Bassano Del Grappa. Domenica mattina, 5 febbraio 2017, ci ha lasciato Lino Manfrotto,
Lino Manfrotto, l’imprenditore scomparso ieri mattina a 80
anni
BASSANODEL GRAPPA. Da un garage ad un marchio conosciuto in
tutto il mondo. Se ne va uno degli industriali di riferimento del territorio
bassanese. Lino Manfrotto, fondatore dell’omonima azienda, si è spento nella
prima mattinata di ieri nella villa di via Motton, attorniato dall’affetto dei
propri familiari. Aveva 80 anni. Manfrotto ha incarnato l’esempio
dell’imprenditore lungimirante che con passione e determinazione riesce a
raggiungere i propri obiettivi, riuscendo a gettare lo sguardo oltre
l’orizzonte.
Ha iniziato la sua carriera sul finire degli anni ’60, in
città, come fotoreporter per le testate locali tra le quali il Giornale di
Vicenza. A quei tempi le attrezzature di un fotografo erano molto ingombranti,
per cui non facilitavano il lavoro dei professionisti.
Il mercato offriva una vasta gamma di flash da studio e
illuminatori al quarzo, ma trascurava completamente gli accessori di base come
gli stativi, i bracci e i morsetti. Così, con l’aiuto del suo assistente, Lino
Manfrotto creò i suoi primi prodotti, tra cui un leggero ma robusto supporto
per luci.
Per un paio di anni produsse solo pochi pezzi, per
soddisfare le esigenze dei suoi amici fotografi. In seguito, però, decise di
presentarli a livello internazionale, ottenendo il suo primo ordine importante
da un distributore svizzero. Ben presto il suo garage divenne un laboratorio di
produzione. Fu lì che i primi bracci, aste telescopiche e altri supporti col
nome Manfrotto vennero fabbricati. In pochi anni si rese conto che la capacità
di produzione era insufficiente ad esaudire tutti gli ordini dei clienti in
arrivo.
Ecco quindi che nel 1972 incontrò Gilberto Battocchio, tecnico metalmeccanico con il quale diede
avvio a un sodalizio che portò la Manfrotto a diventare una società leader a
livello mondiale.
Nel 1974 fu lanciato il primo treppiedi, che ebbe successo
in tutto il mondo, come molti altri componenti. La concorrenza cercava di stare
al passo, copiando le soluzioni innovative di Manfrotto, ma non ce n’era per
nessuno.
Il gruppo, intanto, continuava a crescere, tanto che 1986
Manfrotto, che già contava 6 stabilimenti in città, decise di insediarsi anche
a Feltre con 5 nuovi sedi.
Tra il 1987 e il 1988 venne fondato il marchio Avenger ed
iniziò a produrre rispondendo alle esigenze dei mercati fotografici e
cinematografici.
La qualità del prodotto diventò il marchio di garanzia di
questa gamma, in grado di resistere ad un uso estremo, condizioni atmosferiche
difficili e con elevate capacità di carico.
Nel 1989 l’intera partecipazione Lino Manfrotto venne ceduta
al Vitec Group plc, quotato alla Borsa di Londra, a quel tempo operante nel
settore broadcast con americani, tedeschi, inglesi e filiali francesi.
Dopodiché inizierà una serie di acquisizioni.
Di lui serba un ottimo ricordo Francesco Bernardi, ex
presidente del raggruppamento bassanese di Confindustria Vicenza, che ha
lavorato per la Manfrotto diversi anni.«Era una persona estremamente corretta -
riferisce Bernardi - Un uomo coraggioso, preciso e molto perbene».
Enrico Saretta
Fonte: srs di Enrico
saretta, da Il Giornale di Vicenza del 6 dicembre 2017
SI È SPENTO LINO MANFROTTO, RE
DEGLI ACCESSORI PER LA FOTOGRAFIA
di Elena Ferrarese
BASSANO - Grande lutto nella città di Bassano per la
perdita di Lino Manfrotto, fondatore dell’omonima azienda e dell’amata Libreria
Palazzo Roberti, scomparso ieri mattina.
Manfrotto, che aveva superato gli 80 anni e viveva in una
villa fuori città vicino alle case delle figlie, aveva iniziato a fare il
fotografo a 16 anni, dopo la guerra, sia per matrimoni che per la cronaca
dei quotidiani locali, tra i quali anche il Gazzettino.
Il suo grande impero - ha creato un marchio leader
mondiale nella ideazione, produzione e distribuzione di supporti
professionali per i mercati della fotografia, del video, dell'illuminazione
e dell’intrattenimento, con sede a Cassola, ma stabilimenti anche a
Feltre, Marcon, Israele e Cina, nonché centri di distribuzione diretta in
Francia, Germania, Regno Unito, Cina, Hong Kong e Stati Uniti - se l’è creato
da solo, partendo dal nulla.
«Non era di una famiglia ricca - racconta in un’intervista
la figlia Lavinia, che gestisce la libreria assieme alle altre due
sorelle Veronica, Lorenza - mio nonno faceva il tassista e il papà non
andava bene a scuola. Però quando mia nonna gli dava i soldi per le
ripetizioni, lui se li spendeva tutti per le macchine e la pellicola. Dopo un
po’ si accorse che le attrezzature per la fotografia non erano buone, così
incominciò a fabbricarsele per conto suo».
Aveva otto fratelli, due maschi e sei femmine.
Insieme a un metalmeccanico, Gilberto Battocchio (in foto con lui), aprì
un’officina e il primo stabilimento nel 1972. All’inizio non c’erano
soldi, ma gli accessori per foto non li faceva quasi nessuno e gli affari
andarono bene.
Anche perché, come confermano le figlie, era un uomo
particolarmente combattivo: «Quando ad esempio una ditta gli copiò un
articolo - continua Lavinia - il papà creò una nuova azienda e la chiamò
“The Avenger”, il Vendicatore, solo per togliere fette di mercato».
Già leader mondiale del settore degli attrezzi per la
fotografia e il cinema, nel 1989 la Manfrotto ha ceduto a un gruppo inglese
quotato in borsa, la Divisione Imaging di Vitec Group Plc. La produzione
è rimasta in Italia. Il fatturato ha continuato a salire.
Aveva aveva 55 anni Lino Manfrotto quando nel 1991
quando decise di comprare Palazzo Roberti, nel centro di Bassano,
per andarci a vivere con la moglie Elena e i quattro figli. Ma al primo
piano dal 1935 c’era una libreria, La Bassanese. Il proprietario non voleva
lasciarla, malgrado lo sfratto, in più sul palazzo era stato posto un vincolo
del ministero dei Beni Culturali che stabiliva che il primo piano avrebbe
dovuto mantenere l’uso come libreria.
Manfrotto allora ne acquistò la licenza e sistemò le figlie
- che allora avevano 24, 22 e 18 anni - a lavorare nel suo interno. Non prima
però di un lungo restauro che l'ha fatta diventare il negozio di libri più
bello del Paese.
Fonte: srs di di
Elena Ferrarese, da Il Gazzettino del 6 febbraio 2017
BASSANO DEL GRAPPA, MORTO LINO
MANFROTTO: DAL GARAGE ALL'IMPERO DA 300 MILIONI DI EURO
Domenica mattina nella sua casa di Bassano del Grappa si è spento Lino Manfrotto, una delle
stelle del firmamento dell'imprenditoria veneta. Da reporter, decise di creare
attrezzatura più leggera e maneggevole fino a conquistare il mercato mondiale
Lino Manfrontto, fondatore della famosa azienda che
produce esporta attrezzature per la fotografia e il cinema in tutto il mondo,
si è spento domenica mattina nella sua villa, a Bassano. Il suo impero era nato
in un garage sul finire degli anni '60 fino a fatturare lo scorso anno, come
gruppo Vitec oltre 300 milioni di euro.
CHI È MANFROTTO
Con sede a Cassola (VI), Manfrotto progetta, produce, e
distribuisce una vasta gamma di supporti professionali per fotocamere e
illuminazioni per i mercati della fotografia, del video, del cinema e
dell'intrattenimento. La linea di prodotti comprende una vasta gamma di
treppiedi e teste per fotocamere, stativi per l'illuminazione e accessori.
I prodotti Manfrotto sono commercializzati attraverso le
proprie società di distribuzione, Manfrotto Distribution, in Cina, Francia,
Germania, Hong Kong, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti, così come
attraverso distributori indipendenti in oltre 65 paesi in tutto il mondo!
La grandezza della rete distributiva internazionale e il
forte lavoro di squadra tra l'azienda ei suoi distributori sono fattori chiave
nel successo eccezionale della linea di prodotti. Le società distributive
direttamente controllate garantiscono inoltre un accesso diretto e privilegiato
al mercato, elemento essenziale per mantenere l'azienda all'avanguardia nella
ricerca e nello sviluppo di nuove soluzioni.
In Manfrotto è diventata ormai tradizione investire
continuamente nello sviluppo della tecnologia più recente valutando
costantemente la gamma di prodotti, le esigenze di produzione e le tendenze di
consumo. Questa politica garantisce che siano mantenuti i più elevati standard
di qualità in tutte le fasi e stabilisce gli standard del settore.
L' inizio
Sul finire degli anni '60 Lino Manfrotto era un fotoreporter
a Bassano del Grappa per il giornale veneto Il Gazzettino e il giornale di
Vicenza. E 'stato anche impegnato nella fotografia industriale e pubblicitaria.
A quei tempi le attrezzature di un fotografo erano ingombranti, pesanti e non
facilitavano molto il lavoro dei professionisti. Il mercato offriva una vasta
gamma di flash da studio e illuminatori al quarzo, ma trascurava completamente
gli accessori di base come gli stativi, i bracci e i morsetti.
Così, con l'aiuto del suo assistente, Lino Manfrotto creò i
suoi primi prodotti, tra cui un leggero ma robusto supporto per luci finalmente
abbastanza alto. Per un paio di anni produsse solo pochi pezzi per soddisfare
le esigenze dei suoi amici fotografi. In seguito decise di presentarli a
livello internazionale, ottenendo il suo primo ordine importante da un
distributore svizzero.
Il garage divenne un laboratorio di produzione. Fu lì che i
primi bracci, aste telescopiche e altri stativi Manfrotto vennero fabbricati.
Ben presto però si rese conto che la capacità di produzione era insufficiente
ad esaudire tutti gli ordini dei clienti in arrivo.
Gli anni '70
Nel 1972 Lino Manfrotto incontrò Gilberto Battocchio, un
tecnico che lavorava per un'azienda metalmeccanica di Bassano del Grappa.
L'anima commerciale incontra la sua controparte tecnica. Un momento
fondamentale. Le soluzioni richieste da Lino Manfrotto iniziavano a prendere
forma. I due formarono una grande squadra, e nel giro di pochi anni crearono
una società leader a livello mondiale.
Nel 1974 fu lanciato il primo treppiedi Manfrotto.
Innovativo, leggero e versatile, i treppiedi e gli stativi Manfrotto
riscuotevano successi in tutto il mondo. Articoli come il Superboom,
l'Autopole®, ed il Superclamp® divennero presto una componente molto importante
di tutti gli studio fotografici nel mondo. E la concorrenza? Cercavano di
copiare ma non riuscivano a raggiungere gli stessi standard di qualità,
innovazione e servizio di Manfrotto.
Gli anni '80
Il gruppo crebbe e nel 1986 Manfrotto, che già contava 6
stabilimenti a Bassano del Grappa, decise di insediarsi anche a Feltre con 5 nuovi
stabilimenti.
Nel 1987/88 venne fondato il marchio Avenger ed iniziò a
produrre rispondendo alle esigenze dei mercati fotografici e cinematografici.
La qualità del prodotto diventò il marchio di garanzia di questa gamma, in
grado di resistere ad un uso estremo, condizioni atmosferiche difficili e con
elevate capacità di carico.
Prodotti innovativi, un marchio riconosciuto in tutto il
mondo, un vasto network di distributori in 140 paesi e risorse umane altamente
qualificate, attirarono gli investitori esteri. Nel 1989 infatti l'intera
partecipazione Lino Manfrotto venne ceduta al Vitec Group plc, quotato alla
Borsa di Londra, a quel tempo operante nel settore broadcast con con americani,
tedeschi, inglesi e filiali francesi.
Gli anni 90's
Nel 1992 venne acquisita l'azienda francese Gitzo, leader
nel settore dei treppiedi e delle teste per la fotografia professionale e
amatoriale.
Nel 1993 venne acquisita la società americana Bogen, leader
nella distribuzione di materiale fotografico negli Stati Uniti.
2000-2010
Nel 2004 viene lanciata in Germania la società di
distribuzione Bogen Imaging Gmb.
Nel 2005 Kata, una società israeliana leader nel settore
delle borse per videocamere, viene acquisita. Nello stesso anno il gruppo
ottiene la licenza per distribuire le borse fotografiche National Geographic.
Nel 2006 vengono aggiunte due nuove società alla rete di
distribuzione Bogen Imaging, una in Giappone e l'altro nel Regno Unito.
Nel 2010, Bogen Imaging cambia nome per diventare Manfrotto
Distribution in Germania, Francia, Italia, Regno Unito, Giappone e Stati Uniti.
Nello stesso anno vengono create due nuove società di distribuzione Manfrotto,
con sede a Shanghai e Hong Kong.
Nel 2011 viene acquistato il marchio Lastolite, produttore
di fondali e attrezzature di controllo della luce per fotografia e video.
Lastolite diventa anche il distributore di fondali di carta a marchio Colorama.
Gli anni recenti e il futuro
Negli anni recenti, l'incremento della tecnologia digitale
ha profondamente cambiato il settore foto e video e sta creando milioni di
nuovi amanti della fotografia. Manfrotto ha anticipato questo trend e sta
sfruttando la propria esperienza per offrire nuove soluzioni per fotografi e
videografi in tutto il mondo.
Nel 2010 Manfrotto ha intrapreso un processo di evoluzione
del brand, ampliando la sua base di consumatori e includendo oltre ai
professionisti e agli hobbisti, anche la nuova popolazione dei "social
recorder" - i consumatori che si avvicinano alla fotografia attraverso smartphone
e fotocamere più piccole, e per i quali foto e video sono una moneta sociale
chiave da condividere sui social network. La promessa del brand passa dunque
dalla precedente "Proven Professional" all'odierno "Imagine
More" - Manfrotto inizia il suo viaggio per diventare un "Power
Brand".
"Manfrotto
Imagine More" si pone come mission di aiutare la comunità creativa ad
esprimere e ad esplorare l'immaginazione, qualunque sia il livello di
competenza tecnica. Questa mission sta guidando l'azienda verso nuovi
prodotti come le luci a LED, gli accessori per iPhone®, nuove soluzioni per la
ripresa video, nuove borse e soluzioni per gli appassionati di imaging e i
professionisti di tutto il mondo - indipendentemente dal loro livello di
abilità e il tipo di attrezzatura che usano.
Da Manfrotto chi
siamo
Fonte: da VICENZA TODAY del 6 febbraio 2017-02-05
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