domenica 29 novembre 2009

Primo ritratto di San Paolo: straordinaria scoperta nelle catacombe di Santa Tecla di Roma







E’ la più antica icona di San Paolo, scoperta nelle catacombe di Santa Tecla. A rilevare la clamorosa “sorpresa” archeologica è stato l’Osservatore romano, che informa come il ritrovamento sia avvenuto solo qualche giorno fa, il 19 giugno, durante i restauri nelle catacombe sulla via Ostiense, coordinati dalla Pontificia Commissione di Archeologia Sacra. «Mentre si procede a un lento e accurato restauro dell’azione pittorica di un cubicolo delle catacombe - scrive il quotidiano vaticano - una sensazionale scoperta impressiona gli archeologi che seguono il lavoro da più di un anno. Il laser mette in luce il volto severo e ben riconoscibile di San Paolo, tra i più antichi e i più definiti che ci abbia consegnato la civiltà figurativa dell’antichità cristiana. Anzi, per le sue caratteristiche può essere considerato la più antica icona dell’Apostolo finora conosciuta».


«Il volto - spiega il quotidiano - circondato da uno sfavillante clipeo giallo oro su rosso vivo, emoziona per il suo graffiante espressionismo e appare come un’icona forte ed eloquente dell’Apostolo delle genti, un volto d’epoca, che ci accompagna verso quella missione che la Chiesa di Roma, tra il IV e il V secolo, affida alla figura di Paolo nella conversione al Cristianesimo degli ultimi pagani».


L’Osservatore racconta: «Altre immagini di San Paolo erano note nelle catacombe e nei sarcofagi romani, ma il busto appena scoperto meraviglia per la sua suggestiva espressione e ha lasciato senza fiato i restauratori, che hanno interrotto subito il loro lavoro, come intimiditi da quello sguardo antichissimo, da quella fisionomia che, spuntando dall’oscurità della catacomba, emoziona e folgora chi la contempla». «In questi giorni - si legge ancora sul quotidiano - i restauratori hanno anche effettuato altre importantissime scoperte. E altre se ne prevedono per le prossime ore e per i mesi a venire. Il tondo di Paolo, infatti, si colloca nella volta del cubicolo, dove, attorno al clipeo campito del Cristo Buon Pastore, sono sistemati quattro altri tondi che accolgono, a loro volta, i busti di quattro personaggi. Tra questi sono ben riconoscibili quelli relativi a Paolo, appena scoperto, e a Pietro, riapparso proprio in queste ultime ore, mentre gli altri due, pur caratterizzati nell’età e nella fisionomia, potrebbero riferirsi ad altrettanti apostoli, ovvero a due santi intercessori o, infine, a due defunti».


Tuttavia «il volto più espressivo ed emozionante è sicuramente quello di Paolo, situato nel tondo posto a sinistra, rispetto all’ingresso. Dal momento che l’imago clipeata rappresenta una raffigurazione devozionale scelta dalla famiglia dei defunti per proteggere il loro cubicolo, il busto di Paolo può essere considerato la più antica icona dell’apostolo finora rinvenuta, nel senso che dal livello evocativo si passa a quello del culto».


Fonte: Il Messaggero.it   del  28 giugno 2009

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