e la 62 del 28 febbraio 2007 — dato che non hanno ancora capito (o continuano a fingere di non capire) che la frittata del parcheggio interrato San Zeno l’ha fatta il loro partito», dice. «Se proprio vogliono vederci chiaro, come affermano, nell’assemblea che hanno convocato», aggiunge Corsi, «portino a relazionare l’ex sindaco Zanotto e gli assessori competenti dell’epoca, cui potranno chiedere conto dei disagi che la loro scelta ha causato ai cittadini di San Zeno e come mai non sentirono il bisogno di chiedere il parere alla circoscrizione e ai cittadini. Noi i problemi vogliamo risolverli e il progetto del parcheggio è già stato modificato proprio per fare in modo che ci sia più verde».

Fonte: srs di Enrico Giardini da L’Arena di Verona di Martedì 14 Settembre 2010 CRONACA, pagina 13


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