lunedì 23 luglio 2012

IL NUCLEO SATANICO DEL LIBERISMO ECONOMICO


Bernard de Mandeville

Il satanismo definisce l’uomo da un punto di vista prettamente carnale, piuttosto che dai suoi desideri spirituali, preferendo il materialismo e disprezzando ( o non considerando) la sfera spirituale. La favola delle api di De Mandeville dimostra che il liberismo è radicato nel dogma satanico.
Il liberismo fa parte della dialettica degli illuminati assieme al comunismo:
“Essenzialmente, due forze apparentemente opposte portano avanti lo stesso obiettivo:. Uno stato di polizia mondiale governato da una oligarchia di satanisti”

L’EROE OSCURO DEL LIBERISMO: BERNAND DE MANDEVILLE
Nato a Rotterdam nel 1670, Bernard de Mandeville venne in Inghilterra a seguito della salita al trono di Guglielmo d’Orange. Medico di professione, Mandeville divenne meglio noto come autore satirico. Ancora più importante, Mandeville era anche un satanista, collegato con i Blasters e l’Hell-Fire Club nel 18 ° secolo in Inghilterra.
Sebbene il nome di Mandeville sia stato del tutto cancellato dagli attuali discorsi economici, molti pensatori del libero mercato tessono lodi sfrenate alle sue intuizioni.
In una conferenza tenuta alla British Academy nel 1966, Friedrich von Hayek  esaltò Mandeville definendolo un “genio” e un “grande psicologo”, le cui teorie anticiparono quelle di David Hume, Adam Smith e Charles Darwin, elogiando infine la sua Favola delle Api come un lavoro “straordinario”.
Anche Ludwig von Mises tributa positivamente Mandeville nel suo Theory and History, osservando che
“Egli [Mandeville] ha sottolineato che l’auto-interesse e il desiderio di benessere materiale, generalmente stigmatizzati come vizi, sono in realtà gli incentivi necessari per il benessere la prosperità e la civiltà.”
Anche John Maynard Keynes, sicuramente non un economista austriaco, riconobbe in Mandeville uno dei precursori principali della The General Theory of Employment and Money.
In questi giorni, l’economista austriaco Gary North nel suo sito web definisce la poesia di Manderville “il poema più importante degli ultimi 300 anni”.
Ma cosa c’è di così speciale nella favola delle api da aver ispirato gente del calibro di Hayek, Mises e Keynes?

IL BENE PROVIENE DAL MALE E DA ALTRE PERVERSIONI
The Fable of the Bees or Private Vices, Publick Benefits venne pubblicata nel 1705, ma è stata rielaborata e integrata con abbondanti commenti nei 25 anni successivi.
Nei suoi scritti, Mandeville sostiene che la libertà rappresenta la disinibita ricerca dell’uomo della sua vile materialità e dei suoi istinti carnali. Piuttosto che rappresentare il male, l’egoismo e la licenziosità conducono alla prosperità.
Secondo Mandeville, “Il male è il grande principio che ci rende creature sociali, la base solida, la vita e il sostegno di tutto il commercio e l’occupazione senza eccezione”.
Influenzato da Mandeville, Adam Smith giunse alla conclusione che l’interesse personale è il pilastro di una società prospera. Hayek e Mises andarono oltre.  Si scagliarono contro l’altruismo e la solidarietà vedendoli come ostacoli al successo economico di una società.
Naturalmente, Smith identifica giustamente il valore aggiunto apportato dalla divisione del lavoro sottolinenando che i produttori e i venditori sono principalmente motivati da interessi personali. Ma questo non significa che l’interesse dovrebbe essere il principio fondamentale della civiltà. Ovviamente esso è il male e l’antitesti di ogni società.
Mandeville ha inoltre affermato che la ricchezza di una nazione si basa sul mantenimento di una sottoclasse di lavoratori poco istruiti.
Seguendo i passi di Mandeville, Mises sottolineò che “gli uomini nascono disuguali e che è proprio la loro disuguaglianza che genera la cooperazione sociale e la civiltà.”

IL DIRITTO DI PERMETTERE AI BAMBINI DI UCCIDERSI
L’anarco-capitalista Murray Rothbard prese le distanze dall’ideologia Mandeville. Tuttavia, Rothbard stesso sostenne che i genitori hanno “il diritto legale di non alimentare il [loro] bambino, consentendoli cioè di morire”.
Poiché il sistema Rothbard nega che gli esseri umani abbiano obblighi morali gli uni verso agli altri, egli rifiuta l’aggressione (il “principio di non-aggressione”), ma acconsente negligenze, fino al punto di causare la morte.
Questo è il risultato negativo di voler estremizzare le dottrine libertarie. Chiaramente, il “principio di non aggressione” è necessario ma non sufficiente per progettare una società giusta e umana.

LE IDEOLOGIE SATANICHE E IL LIBERISMO MODERNO
Qui di seguito ci sono 3 detti ben noti
La legge satanista di Alastair Crowley contenuta in Thelema recita così:
“Fai ciò che vuoi sarà tutta la Legge”.
Il romanziere libertario Ayn Rand proclama in The Fountainhead:
“Il primo dovere dell’uomo è nei confronti di se stesso. La sua legge morale è quella di non mettere mai gli altri prima di se. Il suo obbligo morale è quello di fare ciò che desidera, a condizione che il suo desiderio non dipenda in primo luogo da altri uomini.”
Infine, un passaggio dell’economista austriaco Ludwig Von Mises, nel quale si ammira la posizione elitaria di Rand:
“Il fine ultimo di un azione è sempre la soddisfazione di alcuni desideri dell’uomo. Dal momento che nessuno è in grado di sostituire i propri giudizi con quelli delle persone giudicate, è inutile esprimere un parere sugli obiettivi di altre persone. ” (Human Action)
Al di là delle differenze di formulazione e anche se la versione di Mises è più sfumata di quella di Crowley o di Rand, questi tre estratti stanno essenzialmente dicendo la stessa cosa.
Ora, una cosa è indicare le somiglianze tra il satanismo e il libertarismo, ma, la propaganda satanista è in realtà il nucleo centrale della dottrina libertaria e dell’economia austriaca.
La connessione satanismo/liberismo è molto viva oggi. Il candidato libertario Ron Paul, auto dichiaratosi ammiratore di Rand, potrà affrontare molti temi in maniera corretta, ma è stato collegato agli Illuminati ed è stato visto mostrare simboli satanici.

LA DIALETTICA SATANICA
La scuola austriaca non è l’unica scuola economica infettata dal satanismo, tutt’altro. Come Hayek, Keynes fu un membro della famigerata Fabian Society. Lo si conosceva anche perchè molestava i bambini. Karl Marx stesso era un satanista.
In realtà, il socialismo, il sionismo, e il satanismo erano inizialmente uniti: nel 19 ° secolo l’attivista ebreo Moses Hess, un influente precursore del sionismo moderno, fu anche uno dei primi sostenitori del socialismo e un collaboratore di Marx. Fu Hess che avviò Marx ed Engels al satanismo.
L’obiettivo finale di tutte queste ideologie è dominio di una elite satanica transnazionale, oligarchica. Sia il marxismo che l’Autrismo si oppongono al nazionalismo e supportano il libero mercato.
Il collaboratore di Mises, l’arco-sionista, di formazione gesuita, massone di alto rango Richard Coudenhove-Kalergi riassunse la dialettica Illuminata in questo modo:
“La lotta tra capitalismo e comunismo per l’eredità della nobiltà di sangue è una guerra fratricida dell’aristocrazia vittoriosa, una lotta tra individualismo e socialismo, egoismo e altruismo, spirito pagano e spirito cristiano.
Lo staff generale di entrambe le parti viene reclutato dalla razza spirituale leader [gli ebrei]. ”
In sostanza, due forze apparentemente opposte portano avanti lo stesso obiettivo: uno stato di polizia mondiale governato da un’oligarchia di satanisti miliardari.


ANDANDO OLTRE LA DIALETTICA ILLUMINATA
A dire il vero, l’economia austriaca e il libertarismo hanno introdotto concetti utili sia nell’etica che nella moderna teoria economica. Lo stesso si può dire di Keynes e Marx. Le ideologie degli Illuminati contengono sempre alcuni gustosi bocconi di verità, in modo da rendere l’inganno satanico più efficace.
Elevandosi al di sopra di questa dialettica Illuminata, la nostra sfida è quella di digerire queste perle di saggezza, dividendoli dalle menzogne e dalle mezze verità.
Alla fine, la vera guerra condotta dagli Illuminati è spirituale. Non si tratta solo di quale sistema economico sia il più favorevole o quale di essi sia il più efficente. Non si tratta neppure di decidere quale sistema politico sia il migliore. Si tratta, in fondo, di una battaglia tra forze positive e forze negative, per le nostre anime.


Fonte: da Ne Vitruvian del   27 febbraio 2012
Fonte: Da Stampa Libera del  29 febbraio 2012


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