sabato 14 gennaio 2012

COSA È LA FELICITÀ


Mia nonna materna proveniva da una povera famiglia delle Marche che all'inizio del 1900 si trasferì a Roma. Aveva potuto studiare solo fino alla terza elementare, ma era ricca di buon senso naturale, quella dotazione, quel "pacchetto"  che ci viene fornito alla nascita, salvo complicazioni, e che permette ad ogni nato di vivere, di affrontare qualsiasi prova incontri sul suo cammino.
Mia nonna se la cavò benone.

Dovremmo tutti riscoprire quella dotazione, tornare basic.
A volte un surplus d'intelligenza fa innamorare della propria mente, in un narcisismo solipsistico.
Perché la mente è affascinante, poliedrica, fa sentire onnipotenti, si autoalimenta, si illude e ci illude di essere creativa, poiché ignora che l'unica, vera creatività è nella non-mente.
La mente colta, poi, è ancora più affascinante.
Si srotola e si arrotola su se stessa con eleganza e maestria, compone spirali e frattali, non si ferma mai.
Pura illusione.
La mente colta ed intelligente, elaboratrice di infinite sottigliezze e labirintici meandri, è una trappola insidiosa peggiore di una mente semplice, spesso capace di creare infelicità dentro e tutto intorno a sé.
E chi la detiene, spesso dimentica di collegarvi il proprio cuore, divenendo un disabile affettivo.

Gli umani hanno strane convinzioni. Pensano di essere un corpo che ha un'anima, non sanno di essere un'anima che indossa un corpo. Pensano di avere una mente, non sanno che è la mente che tiene in pugno loro.
Abituati al pensiero logico-manicheo  e ad un sistema mentale binario, ritengono che la materia sia opposta allo spirito, mentre la materia è spirito, e lo spirito è materia.
E si riempiono la testa di teorie, dogmi, filosofie, dottrine Zen, religioni, ideologie.
Non c'è nulla di male, di per sè, in queste attività.
Ogni cosa può essere sfiorata, appresa. Ma evitando d'identificarsi in qualcosa di fisso, statico, per poter fruire di tutto in ogni momento in maniera dinamica.
Poiché la felicità è un processo di eliminazione, non di accumulo.
E tenendo presente che  la serenità può essere costante, ma la felicità è costituita da attimi, ed il suo domicilio è nel presente, mai nel futuro che non c'è o nel passato che non c'è più.
Come l'amore, accade, non può essere ricercata, inseguita, perseguita.

Un giorno il maestro zen Nan-In  s trovò davanti un professore di  filosofia che gli poneva una serie infinita di domande.
Il maestro gli offrì del tè, e cominciò a versarlo.
Quando la tazza fu piena, ed il maestro continuava a versare, l'uomo disse: "Ma è già piena, perché versi ancora?".
Ed il maestro: "Ecco, così fai con la tua mente. E' già piena e tu continui a versarvi dentro. Come puoi comprendere lo Zen?".

Provate a togliere soprammobili dalla vostra casa, e qualche mobile. La vedrete immediatamente diventare più bella, più elegante.
Ogni tanto lo faccio, tolgo  un sacco di oggetti anche  peculiari, come i cristalli, che pure sono importanti per la  loro energia, ma so che posso anche farne a meno.
Ed osservo l'elegante bellezza del vuoto che si è creato.
L'essenziale è sufficiente.

Essere creativi nella non-mente è pura gioia, profondo benessere  rivitalizzante.
Ognuno può essere creativo a suo modo.
Qualcuno lo è nella danza, qualcuno dipinge, c'è chi pennella  un cancello, altri che non hanno alcun talento artistico, possono  impiegare grande creatività nel preparare un buon cibo nutriente,  o fare della propria vita un'opera d'arte.
Non importa "come", l'importante è essere totali nel momento presente.
Lasciar cadere ogni maschera, ogni personalità, ogni identificazione, ogni conoscenza, ogni condizionamento.
Totali in ogni momento, qualsiasi cosa si stia facendo, anche mentre si avvita una vite con il cacciavite.

Ed invece cuciniamo e pensiamo ad altro, guidiamo e pensiamo ad altro, facciamo l'amore e pensiamo ad altro.
Solo allora, quando siamo totalmente in ciò che stiamo facendo, cade il velo che ci divide dalla realtà, il nostro Essere  più profondo emerge, e ci fa percepire ciò che ci circonda a 360°,attraverso una profonda sensazione fisica dall'effetto prismatico, simile a quella di un multischermo angolare.

Questo è solo un modo di descrivere la felicità. Ne esistono molti altri, e si accettano suggerimenti!

E la mente?
La si può utilizzare per lavorare, per far di calcolo, per creare un mondo con meno fabbriche inquinanti, meno cemento, con esseri umani felici che collaborino e si rispettino in una vera pace stabile  e duratura, non quella pace=intervallo-fra-due-guerre con cui intossicano il mondo.
Scenderebbe il PIL, ma salirebbe il FIL, il dato della Felicità Interna Lorda introdotto recentemente in Bhutan come indicatore.

Questo mondo così violento e brutto è la matrix creata da  millenni di pensieri, azioni, proiezioni, sentimenti ed emozioni  di noi esseri umani. Anche noi ne siamo responsabili, anche se  inconsapevolmente. E' il nostro specchio.
A noi compete dunque l'impegno del radicamento nella materia,  nella Terza Dimensione, del mondo nuovo, attraverso l'esperienza diretta di momenti di gioia e di una vita diversa.

Tutto è in trasformazione costante, sempre, nulla sta fermo.
Allora diamo una direzione per noi favorevole a questo moto perenne, anziché lasciarcene travolgere.
E senza prendersi mai dannatamente sul serio.

MAY PEACE REIGN ON EARTH


Nessun commento: