Domeniche 29 novembre 1999, Giampaolo Giuliani teneva la conferenza di presentazione del suo libro a L'Aquila. Nello stesso momento, approfittando dell'assenza del ricercatore e dei suoi assistenti, qualcuno si intrufolava nella sua stazione di rilevamento, collocata all'interno del laboratorio del Gran Sasso, e portava a compimento una vera e propria azione di sabotaggio, sottraendo due schede hardware di fondamentale importanza e difficilmente reperibili.
Il sabotaggio si è verificato tra le 16.10 e le 16.20. Dieci minuti di tempo durante i quali qualcuno privo di scrupoli ha sfilato dal loro alloggiamento, collocato all'interno del PM2, una circuiteria fondamentale per il funzionamento della stazione e per l'elaborazione dei dati forniti dal rivelatore di gas radon. L'individuazione dell'orario corretto è stata resa possibile grazie al fatto che il computer dove i dati vengono memorizzati non è stato toccato, ed è stato proprio in quella finestra temporale che il flusso di informazioni si è interrotto.
La stazione di rilevamento è collocata all'interno di un'area ad accesso riservato, entro la quale può circolare liberamente soltanto il personale dell'INFN, l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. I carabinieri, che hanno chiesto di mantenere il massimo riserbo durante l'avvio delle indagini per evitare l'inquinamento delle prove, dovrebbero avere acquisito le registrazioni delle telecamere a circuito interno.
Giuliani conduce una ricerca per molti versi controversa e largamente osteggiata nell'establishment scientifico, ma che almeno in un caso documentato ha consentito a molte persone di mettersi in salvo. Chi ha portato a termine questo ignobile e vile atto ha dimostrato di avere in spregio la sicurezza dei cittadini abruzzesi come di quelli appartenenti alle regioni limitrofe, che ripongono nelle ricerche di Giuliani le uniche speranze al momento disponibili di riuscire a mettere in salvo se stessi e i loro cari. Un vero e proprio attentato, vergognosamente perpetrato ai danni della ricerca e del diritto di ogni cittadino ad entrare in possesso di tutti gli elementi utili per salvaguardare la loro vita.
La circuiteria hardware sottratta era stata realizzata diverso tempo addietro, appositamente per il PM2, un macchinario ideato da Giampaolo per filtrare e reindirizzare i dati provenienti dal cubo del rivelatore radon. Non è attualmente in commercio e non si sa quando potrà essere sostituita.
La stazione del Gran Sasso, dal 29 novembre, è inutilizzabile.
Fonte: Byoblu del 10 dicembre 2009
(VR 22 maggio 2010)
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