Consigli e benefici di un corretto riscaldamento
domestico
Affrontare bene l’inverno non significa solo saper gestire
la temperatura esterna, ma anche e soprattutto regolare quella all’interno
delle pareti domestiche. Il tepore casalingo di ritorno dal lavoro è senza
dubbio una sensazione piacevole, ma dobbiamo stare attenti a non esagerare. Il
rischio infatti non si annida solo nella bolletta del gas. Microclimi
sub-tropicali in salotto hanno pesanti ripercussioni economiche, ambientali
e di salute. Ecco allora alcune considerazioni sulla temperatura ideale da
tenere in casa durante l’inverno.
Corretta temperatura stanza per stanza
La normativa
nazionale in termini di riscaldamento, sia centralizzato che
autonomo, stabilisce che in appartamenti, scuole e uffici non debbano esserci
più di 20˚ (con 2 gradi di tolleranza). Ovviamente si dovrebbe tenere conto
anche della percentuale di umidità (del 60% con 20˚), della temperatura
esterna, dell’età e dello stato di salute dell’individuo. Tuttavia, si può
affermare che con questa condizione termica si raggiunge un giusto
equilibrio climatico.
In particolare:
•
Il soggiorno può essere sempre mantenuto
su questa temperatura ideale. Si tratta infatti della zona della casa in cui si
trascorre buona parte del tempo fermi o comunque seduti.
•
In cucina invece bisogna considerare
l’utilizzo di forno e fornelli, che contribuiscono a riscaldare la stanza.
Pertanto sarebbero sufficienti 17-18 gradi centigradi.
•
La camera da letto, infine, andrebbe
mantenuta più fresca di tutte le altre (intorno a 16˚) per garantire un
corretto riposo. Temperature troppo alte, infatti, possono creare non pochi
disturbi durante il sonno.
All’atto pratico, riscaldamento più basso significa anche
minore sensibilità al freddo esterno, scongiurando pericolosi sbalzi termici.
L’obiettivo non è certo quello di arrivare a battere i denti, quanto semmai di evitare
le maniche corte a dicembre.
I benefici di una temperatura ideale
1
Sistema immunitario più forte, difese naturali
più alte e quindi meno “malanni di stagione”;
2
Consumi più bassi significa anche un bel
risparmio in bolletta, che di questi tempi non guasta di certo;
3
Diminuendo lo sbalzo termico si riducono anche
gli effetti dannosi su cute e capelli (secchezza, rossori, irritazioni);
4
L’organismo viene stimolato a bruciare più
calorie, persino a riposo;
5
Si riducono i disturbi respiratori e di
circolazione sanguigna e linfatica (la parola cellulite vi dice niente?);
Ultimo, ma non certo per importanza, minore inquinamento e
quindi maggiore tutela dell’ambiente.
Fonte: http://www.beautyportale.com
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