La Redazione riporta questa riflessione di un amico
siciliano, Claudio Buda:
Avevano paura di Venezia….non perché potesse essere uno
stato sovversivo…in quanto vecchia democrazia...ma perché la temevano come
potenza economica...ed allora il suo smembramento ed asservimento sembrò la
cosa più giusta!!..anche Napoleone fece lo stesso ragionamento...per quanto
decaduta...Venezia e il suo sistema economico e giuridico facevano paura
all'Europa di allora.....ed alla restaurazione...tutti furono d'accordo....a
non ridare a Venezia la sua antica autonomia che poi si traduceva in autonomia
economica....ergo la distrussero...facendola diventare una appendice
dell'Austria...
Insomma: quando cadde
la Repubblica?
La domanda se la pose qualche anno fa, in una conferenza
all’Ateneo Veneto, uno storico che non ammiro tanto, ma a cui non si può
disconoscere un certo acume, il prof. Gianantonio Paladini, ora scomparso.
Forse aveva infilato il dito dentro la piaga. Il principio
della Sovranità Veneta è assoluto, imprescrittibile e inalienabile, osservo io.
Sul piano storico, invece, individuerei il momento critico -
in cui si disconobbe formalmente la Sovranità Veneta - nel Congresso di Vienna
del 1815, quando i 4 veri vincitori di 20 anni di guerra, Austria, Inghilterra,
Prussia e Russia, restaurarono tutti i Regni abbattuti da Napoleone.
Non le Repubbliche, però, forse facendo una strana equazione
Repubblica = Stato sovversivo liberale.
Con questa equazione l’Austria fagocitò la Repubblica di San
Marco da sempre cattolica, dando in realtà seguito alla mira espansionista
mitteleuropea che durava da mille anni, avendo trovato autorevoli precedenti
nella campagna militare antiveneta dei Franchi condotta dal “Re d’Italia”
Pipino nell’809 e in quella di Massimiliano d’Asburgo con la Lega di Cambrais
nel Cinquecento.
Fonte: dal Veneto
nel mondo del 9 maggio 2017
Link: https://dalvenetoalmondoblog.blogspot.it/2017/05/la-fine-della-sovranita-veneta-fu.html?spref=fb
8-9 MAGGIO 1997, LA NOTTE DEI “SERENISSIMI”
di ETTORE BEGGIATO
– Vent’anni fa, nella notte fra l’otto e il nove
maggio 1997, otto “Serenissimi” furono protagonisti di un’azione che riportò
l’attenzione dell’opinione pubblica internazionale sulla “Questione veneta”: la bandiera del Leone di San Marco sventolò per
diverse ore dal campanile di piazza San Marco.
Gli otto “Serenissimi” pagarono, assieme ad altri tre
protagonisti, un prezzo spropositato per quell’azione dimostrativa, per quello
straordinario atto d’amore verso la loro Terra, verso il Leone di San Marco;
furono scritti fiumi di parole, la loro iniziativa fu analizzata sotto
molteplici punti di vista: storico, culturale, sociale, politico, sociologico.
Poche analisi, poche riflessioni meritano di essere ricordate, nella
maggioranza dei casi brillarono per superficialità se non per autentica
malafede.
Credo che dopo vent’anni sia più giusto lasciare parlare i
“Serenissimi” rileggendo il loro proclama con il quale furono
interrotte le trasmissioni del telegiornale della Rai, provocando sconcerto e
preoccupazione nei rappresentanti dello stato italiano nel Veneto.
Attenzione! A tutti voi che ci ascoltate in questo momento,
chiediamo cortesemente un po’ del vostro tempo per ascoltare questo importante
messaggio al popolo veneto.
Questa non è la Rai. Chi vi parla è l’organo ufficiale del
Veneto Serenissimo Governo, istituitosi fin dal 1987 e operante in forma
semiclandestina come in questo momento, al solo scopo di liberare la Veneta
Patria dal giogo dell’occupante italiano e ripristinare nel veneto territorio
l’unica legale e legittima sovranità, quella veneta, lasciataci in eredità
dalla Veneta Serenissima Repubblica.
Questo messaggio è rivolto soprattutto a quei Veneti che
sono stanchi dei soprusi dello Stato italiano, che sono stanchi di pagare e
tacere, per ricevere in cambio disservizi, arroganza, bugie e criminalità
d’ogni genere, che sono stanchi di farsi derubare dall’assurda fiscalità
italiana, ma che ancora non hanno la forza di ribellarsi a questa condizione di
schiavitù, perchè si trovano a dover lottar da soli, contro un nemico spietato
dai mille inganni.
Veneti! Il ricostituito Veneto Serenissimo Governo è l’unico
erede e custode della storia, dei valori, delle tradizioni e dello spirito del
popolo veneto e della Veneta Serenissima Patria.
Il Veneto Serenissimo Governo si è costituito il 25 Gennaio
1987, per volontà di indomiti patrioti veneti, coscienti della loro storia ed
animati dal millenario spirito veneto.
Il Veneto Serenissimo Governo, non intende più sopportare lo
sfruttamento coloniale, il degrado morale, spirituale ed economico, la
falsificazione della nostra plurimillenaria storia e l’umiliazione subita
dalla Serenissima Veneta Patria occupata dalle forze italiane che la invasero
130 anni or sono senza diritto alcuno provocando guerre (tutte d’aggressione),
lutti, miseria, emigrazioni, mafia, corruzione, immoralità, deliranti ideologie
politiche, e tutto in nome dell’italianità.
Tanto ancora non bastava, all’Italia. È stato quindi
concepito e attuato, e ormai quasi riuscito, un piano di annullamento e di
cancellazione dalla storia d’Europa del popolo veneto, uno dei più antichi
popoli del mondo, le cui tracce ancora resistono al tempo in ogni angolo del
continente europeo. Il proposito finale di questo piano è far credere che il
Veneto non sia altro che una comune regione di questo stato italiano, marcio e
corrotto oltre ogni limite.
No! Veneti! Noi non l’accettiamo! Il Veneto è una nazione
storica d’Europa, e tale deve ritornare ad essere: una Nazione d Europa! Perchè
questo è il suo destino, un destino che gli appartiene da sempre. Noi non
vogliamo essere tagliati fuori dall’Europa per colpa di questo Stato a
sovranità limitata nato per volontà di mano straniera e sviluppatosi aggredendo
altri popoli.
A tutti quei Veneti che collaborano attivamente con
l’occupante italiano, noi diciamo: state attenti a non opporre ostacoli al
cammino della storia, ricordatevi che la storia non perdona. Se adesso il
Veneto sta subendo degrado morale e civile, criminalità di ogni genere,
un’immigrazione arrogante e fuori da ogni controllo, una situazione economica
pesantissima, che lascia ormai ben poche speranze per il futuro… e tutto per
tenere in vita uno Stato da sempre moralmente ed economicamente fallito…
sappiate che il merito va a voi, miseri lacchè, che avete osato contrabbandare
la plurimillenaria storia, la dignità, l’onore, e il futuro del popolo veneto
in cambio di qualche manciata di denaro, peraltro sempre rubato alla nostra
gente.
Veneto, dopo un lunghissimo periodo di preparazione e di
inenarrabili sacrifici, il Veneto Serenissimo Governo, sostenuto dai suoi
indomiti patrioti, degni eredi degli Immortali Veneti Eroi, in data 24 agosto
1996 proclamava solennemente l’indipendenza della Veneta Patria e il ritorno
della legalità marciana nella Veneta Serenissima Repubblica.
Il 6 settembre 1996 iniziavano le trasmissioni della Radio
Nazionale Veneta, con la lettura della dichiarazione d’indipendenza e del
proclama al popolo veneto, suscitando le prime reazioni patriottiche nel Veneto
e fuori da esso, e determinando il costituirsi spontaneo dei primi Gruppi
Veneti d’Azione, che subito hanno iniziato ad invocare le Venete Serenissime
Autorità a passare rapidamente dalle parole ai fatti. Avendo preso atto della
totale indifferenza al caso veneto da parte delle forze italiane d’occupazione,
che anzi ben si sono adoperate affinchè la notizia non si propagasse, e in
risposta all’inaudita provocazione dei programmati festeggiamenti per il 12
maggio prossimo, architettata con il solito aiuto dei lacchè locali, le Serenissima
Autorità, nella riunione di governo del 28 gennaio 1997, hanno diramato, a tute
le istituzioni sottoposte al Veneto Serenissimo Governo il seguente ordine.
Tutti i Veneti che si riconoscono nella Veneta Serenissima
Repubblica e nei suoi valori dovranno convergere, il 12 maggio 1997, a Venezia,
la capitale dei Veneti, in piazza San Marco, per bloccare l’infame quanto
sciagurato tentativo, da parte delle forze d’occupazione e dei lacchè veneti
che ad esse si sono venduti, di festeggiare i 200 anni della cosiddetta
“caduta” della Veneta Serenissima Repubblica. Perchè, se questo triste evento
accadrà, sarà l’unico delirante e allucinante caso al mondo in cui un popolo,
attraverso i suoi sedicenti rappresentati, si sarà unito per festeggiare la
morte della sua patria, la perdita della sua libertà e della sua indipendenza.
Come si può immaginare un atto più folle e criminale di questo?
Per chi ancora non l’avesse capito, tra noi e l’Italia non
c’è e non potrà mai esserci nessuna collaborazione nel più assoluto dei modi.
Troppo l’Italia ci ha sfruttati, umiliati e presi in giro per poter anche solo
pensare a un qualche tipo d’accordo. Tutto ciò che noi pretendiamo dall’Italia
è che esca dai confini della Veneta Patria con tutti i suoi disastri e che ci
lasci al nostro destino di popolo indipendente. Perchè noi siamo più che
convinti che questa sia la nostra unica possibilità di salvezza, persa la quale
per noi Veneti ci potrà essere soltanto la totale estinzione nel dilagante caos
italiano.
Qualcuno potrebbe giustamente chiedersi chi noi siamo e
quale diritto abbiamo di pretendere tutto ciò. Semplice! Noi siamo a tutt’oggi
gli unici Veneti che non hanno accettato l’occupazione stabile della nostra
terra da parte dello Stato italiano, e pertanto, da un punto di vista
storico-giuridico, il Veneto Serenissimo Governo è pienamente legittimato a
rivendicare l’indipendenza della Veneta Serenissima Patria e ad attuare tutti i
mezzi che riterrà necessari per ottenerla.
Veneti! Coraggio dunque! Risvegliamo il nostro antico
spirito veneto, e avanti, avanti per San Marco! Se veramente lo vogliamo,
possiamo ancora avere un futuro, per noi e per i nostri figli, possiamo ancora
risolvere una volta per tutte i problemi che ci attanagliano. Basta che riprendiamo
a credere in noi stessi, nei nostri valori e nella nostra storia, quella storia
che ci ha resi grandi in passato, guardando la vita del popolo veneto secondo i
princìpi dell’indipendenza, del coraggio, della dignità, dell’onesta e del
lavoro.
Veneti, sostenete con tutti voi stessi il Veneto Serenissimo
Governo che si sta battendo con tutte le forze, senza alcun compromesso di
sorta con nessuno, per riconsegnare alla nostra Veneta Patria quello splendore,
quella libertà e quella prosperità che da sempre la storia ha decretato come i
suoi per diritto. Viva il Veneto! Viva il Veneto Serenissimo Governo! Viva gli
immortali Veneti Eroi! Viva San Marco!
Fonte: da l’Indipendenza del 9 maggio 2017
ANTONIO GUADAGNINI:
IL NOSTRO GRAZIE AI SERENISSIMI PER IL LORO GESTO
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Sono passati 20 anni
da quel 9 maggio 1997. Quella mattina un gruppo di uomini spinti da una
“fede politica” incrollabile ha deciso di sacrificare quanto avevano di più
importante per tutti noi. Era infatti giunto il momento di inviare un segnale
forte, uno scossone che permettesse alla società veneta se non di risvegliarsi
quanto meno di porsi delle domande. Delle domande sulla nostra condizione di
Popolo e più di qualcuno da quel momento le domande ha iniziato a porsele.
Quell’azione balzata
sulle prime pagine di tv e giornali di mezzo mondo, etichettata subito come terroristica
e rivelatasi solo dopo anni di processi come in realtà ben lontana dall’essere
stata ideata per fare del male a qualcuno, ha permesso a molti veneti di
interrogarsi sulla loro identità, sul loro ruolo storico e politico attuale e
sulla direzione da prendere per il loro futuro.
Dopo 20 anni il
significato più profondo del loro gesto, quello di sognare un Veneto
indipendente, libero dal fardello dello Stato italiano che possa riprendere il
suo ruolo centrale nel mondo è incarnato e fatto proprio da migliaia di persone
che sempre con maggior impegno portano avanti questo ideale. Per questi motivi va a loro il nostro più
profondo ringraziamento.
Noi di SiamoVeneto
abbiamo fatto nostri questi valori e cerchiamo quotidianamente di dare
il nostro contributo per dare a questa terra il futuro che le spetta e alle
generazioni future la possibilità di godere del benessere che tutti i padri
vorrebbe per i propri figli. La strada verso l’indipendenza è ancora lunga e
tutt’altro che facile ma siamo sicuri che con il contributo di tutti questo
grande traguardo verrà raggiunto.
Fonte: da
miglioverde del 9 maggio 2017
PERQUISIZIONI MLNV. ANTONIO GUADAGNINI: “L’ARMA DI VENETO
STATO È IL CONSENSO”
“Noi siamo democratici e gandhiani” inizia così il
distinguo di Antonio Guadagnini a proposito dei sequestri operati ieri dalle
forze dell’ordine a casa di alcuni esponenti del Movimento di
Liberazione Nazionale Veneto: “Noi non abbiamo né polizia, né divise. La
nostra unica arma è il consenso popolare. Veneto Stato è un movimento di
popolo, non una specie di organizzazione segreta .”
“A livello umano esprimo la mia solidarietà nei
confronti degli appartenenti al MLNV – prosegue Guadagnini – ma non
transigo sul loro atteggiamento. Il Veneto ha bisogno di idee e non di divise.”
Secondo Guadagnini, tuttavia, le perquisizioni
giungono stranamente puntuali: “Mi pare strano che, dopo la Festa dei Veneti,
in un momento di grande riscoperta della nostra identità, e soprattutto
all’affacciarsi di uno degli autunni più caldi per il Veneto, si ordini un
blitz delle forze dell’ordine. Detto francamente – insiste Guadagnini –
non credo che alcuno degli indagati avrebbe mai compiuto azioni violente. Spero
non ci sia il tentativo di far passare per violento un movimento di popolo che
violento non è.”
Fonte: da
miglioverde del 2012
1997, ASSALTO A S. MARCO - DICHIARAZIONI DI
ROCCHETTA, BOSSI, COMENCINI, FOGGIATO E PADOVAN
Il gruppo dei Serenissimi era composto da 8 persone: Gilberto Buson, Cristian Contin, Flavio
Contin, Antonio Barison, Luca Peroni, Moreno Menini, Fausto Faccia, Andrea
Viviani
Nessun commento:
Posta un commento