domenica 30 novembre 2014

I GENOCIDI DEI MIGRANTI: GLI ORRORI DELL'UOMO BIANCO IN TASMANIA






C'era una volta un popolo che viveva felice e libero.
Non praticava l'agricoltura, non faceva ceramiche, indossava vestiti semplici ed era gentile e pacifico.

POI ARRIVÒ LA CIVILTÀ...

Nel giro di 70 anni tutti i popoli indigeni della Tasmania sono stati spazzati via.
E 'stata chiama "LA GUERRA NERA DI TERRA DI VAN DIEMEN", la campagna ufficiale di sterminio iniziata nel 1803  che decimò gli indigeni della Tasmania nel solito modo "civile" brutale.

I sopravvissuti allo sterminio dell'uomo bianco, in prevalenza inglese, sono stati imprigionati e convertiti al cristianesimo.

I bambini sono stati separati dai genitori per facilitare il lavoro di "civilizzazione"..

La dieta imposta in carcere ha causato loro grave malnutrizione che ha fatto presto ammalare gran parte dei sopravvissuti.

Nel 1869 solo due indigeni della Tasmania sono rimasti in vita!!

L'ultimo sopravvissuto si chiama Truganini.

Sua madre è  stata accoltellata a morte da un europeo,

Sua sorella è stata rapita dagli europei, poi soffocata da altri due europei che l’hanno violentata ed assassinata in sua presenza.

MASSACRI, STUPRI E SCHIAVITU'

I bianchi rapivano i bambini tasmaniani per usarli come braccianti (schiavi) nelle fattorie, rapivano le donne da prendere come consorti, mutilavano o uccidevano gli uomini, violavano i loro territori di caccia e cercavano in ogni modo di scacciarli dalle loro terre.

Con la proclamazione della legge marziale del 1828, i soldati furono autorizzati ad uccidere a vista qualsiasi tasmaniano nell’area colonizzata.

Poi fu messa una taglia sui nativi: 5 sterline britanniche per ogni adulto e 2 sterline per ogni bambino, se catturati vivi. Hanno trasformato la “caccia ai neri”, come fu chiamata a causa della pelle scura dei tasmaniani  fino alla sterminio totale avvenuto nel  1876,  in un’attività redditizia  sia per i privati cittadini che per le pattuglie ufficiali.


SI  E' ESTINTO  IL  POPOLO DELLA TASMANIA.  ERA  ARRIVATA LA  CIVILTA’  E LA DEMOCRAZIA.




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