Cos’é una fotografia se non un istante della nostra vita che ci viene sottratto per essere impresso su un foglio di carta?
Indelebile ricordo del passato la fotografia ci assicura di avere con noi attimi di vita passata, brutti momenti, giorni solari, volti tristi, espressioni felici.
Una fotografia è una parte di noi che ormai non è più nostra, è del tempo: di quel tempo che solo ci fa cambiare aspetto, che ci toglie la gioia del momento, che ci rincuora a volte.
Essere dietro alla macchina è come avere uno zaino senza fondo, essere un contenitore infinito nel quale si mettono minuti di vita preziosi, perché la vita è troppo breve per lasciar andare via tutti quei momenti ripresi con una foto.
Le fotografie ci servono a rivivere la nostra vita, ad allungarla nel ricordo di ciò che siamo stati, ciò che saremmo voluti essere e ciò che siamo diventati.
Stare al di là della macchina invece vuol dire avere la consapevolezza che un secondo importante della nostra vita ci sta per essere sottratto. Da chi? Dall’indelebile, dall’infinito, dall’eterno.
L’eterno perché una fotografia non ha età, non invecchia, vive solo di se stessa.
Una macchina fotografica è qualcosa che cambia la vita: è sapere di avere con sé qualcosa che ci permette di ricordare, uno strumento unico per immortalare la nostra vita, a seconda dei punti di vista che sono più o meno nostri.
Fotografia è arte, arte è passione, passione è amore: fotografia è amore. Per cosa?
Per quello che noi sappiamo di volere ma non abbiamo il coraggio di prendere nella realtà!
Fonte: da GERSHWIN del 15 gennaio 2012
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