sabato 7 febbraio 2009

La famiglia di Mosè Il segreto nei rituali - Sesta parte




Dal tempo di Gerusalemme alla Fondazione della Chiesa di Roma, la famiglia mosaico si trasforma in un potere occulto nella storia dell’occidente. È l’origine della Massoneria?

La famiglia sacerdotale mosaica, dopo la distruzione del tempio di Gerusalemme, inaugurò una nuova strategia di sopravvivenza, scomparendo nella clandestinità ma continuando a mantenere in vita l’Organizzazione familiare occulta e sostituendo il Tempio con un “tempio spirituale”, costituito dalla Chiesa di Roma.
L’organizzazione occulta controllava l'istituzione visibile, la Chiesa, che a sua volta controllava il popolo dei fedeli. Un sistema perfetto, che faceva scomparire la famiglia in quanto bersaglio individuabile da parte dei nemici e la metteva al riparo da persecuzioni. Persecuzioni, che in effetti ci furono, ma si rivolsero contro il bersaglio visibile, la Chiesa, lasciando indenne, o quasi, l'organizzazione occulta da cui essa emanava.
Ci sono numerosi e precisi indizi storici che confermano questo scenario, ma l’unica prova esplicita e diretta, almeno al momento, è costituita da quella “che” definiamo una fonte di "non storica", perché costituita da materiale solitamente non preso in considerazione dagli storici. Si tratta dei rituali e delle tradizioni massoniche. Il loro contenuto è tale da dimostrare in modo certo una connessione tra l'organizzazione sacerdotale mosaica e la massoneria moderna.

Il segreto nei rituali

Le origini della massoneria sono uno dei problemi più discussi nel campo della ricerca storica.


La tesi più accreditata in campo accademico, quella di un’origine da corporazioni di scalpellini e muratori, ad un’analisi approfondita appare, oltre che inverosimile e per certi aspetti ridicola, del tutto priva di basi storiche e riscontri reali.
Quanto alle altre “teorie”, innumerevoli, non mette neppure conto di parlarne. Più si cerca di approfondire il problema delle origini e più la soluzione si allontana, avvolta quel mistero. Nessuno, però, fino ad oggi ha pensato di risolvere il problema tramite un approccio che appare il più immediato e plausibile per un'organizzazione la quale per tempi immemorabili ha trasmesso le proprie tradizioni e rituali soltanto per via orale, vale a dire esaminando proprio i suoi contenuti tradizionali.

É opinione comune che i rituali siano cerimonie di carattere essenzialmente simbolico, ideati ad hoc per trasmettere determinati messaggi. Ma questo non è vero.
Quando ci è dato conoscere l’origine di un rituale ci si rende conto che esso è sempre ispirato ad un fatto realmente accaduto o presunto tale, che viene "rivissuto" dai partecipanti.
I rituali cattolici, per esempio, ripercorrono a distanza di due millenni la storia di Gesù Cristo. Lo stesso dicasi per i rituali delle feste ebraiche, che rivivono gli episodi più salienti della storia di quel popolo, a partire dal passaggio del Mar Rosso.
Ovviamente il rituale rivive sempre un episodio singolo, non inserito nel contesto storico ed ambientale in cui è accaduto, per cui sarebbe illusorio sperare di ricostruire una storia in modo attendibile, partendo soltanto dai rituali che la rappresentano. Non saremmo certo in grado di ricostruire la storia del popolo ebraico o quella di Gesù partendo soltanto dai rituali che vengono recitati nelle varie ricorrenze dell’ anno liturgico ebraico o cristiano. Siamo, però, in grado di riconoscere con certezza a quali vicende i rituali si riferiscono, proprio grazie al loro contenuto informativo di carattere storico.
Questa caratteristica dei rituali può essere utile per orientare l’indagine storica vera e propria là dove mancano gli strumenti tradizionali, come nel caso, appunto, della massoneria, per la quale mancano fonti scritte. Ebbene, è immediato rendersi conto che i rituali massonici si riferiscono sempre ed esclusivamente ad una storia ben precisa e delimitata: quella della famiglia sacerdotale di Gerusalemme. Fatti e personaggi sono quelli biblici, da Salomone a Geremia, Esdra e così via, ma con il contorno e la costante presenza dei sacerdoti del tempio di Gerusalemme, che vengono sempre identificati come fratelli massoni.
L’identificazione della massoneria con la famiglia sacerdotale giudaica è sempre esplicita e diretta. Anche la cornice è quella giusta. Le riunioni avvengono sempre nel "tempio", che la presenza di particolari illuminanti, come le colonne Boaz e Joachim, identifica come quello di Salomone, e i partecipanti si caratterizzano come una vera e propria casta sacerdotale, che ricalca il modello della famiglia sacerdotale di Gerusalemme.

Un passato ripercorso

I rituali massonici ripercorrono uno ad uno tutti i fatti più salienti della storia della famiglia sacerdotale, che ci sono noti attraverso la Bibbia e sono perciò riconoscibili in modo immediato e certo.
Ad esempio, ciascuno dei 33 gradi del cosiddetto “rito scozzese” (il risultato non varia sostanzialmente se ci si riferisce ad altri “riti” massonici, con diverso numero di gradi) è caratterizzato da un ben preciso rituale, a cui sono legate leggende e tradizioni specifiche. I rituali dei primi gradi, fino al tredicesimo, si svolgono tutti nella Gerusalemme dei tempi di Salomone e riguardano vicende collegate ad un momento fondamentale della storia della famiglia sacerdotale: la costruzione del primo tempio. Esecuzione dei lavori, nomine dei sovrintendenti ai lavori, pagamenti, il conferimento di cariche e incarichi ai membri della famiglia sacerdotale, nascondigli segreti, vicende di tradimenti e di sangue e cosi via, fra cui l'istituzione dei rituali stessi.
Il rituale del l4.mo grado riguarda avvenimenti accaduti quattrocento anni dopo: la distruzione del tempio di Gerusalemme da parte di Nabuccodonosor e la deportazione dei sacerdoti (indicati come fratelli massoni) a Babilonia. Il ritorno a Gerusalemme, 70 anni dopo, e la ricostruzione del tempio sono raccontati con una quantità di particolari inediti nella Bibbia, dai rituali del l5.mo e l6.mo grado. I rituali del l7.mo e l8.mo grado sono di contenuto filosofico ed esoterico, ma riguardano sempre la stessa storia. Col 19.mo grado si ha un nuovo salto di alcuni secoli: descrive, infatti, la distruzione del tempio di Gerusalemme ad opera dei romani, nel 70 d.C.
Fin qui i rituali si muovono in una cornice storica nota dalla Bibbia ed è facile verificare che si riferiscono sempre a vicende della famiglia sacerdotale mosaica. Da questo momento in poi essi rivivono episodi che ci sono noti da fonti storiche, senza però che sia evidenziata una relazione con questa famiglia. Ma è indubbio che si tratta sempre della stessa storia.
Il rituale del 20.mo grado, lo abbiamo già visto, si svolge tra le rovine fumanti di Gerusalemme, dove i fratelli massoni superstiti abbandonano definitivamente ogni velleità di ricostruire materialmente il tempio e decidono di affidare le proprie sorti ad un “tempio spirituale”.
L'episodio successivo, narrato dal rituale del grado 26.mo, si svolge a Roma soltanto pochi anni dopo, all'epoca dell’ imperatore Domiziano. Ritroviamo la famiglia massonica nelle catacombe, dove riesce a sopravvivere alle persecuzioni anticristiane scatenate dall'imperatore. Anche per questo episodio abbiamo riscontri storici nell' opera di Giuseppe Flavio, che dimostrano una stretta relazione con i sacerdoti superstiti di Gerusalemme. Segue un lunghissimo periodo di black-out, di quasi mille anni, al termine dei quali ritroviamo i fratelli massoni, nei rituali dal 27.mo al 32 grado, a Gerusalemme, con lo stemma dei crociati sul petto, esattamente dove ci aspetteremmo di ritrovare una famiglia che di quella città era stata proprietaria per oltre un millennio e che certamente non poteva rimanere insensibile ed estranea ad una sua riconquista. Vengono in particolare rivissute le vicende dei Templari, fino alloro scioglimento nel 1307 .

Figli di un unico Dio

Come si vede, quella raccontata dai rituali massonici, con il loro contorno di leggende e tradizioni tramandate oralmente, è una storia completa e talmente circoscritta e coerente da far apparire inverosimi le l'ipotesi, sostenuta da alcuni, che siano stati “inventati” in epoca moderna. Essi provengono direttamente dalla famiglia mosaica. C'è indubbiamente un legame diretto e continuo fra l’organizzazione creata da Esdra e ricostituita da Giuseppe Flavio a Roma, e la massoneria moderna. A quanto pare la massoneria riproduce l’organizzazione di Giuseppe Flavio, esattamente come un fossile riproduce le forme di un essere vivente ormai estinto da epoche immemorabili, consentendoci di avere informazioni molto precise su di lui, anche se la materia vivente è stata interamente sostituita dalla pietra.  La sua struttura, i contenuti, i rituali dovrebbero essere l'immagine essenzialmente fedele della primitiva organizzazione sacerdotale. Cambia ovviamente la sostanza: sacerdoti discendenti da Mosè da un lato, con un’organizzazione viva, in cui ogni rituale, ogni istituzione, come la solidarietà fra fratelli, il mantenimento del segreto e tutta la parafernalia della massoneria, dai segnali di riconoscimento reciproco alle parole di passo ecc. avevano una funzione ed uno scopo vitali per la sopravvivenza della famiglia stessa. Dall’altra parte perfetti estranei senza alcun legame fra loro, che recitano parti di cui non conoscono l’origine ed il significato e continuano ad usare simboli e comportamenti che sono divenuti ormai puro folclore nell’ organizzazione odierna.
Il processo di “'fossilizzazione” dell' organizzazione sacerdotale mosaica è cominciato, secondo le informazioni che possediamo, in Inghilterra. Da alcuni manoscritti apprendiamo che individui non appartenenti all’ arte massonica (vale a dire non appartenenti alla famiglia mosaica), i cosiddetti “Accettati”, re, principi, ministri cominciarono ad essere ammessi a far parte dell’organizzazione fin dal X secolo. Nel 1600 esistevano logge formate da soli “Accettati” che annoveravano i più cospicui personaggi dell’epoca, fra cui Newton.
Quando nel 1717 quattro logge londinesi decisero di riunirsi e formare la Gran Loggia d'Inghilterra, atto di nascita ufficiale della moderna massoneria, forse fra le loro file non esisteva più un solo discendente di Mosè. Erano infatti tutte logge di “Accettati”, un’ organizzazione in cui il significato e gli scopi originari erano andati smarriti, ma che ebbe un enorme, immediato successo, grazie al fatto di essere aperta a tutti (o quasi). La storia dell’ organizzazione sacerdotale mosaica, quindi, è come un fiume che si immerge nel sottosuolo per riapparire più a valle. Sappiamo quando e dove scompare, a Roma nel 70 d.C. e quando e dove riemerge in superficie, a Londra nel 1717, ormai completamente snaturata nella sua sostanza.
Del percorso “sotterraneo” che sta nel mezzo conosciamo soltanto alcuni punti salienti attraverso i rituali, che ci consentono di attribuire alla famiglia sacerdotale fatti e personaggi, come le crociate, i templri e gli altri ordini cavallereschi e così via.
 Un’ analisi storica che cerchi di unire i punti estremi, passando attraverso gli episodi noti dai rituali massonici, dovrebbe consentire di tracciare il percorso di questo fiume sotterraneo, almeno a grandi linee. L’organizzazione sacerdotale rivitalizzata da Giuseppe Flavio doveva essere del tutto analoga a quella odierna della sua immagine “fossile”, la massoneria, con la differenza che i suoi membri erano tutti e soltanto discendenti di Mosè e gli obblighi di solidarietà, reciproca assistenza e così via erano assoluti. Come pure quello del segreto; la morte era la pena per chi lo avesse trasgredito.


I 33 gradi della Massoneria


1-Apprendista  Ammesso
2-Compagno d’Arte
3-Maestro Muratore
4-Maestro Segreto
5-Maestro Perfetto
6-Segretario Intimo
7-Prevosto e Giudice
8-Intendente degli Edifici
9-Cavaliere  Eletto dei 9
10-Cavaliere Eletto  dei 15
11-Cavaliere Eletto dei 12
12-Gran Maestro Archtetto
13-Cavaliere dell’Arco Reale
14-Grande Eletto, Perfetto Sublime  Massone
15-Cavaliere d’Oriente della Spada
16-Principe di Gerusalemme
17-Cavaliere d’Oriente e d’Occidente
18-Principe Rosacroce
19-Gran Pontefice
20-Venerabile Maestro
21-Patriarca Noachita
22-Ascia Reale o Principe del Libano
23-Capo del Tabernacolo
24-Principe del Tabernacolo
25-Cavaliere del Serpente di Bronzo
26-Principe di Grazia
27-Gran Commendatore del Tempio
28-Cavaliere del Sole
29-Cavaliere di Sant’ Andrea Di Scozia
30-Cavaliere Grande Eletto Kadosh e cavaliere dell’Aquila Bianca e Nera
31-Grande Ispettore inquisitore Commendatore
32-Sublime Principe del Real Segreto
33-Sovrano Grande Ispettore Generale



Fonte: srs di Di Flavio Barbiero da Hera numero 24, del dicembre 2001


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