di Paolo Binazzi Tiberi
Questa ė la lettera scritta da un ragazzo barese al ministro
Poletti:
“Sig. Perito agrario Poletti (eh si,/ in un Paese che
richiede la laurea/ anche per servire caffè in un bar, Lei e’ l’ennesimo caso
di non laureato che raggiunge poltrone d’oro, vertici di rappresentanza delle
istituzioni e stipendi pazzeschi), ho dato un’occhiata al suo curriculum e le
garantisco che lei non verrebbe assunto neanche all’Arlington Hotel della mia
Dublino a servire colazioni come io, giovane avvocato laureatomi in Italia, ho
fatto per pagare le spese di sopravvivenza in un Paese straniero che mi ha dato
una possibilità che il Suo Paese mi ha negato.
Lei, ministro del lavoro, il lavoro non sa neanche cosa sia,
lei che non ha lavorato neanche un giorno della sua vita (il suo cv parla
chiaro). Lei, che si rallegra di non avere tra i piedi gente come me, non ha la
piu’ pallida idea di quanto lei sia un miracolato.
Lei non sa, perito agrario Poletti, che dietro ogni ragazzo
che si trasferisce all’estero, ci sono una madre e un padre che piangono
QUOTIDIANAMENTE la mancanza del figlio, c’e’ una sorella da vedere solo un paio
di volte all’anno, degli amici da vedere solo su “facetime” e i cui figli
probabilmente non ti riconosceranno mai come “zio”, c’e’ una sofferenza
lancinante con la quale ci si abitua a convivere e che diventa poi quasi
naturale e parte del tuo benessere/malessere quotidiano.
Il Suo, perito agrario Poletti, e’ un paese morto, finito,
senza presente ne’ tanto meno futuro e lo e’ anche per colpa sua e di chi l’ha
preceduto. Chi e’ Lei per parlare a noi, figli e fratelli d’Italia residenti
all’estero, con arroganza, con spocchia, con offese e mancando del più basilare
rispetto che il suo status di persona, oltre al suo status di ministro,
richiederebbe?!
O forse pensa che le sue pensioni d’oro, i suoi stipendi da favola
possano consentirle tutto questo nei confronti di ragazzi, in molti casi più
titolati, preparati e competenti di lei?!
Ha mai provato a sostenere un colloquio in inglese? Ha mai scoperto quanto bello, duro e difficile sia conoscere tre lingue e lavorare in realtà multiculturali? Ha mai avuto la sensazione di sentirsi impotente quando le parlano in una lingua che non e’ sua e ha difficoltà a comprenderla al 100%? Questo lei, perito agrario Poletti, non lo sa e non lo saprà mai. E’ per questo che il suo ego le permette di offendere 100.000 ragazze e ragazzi che l’unica cosa che condividono con lei e’ la cittadinanza italiana.
Lei e’ l’emblema di una classe politica e partitica
totalmente sconnessa con la realtà, totalmente avulsa dal tessuto sociale che
le porcate sue e dei suoi amici “compagni” hanno contribuito a generare. Io, e
gli altri 99.999 ragazzi che siamo scappati all’estero dovremmo essere un
problema che dovrebbe toglierle il sonno, lei dovrebbe fare in modo che questa
gente possa tornare a casa, creare condizioni di lavoro e di stabilita’
economica che possano permettere a 100.000 mamme di non piangere più per la
lontananza dei figli.
Lei, perito agrario Poletti, padre dei voucher e del
precariato, e’ il colpevole di questo esodo epocale e quasi senza precedenti di
questa gente che lei vorrebbe fuori dalle palle.
Si sciacqui la bocca, perito agrario Poletti, prima di
parlare di gente che parla piu lingue di lei, che ha avuto il coraggio di non
accontentarsi, e di cercare altrove ciò che uno stato che fa davvero lo stato
avrebbe dovuto garantire al proprio interno.
E si tolga rapidamente dai coglioni per favore, prima lo
farà e prima questo paese, visto dalla fredda e super accogliente Irlanda,
sembrerà più bello e gentile. Firmato da uno di quelli che lei vorrebbe fuori
dalle palle”.
Dedicato ai Paraculi, figli di Papà e porta borse della
Politica italiana .
Domenico Gatti
Fonte: da La Gazzetta della Sera del 11 aprile 2017
Link: http://www.gazzettadellasera.com/suo-curriculum-non-verrebbe-assunto-nemmeno-servir-colazioni-poletti-parassita-massacrato-un-giovane-avvocato-costretto-ad-emigrare-allestero-leggi-condividi/
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