domenica 5 febbraio 2017

BASILICA DI SAN LORENZO. LE FIRME NASCOSTE


Basilica di San Lorenzo fuori le mura 



Nella basilica di San Lorenzo fuori le mura si nasconde un capitello sul quale sono scolpite una lucertola e una ranocchia. Le due  piccole sculture sarebbero considerate semplici decorazioni, se uno scritto di Plinio il Vecchio, giunto fino a noi, non avesse fornito una chiave di lettura sorprendente.

L'erudito romano parla di due architetti spartani del II secolo a.C., di nome Sauro e Batraco che edificarono, per ordine di Quinto Metello, 2 templi all'interno del grande portico di Ottavia. Si trattava di templi dedicati a Giove Statore e Giunone Regina.


















Altre fonti ritengono che costoro, essendo già molto ricchi, provvedessero a loro spese a finanziare i lavori, perchè speravano di essere segnalati in una iscrizione; fatto stà che, in un caso o nell'altro, tale concessione fu loro negata, ma ottennero lo stesso il loro scopo.
I due non si persero d'animo ed escogitarono un astuto stratagemma per lasciare comunque la loro traccia scolpita e destinata all'eternità.




I loro nomi in greco significano lucertola (sauros) e rana (batracos), così su uno dei capitelli dei templi scolpirono una ranocchia ed una lucertola, lasciando una sorta di antico rebus arrivato fino a noi.

Il caso ha voluto che proprio quel capitello, prelevato dalle rovine dei templi e di cui oggi non rimane più nulla, sia stato riutilizzato per la costruzione della chiesa di San Lorenzo fuori le mura. I due  animaletti si trovano scolpiti sull'ottava colonna che divide la navata sinistra da quella centrale.


San Lorenzo dopo il bombardamento anglo americano del 19 luglio 1943.



Fonte: da facebook;  Amanti delle Storia Romana 



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