L´area all´interno del castello di Montorio dove sono stati ritrovati i reperti antichi
TESORI NASCOSTI. La scoperta è stata fatta dagli operai durante i restauri: Sono un pozzo di età scaligera e bassorilievi con scene di conciatura Di Dio: «Abbiamo chiesto il permesso di ampliare l´area degli scavi»
«Sono rimasto stupefatto». Il commento a caldo dell´assessore comunale all´Edilizia pubblica, Vittorio Di Dio rispecchia l´importanza dei ritrovamenti venuti alla luce durante gli scavi al castello di Montorio. I lavori erano partiti nel luglio dello scorso anno ed erano finalizzati al completamento del restauro della cinta muraria e alla realizzazione di un percorso attrezzato per consentire alla popolazione di fruire in sicurezza dell´intera area del castello.
Durante gli scavi però sono emersi reperti di cui non era nota l´esistenza, come un pozzo di età scaligera, alcuni bassorilievi, rappresentanti una scena di conciatura delle pelli, sulle mura della chiesetta medioevale, già individuata durante la prima parte dei lavori, ed alcune importanti opere, quali sistemi di raccolta delle acque piovane in una grande cisterna, realizzate verso il 1860, durante la dominazione asburgica, quando il castello era adibito a scopo difensivo.
«In realtà alcuni documenti parlavano dell´esistenza di questi reperti», precisa l´ingegner Sergio Menon, dirigente comunale dell´edilizia pubblica, «ma non vi si era prestata fede, perché non c´erano riscontri. Il pozzo di età scaligera era nominato in uno scritto del Seicento, ora sappiamo che questi documenti sono attendibili».
La particolarità dei reperti rinvenuti nell´area del castello sta nella loro stratificazione: ogni parte rappresenta un tassello, che nell´insieme va a raccontare la storia secolare del sito, che parte dal XI secolo ed arriva fino a noi. Forte difensivo nell´età scaligera, divenne poi punto strategico all´epoca del dominio asburgico, per tramutarsi in sede militare italiana nei primi del novecento.
Oggi è il simbolo della Valsquaranto. I lavori infatti prevedono di rendere ben visibile il castello, nella sua interezza, anche dal lato di Montorio.
«Tutti i ritrovamenti», precisa ancora Di Dio, «sono stati tempestivamente segnalati alla Soprintendenza; sono stati quindi temporaneamente interrotti i lavori e chiesto il permesso di estendere le operazioni di scavo anche sotto due importanti accumuli di terra, che erano stati sempre interpretati come postazioni di artiglieria di periodo austriaco, non ritenendo probabile che sotto ci fosse qualcosa di interessante. Sarà doveroso da parte nostra trovare i fondi necessari per completare i lavori di recupero di questo importante sito».
Fonte: srs di Elisa Innocenti, da L’Arena di Verona di mercoledì 21 marzo 2012, CRONACA, pagina 21
Link: http://www.larena.it/stories/380_in_piazza/344690_al_castello_di_montorio_spuntano_reperti_antichi/
Nessun commento:
Posta un commento