Fare la spesa nel supermercato sembra una attività innocua.
Tutti facciamo la spesa almeno una volta a settimana senza
però prestare troppa attenzione a ciò che accade dietro le quinte del
supermercati.
Il nostro modo di comprare è diventato una scienza fra le
più studiate e con il maggior numero di ricercatori nel mondo.
“I ricercatori del marketing hanno lavorato per anni per
essere sicuri che l’acquirente comune guardi più prodotti possibili durante la
spesa, perché più vedono, più comprano”, questo è ciò che ha detto Marion
Nestle, autrice di What to Eat: An Aisle-by-Aisle Guide to Savvy Food Choices
and Good Eating.
Quindi se vuoi essere un acquirente intelligente leggi
questi trucchetti e segreti nascosti nel supermercato.
1. I carrelli della spesa sono sporchi.
In accordo con gli studi fatti sui carrelli, più del 60% di
questi danno rifugio a batteri coliformi (la specie di batteri che si ritrova
sulle toilette pubbliche!). Il Dr. Chuck Gerba, microbiologo dell’Università di
Arizona dice: “Questi batteri potrebbero venire dalle verdure non ancora
lavate, dai salumi non ancora spellati, dalle mani sporche dei clienti o dai
bambini che si siedono nei carrelli. Basta pensare che dove avete messo i
broccoli pochi minuti prima si trovava il sedere di un bambino”. Secondo gli
studi fatti da Gerba e sui collaboratori, i carrelli della spesa hanno più
batteri di tutte le superfici da loro studiate, incluse le tavolette del wc e i
poggiatesta dei treni. Per evitare di sporcarsi con questi fastidiosi batteri
Gerba suggerisce di pulire il manico del carrello con dei fazzoletti
igienizzati e di lavarsi le mani dopo aver fatto la spesa.
2. I cibi “amici dei bambini” sono disposti alla
loro altezza.
Chiunque faccia la spesa con dei bambini sa che deve porre
attenzione alle cose che questi prendono e buttano nel carrello. Marion Nestle
dice: “Dico sempre ai genitori di non fare mai la spesa con i figli. Le scatole
con su disegnati dei cartoni animati sono sempre posizionati negli scaffali più
bassi dove anche i bambini ai primi passi possono arrivare”. Un viaggetto nel
corridoio dei cereali ve lo confermerà, Tara Gidus della American Dietetic
Association dice: “I cereali zuccherati sono al livello degli occhi dei
bambini, mentre quelli salutari e ricchi di fibre sono negli scaffali più
alti”. È la stessa situazione che si ritrova ai registratori di cassa dove le
caramelle e le gomme sono strategicamente posti per incoraggiare acquisti
impulsivi di adulti e bambini che posso facilmente afferrare questi piccoli
prodotti.
3. Affettano e tagliano i cibi in modo da poter
aumentare il prezzo.
Nel reparti cibi freschi possiamo trovare delle belle fette
di anguria già tagliate o verdure e insalata fresca lavate e tagliate. Nella
zona macelleria il petto di pollo come anche le bistecche sono già affettate e
anche marinate, pronte per essere cotte. Non si può negare che questi cibi già
tagliati rendano la vita più facile a anche i nutrizionisti concordano sul
fatto che ciò fa aumentare il consumo di vegetali o frutta e quindi è una buona
cosa per la salute. Bisogna però almeno tener presente che si sta pagando un
sovraccarico di prezzo abbastanza elevato (alcune volte più del doppio, basta
leggere il prezzo al chilo e non della singola confezione) per una cosa che
potremmo fare da soli.
4. I cibi che fanno bene alla salute sono nascosti!
L’esempio classico è quello della pasta integrale che è
posta negli scaffali più bassi o anche i cibi biologici che spesso hanno un
piccolissimo scaffale tutto loro vicino ai cibi etnici.
5. Le esposizioni alla fine della corsia sono lì per
distrarti dalla tua missione.
Marion Nestle dice: “Le compagnie alimentari pagano i negozi
per posizionare i loro prodotti dove possono essere visti più facilmente, come
ad esempio nelle esposizioni alla fine delle corsie”. Il concetto è quello di
posizionare oggetti ad alto profitto o anche gruppi alimentari come le
cioccolate per ispirare acquisti compulsivi; e anche se alcune volte queste
esposizioni sono usate per promuovere articoli in offerta le persone comprano
anche se non ci sono offerte. Il Dr. Brian Wansink direttore del Laboratorio
Food and Brand dell’ Università di Cornell e autore di Mindless Eating dice:
“Le persone comprano il 30% in più di prodotti che sono posizionati nelle
esposizione di quelli a metà del corridoio, anche perché pensiamo che il vero
affare si trova alla fine”.
6. Gli affari non sempre sono affari.
Chi può resistere ad offerte tipo “Compra 5 e ne hai uno
gratis”, o “3 per un Euro”? Apparentemente solo poche persone. Il Dr. Brian
Wansink dice: “Ogni volta che vediamo un numero in un cartello pubblicitario su
uno scaffale compreremo circa il 30% in più di quel prodotto di quanto
intendevamo comprare” e quindi se compri di più di quanto hai bisogno non sarà
necessariamente un affare! O ancora peggio ti farà consumare di più, sempre
Brian Wansink ci dice: “Una volta che il prodotto è in casa lo mangerete anche
senza volerlo… è così un peccato buttare il cibo”. Infine se una scatola ad
esempio di tonno è pubblicizzata ad un prezzo più basso di un’altra fate
attenzione alla quantità di tonno nella scatola e cercate di leggere qual’è il
prezzo al chilo. Aggiungo un commento del post su questo tema di
protonutrizione: “Avendo studiato marketing conosco questi trucchi ed altri,
alcuni dei quali sono effettivamente molto efficaci. Uno ad esempio è mettere l’indicazione
“Promozione” “Offerta speciale” o simile senza per questo variare il prezzo del
prodotto. Immancabilmente il tasso di rotazione di quel prodotto aumenterà in
quando il consumatore tende a non memorizzare i prezzi dei prodotti,
particolarmente se non si tratta di un bene ad acquisto ripetuto. La cosa
funziona ancora meglio se questi prodotti con riduzione di prezzo non effettiva
sono all’interno di una più ampia offerta promozionale con prodotti che hanno
avuto un effettiva riduzione e gli esempi potrebbero continuare. Conoscendoli
si riesce a non subirne gli effetti negativi ed a volte a sfruttarli a proprio
vantaggio”.
7. Camminerai nel negozio seguendo una strada
obbligata.
Non solo il percorso come tutti sanno è sempre obbligato a
causa della disposizione degli scaffali ma nei grandi supermercati spesso siamo
obbligati a seguire un percorso senza accorgercene. Il percorso “obbligato” è
infatti creato senza barriere architettoniche ma seguendo i bisogni primari
degli acquirenti tipo il pane, la pasta, il latte e le verdure; seguendo questi
percorsi ci troveremo con il 60-70% di prodotti in più di quanto avevamo
preventivato.
8. Non puliscono sempre come dovrebbero.
Gli ispettori dell’Ufficio di Igiene spesso (almeno spero)
controllano i supermercati alla ricerca di eventuali irregolarità. Potete però
fare una piccola ispezione da soli. Vi può bastare passare il dito sulla parte
alta degli scaffali per ritrovarlo pieno di polvere. Se poi vedete delle mosche
sappiate che possono portare dei batteri e, infine, se c’è polvere sulle
confezioni evitate di comprarle.
Fonte: srs di Edoardo Capuano da ecplanet.com del
16 agosto 2012
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